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Tifosi nel calcio: quanto ci siete mancati nel 2020. FOTO
Con l'inizio del nuovo anno, la speranza di tutti gli appassionati di calcio è quella di poter tornare prima possibile allo stadio e a festeggiare nelle piazze, per rivivere quelle sensazioni uniche e la magica atmosfera che questo sport riesce sempre a regalare. Qui alcune delle foto più belle mai scattate

Il Mondiale più bello sarà tornare "liberi e spensierati", come in quella estate del 2006, quando gli Azzurri di Marcello Lippi regalarono una grande gioia all'Italia, che invase le piazze per festeggiare la conquista della Coppa in Germania. Lo spunto per riproporre - in ordine sparso - alcune delle immagini più affascinanti e significative dei tifosi di tutto il mondo.

LA "12" DELLA BOMBONERA - Sempre da brividi la scenografia della "Doce" - la mitica curva dell'Estadio Alberto José Armando di Buenos Aires - come in occasione del ritorno di Carlitos Tevez al Boca Juniors, riaccolto da 50mila tifosi il 14 luglio del 2015.
La Bombonera piange Maradona: l'omaggio di Boca e Newell's commuove la figlia Dalma. FOTO
BOCELLI FOR LEICESTER. Viene ancora la pelle d'oca al ricordo del "Nessun dorma" di Andrea Bocelli al King Power Stadium, in omaggio all'amico Claudio Ranieri "re" d'Inghilterra e al suo Leicester campione.
Bocelli canta "Nessun dorma" per Ranieri e il suo Leicester campione. VIDEO
IL "CANNOCCHIALE" GIALLONERO. Tra le coreografie più spettacolari di sempre quella realizzata il 9 aprile del 2013 dai tifosi del Borussia Dortmund di Klopp e Lewandowski per il ritorno dei quarti di Champions contro il Malaga, sconfitto 3-2 ed eliminato dai tedeschi grazie ai gol - nel recupero - di Reus e Felipe Santana.

Questa è invece l'ultima creata dai supporter gialloneri, il 14 febbraio del 2020, prima del lockdown, per il derby contro l'Eintracht Francoforte. Sconfitto dai padroni di casa con un sonoro 4-0.

"GRACIES JOHAN". Il 2 aprile del 2016 va in scena il Clasico Barcellona-Real Madrid e il Camp Nou tributa un emozionante omaggio alla leggenda blaugrana Johan Cruijff riproducendo la "camiseta" numero 14 del fuoriclasse olandese, scomparso una settimana prima a 68 anni.

CIAO DAVIDE. L'11 marzo del 2018 la Curva Fiesole ricorda Astori: al minuto 13 - come il numero di maglia del difensore - Fiorentina e Benevento si fermano per l'ultimo addio al 31enne capitano viola, morto nel sonno sette giorni prima nel ritiro della squadra a Udine.

GERMANIA CAMPIONE. Il 13 luglio del 2014, grazie al gol di Mario Goetze al 113', i tedeschi di Loew battono l'Argentina di Leo Messi al Maracanà di Rio de Janeiro e vincono il loro quarto titolo mondiale, scongiurando un'ulteriore beffa per i brasiliani - il trionfo in casa loro dei "cugini" sudamericani - dopo il 7-1 inflitto ai verdeoro in semifinale.

"11 Amici". Nel cammino dei tedeschi nelle qualificazioni ai Mondiali brasiliani l'incredibile pareggio di Berlino con la Svezia di Ibrahimovic, capace di rimontare in mezzora da 4-0 a 4-4: "11 amici", recitava la sontuosa coreografia del 16 ottobre 2012 all'Olympiastadion.

VIA QUEL MURO. Il 9 novembre del 2019, ancora all'Olympiastadion di Berlino, la splendida quanto emblematica coreografia organizzata da Hertha e Lipsia per il 30° anniversario della caduta del Muro, 'sbriciolato' dai tifosi delle due squadre sotto gli occhi dei calciatori.

PRINCIPE D'EUROPA. Il 22 maggio del 2010, al Santiago Bernabeu di Madrid, il "muro" di tifosi nerazzurri per poco non viene giù al secondo gol di Diego Milito al Bayern Monaco in finale di Champions: l'Inter di Mourinho torna sul tetto d'Europa a 43 anni di distanza dall'ultima volta.

