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Pallone d'Oro, Donnarumma non cita Luis Enrique e il Psg nei ringraziamenti. Al-Khelaifi…

botta e risposta

L' italiano ha chiuso al nono posto nella classifica del Pallone d'Oro e vinto per la seconda volta il premio Yashin come miglior portiere. Nel suo discorso ha ringraziato famiglia, ex compagni di squadra e pure il Manchester City, ma non ha mai citato il Psg o Luis Enrique. Al-Khelaifi prende il microfono dopo il premio ai suoi (squadra dell'anno): "Ringrazio anche chi c'era prima, ovviamente pure Gigio"

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Gigio Donnarumma ha ringraziato tutti, ma proprio tutti. O quasi. "I miei genitori, mio fratello, mia sorella, mia moglie e il mio piccolo bambino". Ovviamente. Ma anche gli ex compagni di squadra ("è anche grazie a loro se sono qui") e pure il Manchester City che - di fatto - è la sua squadra da appena una ventina di giorni… per dire. Ma non ha mai citato il Psg o Luis Enrique. È stato anche questo la cerimonia per la 69^ edizione del Pallone d'Oro, con Gigio nono nella classifica generale e premiato come miglior portiere col Trofeo Yashin, il secondo della sua carriera dopo quello del 2021. A quel punto il discorso di ringraziamento.

Famiglia, ex compagni e pure il City

Donnarumma viene prima accolto da un milanesissimo "bel fiö” (bel ragazzo in dialetto) da Gullit, cerimoniere, dunque da un simpatico scappellotto di Gigi Buffon. Poi ringrazia, un po' tutti: "Sono onorato di ricevere questo premio - dice -, e sono contentissimo delle mie prestazioni nell'ultima stagione, abbiamo ottenuto risultati incredibili grazie alla squadra e a tutti i miei ex compagni. È anche grazie a loro se sono qui questa sera. Ora sono concentrato sulla mia nuova avventura e ringrazio il Manchester City, abbiamo tanti obiettivi da raggiungere e spero di vincere tanto. Ringrazio anche la mia famiglia, soprattutto nei brutti momenti mi siete sempre stati vicini. Ringrazio i miei genitori, mio fratello, mia sorella, mia moglie e il mio piccolo bambino". Insomma, tutti citati. Tranne Psg e Luis Enrique.

Il discorso di Al-Khelaifi (mentre il suo Psg perdeva con l'OM)

Accade poi che viene il turno del Paris, che vince il premio di squadra dell'anno, curiosamente proprio negli stessi istanti in cui arriva il fischio finale che sancisce il ko in campionato nel classique contro l'OM (con tanto di erroraccio di quel Chevalier sostituto di Donnarumma). A quel punto la parola la prende Al-Khelaifi - su cui le telecamere avevano indugiato a lungo nel momento del discorso di Gigio: "È un onore per me essere qui e ricevere questo premio così importante per il nostro club, dimostra che è il collettivo a vincere sempre - dice il numero uno in casa Paris -. Ringrazio i giocatori che non hanno potuto essere qui, e pure i presidenti e i giocatori che c'erano prima di me, e anche Gigio (Donnarumma, ndr) ovviamente". Lui, inquadrato, ricambia con un sorriso.

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