Mourinho a Casa Sky Sport: "Io non mi sento speciale"
Nella giornata dedicata all'anniversario del Triplete dell'Inter, c'è anche una lunga intervista di José Mourinho, che è stato ospite a Casa Sky Sport. "Non sono speciale... Non ho mai pensato a me ma solo alla gioia dei giocatori, ero umile e attento alle sensazioni dell'ambiente"
Si chiude così l'intervista di José Mourinho intervenuto a CasaSkySport, tra ricordi di partite mitiche (ma anche di intervalli in cui la squadra andava "scossa", come a Kiev), aneddoti (come il discorso pre-gara a Barcellona, chiedendo di pensare ai propri figli) e... scoop, come la dichiarazione "Io non mi sentivo speciale", che detta da Mou fa sorridere: "Pensavo sempre prima alla gioia degli altri che alla mia"
"Perché non tornai a Milano dopo la finale? La risposta è lì: perché se tornavo magari ci ripensavo"
"Per non come gruppo il 22 maggio è il giorno in cui abbiamo toccato il cielo"
"Barcellona? Io dico che abbiamo vinto 3-2, non perso al Camp Nou. Senza qualità, identità tattica non si vince 3-1 in casa, non si fa la parata che ha fatto Julio Cesar su Messi, non si resiste in 10 per più di un'ora. Non si riesce, senza questo concetto di famiglia. Ricordo mio figlio, aveva 10 anni, e mi ha detto: papà, ricordo la tua prima finale ma non la ricordo bene, per cui voglio questa finale. E prima della partita col Barca, nel discorso ai giocatori, ho iniziato raccontando proprio di mio figlio e chiedendo loro di vincere anche per le famiglie, non solo per noi"
"Milito che fu decisivo per me è importante quanto Orlandoni che non ha mai giocato o il magazziniere"