IL BISCIONE. Il 21 ottobre del 2018 una delle più belle coreografie realizzate dalla Curva Nord interista nel derby con il Milan vinto 1-0 grazie al gol di Mauro Icardi al 92'. Una rete da "serpente d'area", in omaggio... al Biscione, simbolo dei milanesi.

IRAN, LE DONNE TORNANO ALLO STADIO. Qualche giorno prima, il 16 ottobre del 2018 e a 40 anni dall'ultima volta, circa 300 donne iraniane hanno potuto assistere a una partita di calcio allo stadio di Teheran per l'amichevole vinta dai padroni di casa con la Bolivia per 2-1.

TUTTI PAZZI PER IL GEYSER SOUND. Gli Europei francesi del 2016 e i Mondiali di Russia 2018 saranno ricordati anche per la travolgente "haka" degli islandesi che accompagnò le imprese della sorprendente Nazionale di Lagerback e capitan Gunnarsson.

CR7 E LA ROVESCIATA CHE CONQUISTÒ LA JUVE. Era il 3 aprile del 2018, andata dei quarti di finale di Champions: il capolavoro tecnico del portoghese portò la sfida sul 2-0... tra gli applausi del pubblico bianconero che, come lo stesso Ronaldo ha più volte ammesso, fecero scattare la scintilla con la Vecchia Signora...

I 120 ANNI DELLA LAZIO. L'11 gennaio del 2020 grande festa all'Olimpico per lo storico anniversario del club biancoceleste, con la "ciliegina" del successo per 1-0 contro il Napoli che lancia Ciro Immobile e compagni alla decima vittoria consecutiva in campionato, con il fiato sul collo di Juve e Inter.

FAIR PLAY. Il 10 maggio del 2015 a Stamford Bridge i tifosi del Chelsea tributano una lunga standing ovation al grande rivale Steven Gerrard, ai titoli di coda con il Liverpool e la Premier, diretto ai Los Angeles Galaxy.

YOU'LL NEVER WALK ALONE. Il 7 maggio del 2019 la clamorosa rimonta del Liverpool nella semifinale di ritorno di Champions League: 4-0 al Barcellona dopo il 3-0 incassato al Camp Nou. Con i Reds che chiudono davanti alla Kop, sulle note di "You'll never walk alone".

"HOT" CHAMPIONS. Il Liverpool vincerà quella Coppa contro il Tottenham, ma prima dovrà fare i conti... anche con una fan un po' troppo esuberante, Kinsey Wolanski, la modella protagonista dell'invasione di campo a luci rosse... del 1° giugno 2019 al Wanda Metropolitano.

MANCITY. Minuti di fuoco anche quelli che hanno regalato il titolo di campione d'Inghilterra - dopo 44 anni di digiuno - al Manchester City di Roberto Mancini, capace di rimontare nel recupero il QPR da 1-2 a 3-2 grazie alle reti di Dzeko e Aguero (su assist di Mario Balotelli), facendo letteralmente impazzire di gioia l'Etihad Stadium quel 13 maggio del 2012.

TIFOSI DEL SECOLO. Dal Kun a Diego Armando Maradona il passo... è breve. I tifosi più "fortunati" erano all'Azteca di Città del Messico anche nel 1970, realizzando senza dubbio la loro personalissima doppietta del secolo: assistere alla semifinale Italia-Germania 4-3 e ai due gol di Maradona, quello con la "mano de Dios" e l'altro con il "pibe... de Dios" contro l'Inghilterra, ai quarti del Mundial, il 22 giugno del 1986.

HO VISTO MARADONA. Fortunatissimi anche i 70mila tifosi napoletani che il 5 luglio del 1984 - al prezzo simbolico di mille lire - diedero il benvenuto a Maradona al San Paolo, oggi intitolato a lui.

NAPOLI TRICOLORE. Erano ancora di più a Fuorigrotta il 10 maggio del 1987, quando gli azzurri di Ferlaino, Ottavio Bianchi e Diego, conquistarono il loro primo scudetto.

MESSI RE DI SPAGNA. Il 24 aprile del 2017 il Bernabeu s'inchina alla Pulce, che piazza una doppietta nel 3-2 del Barcellona al Real Madrid - gol numero 500 in maglia blaugrana - e zittisce i tifosi blancos con la sua magica "10".

644. Nel frattempo Messi è diventato il giocatore che ha siglato il maggior numero di reti con lo stesso club, superando il primato storico di Pelé con il Santos: 644 gol con i catalani (450 nella Liga, 118 in Champions League, 53 in Coppa del Re, 14 in Supercoppa spagnola, 5 nel Mondiale per club e 3 in Supercoppa europea).

FEDELISSIMI. Mai così attuali le parole scelte dai tifosi rossoneri - sempre al fianco della squadra, anche in tempi di pandemia - per la coreografia di Milan-Juventus, datata 11 novembre 2018: "Non ti ho lasciato mai...".

SUPERPIPPO SHOW. La vendetta di Istambul è servita: il 23 maggio del 2007 allo Stadio Olimpico di Atene il bomber piacentino trascina con due gol al Liverpool i rossoneri di Carlo Ancelotti alla conquista della 7^ Champions, esultando in perfetto stile Inzaghi, goduria pura per i tifosi...

SELFIE VERDEORO. Torneranno anche i selfie dei giocatori con i propri tifosi: come il 20 agosto del 2016, al Maracanà di Rio, quando Neymar ha realizzato il rigore decisivo nella finale olimpica contro la Germania, regalando al Brasile del calcio il primo oro della sua storia e vendicando il 7-1 subito dai tedeschi nel 2014.

PABLITO FOREVER. I tifosi brasiliani avranno di che vendicarsi con gli azzurri nel 1994, ma nessuno potrà mai cancellare il pomeriggio Mundial del 5 luglio 1982 al Sarrià di Barcellona che trasformò Paolo Rossi in "Pablito", ammutolendo come d'incanto la Torcida in festa.

ROMA CAPOCCIA. Il 17 giugno del 2001 una marea giallorossa invade l'Olimpico, straripando in tutta la Capitale: la Roma di Franco Sensi, Fabio Capello, Totti, Montella e Batistuta è campione d'Italia per la terza volta nella sua storia.
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MI CHIAMO FRANCESCO TOTTI. Il 28 maggio del 2017 segna la fine di un'epoca: stavolta le lacrime dei tifosi giallorossi tracimano di amore e disperazione per l'addio al calcio del Capitano di mille battaglie, che lascia dopo 25 anni con la stessa, eterna maglia della Roma.

JE SUIS ZIZU. Un altro dei grandi "10", che vola verso la gloria: il 12 luglio del 1998 Zinedine Zidane consegna alla Francia il suo primo Mondiale battendo per 3-0 a Saint-Denis il Brasile del "fatiscente" Ronaldo.

ALLEZ, LE BLEUS. Vent'anni dopo, il 15 luglio del 2018 allo Stadio Luzniki di Mosca, i "Galletti" di Didier Deschamps concedono il bis: 4-2 alla Croazia e a Parigi può esplodere la festa.

NOTTI MAGICHE. L'Italia non vinse quell'edizione, ma l'estate del 1990 resterà per sempre nel cuore degli italiani per quel sogno Mondiale... incarnato alla perfezione dal palermitano Totò Schillaci, che scatenò l'entusiasmo di un'intera nazione.

ROBY ON FIRE. Nonostante quel maledetto rigore... Roberto Baggio fu la stella assoluta di Usa '94, con il mondo - e l'America - letteralmente ai suoi piedi...
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GLI EROI DI BERLINO. Finalmente... dopo tante delusioni, nel 2006 l'Italia torna campione del mondo: e il Circo Massimo di Roma tributa il meritato omaggio ai suoi gladiatori.
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POO-PO-PO-PO-PO-PO... Capitan Cannavaro "blandisce" la Coppa davanti a milioni di tifosi italiani pazzi di gioia, a Roma come in tutto lo Stivale, sulle note di "Seven nation army" dei The White Stripes.

Ma i Mondiali - come gli Europei - ci hanno regalato infinite, coloratissime immagini di tifosi festanti, scatti "pop", stereotipi in costume, degni del migliore folklore planetario. Con la birra - specie nei paesi nordici - spesso a farla da padrone...
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Gli irlandesi e tutta la "gamma" delle facce del tifoso...
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I super-portoghesi di Cristiano Ronaldo
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Il "calor" delle fan iberiche
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Il pragmatismo teutonico...
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Gli svizzeri e il groviera sempre in testa...
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Griezmann e la felicità
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Anche i Samurai piangono
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Faraoni e sfingi
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Natale a Mosca (a luglio)
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Un portabandiera del Ghana, grande protagonista ai Mondiali del 2006
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Il nuovo Zlatan...
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Tutti pazzi per Buffon

Tutti pazzi per la vuvuzela...
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La speranza!