Pallone d'oro 2025, la classifica finale. Vince Dembélé, Donnarumma nono
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Il 69° Pallone d'Oro va a Ousmane Dembélé, che chiude davanti a tutti battendo Yamal, secondo. Gigio Donnarumma è in top 10 e chiude al nono posto. Ecco la classifica finale: soltanto 26° Haaland, prima di lui Dumfries. L'Inter ha anche Lautaro Martinez al 20° posto. Il miglior rappresentante della Serie A è McTominay 18°. Kvara 12°
Quello che devi sapere
1° - Ousmane Dembélé (Psg)
E' suo il Pallone d'Oro 2025. Uno dei principali trascinatori nel successo della Champions League del Psg. Con Luis Enrique è letteralmente esploso a suon di gol e di assist. Capocannoniere della Ligue 1 (in cui i parigini hanno chiuso con un vantaggio di 18 punti sul Marsiglia) con 21 gol in 29 partite, ma uomo chiave del Psg soprattutto in Champions. È stato nominato giocatore della stagione. Tra i gol pesanti spiccano quelli decisivi nelle vittorie in trasferta contro Liverpool e Arsenal nella fase a eliminazione diretta. “Ha dato tutto, è stato il migliore quest’anno”, ha detto in un’intervista il suo allenatore Luis Enrique.

2° - Lamine Yamal (Barcellona)
La vittoria della Liga e la semifinale di Champions League del Barcellona vedono senza dubbio come grande protagonista Lamine Yamal, sempre al centro di ogni azione con le sue incredibili giocate e quasi Pallone d'Oro nonostante la giovanissima età. A soli 17 anni (ora ne ha 18, compiuti lo scorso luglio), la stella dei blaugrana ha realizzato 9 gol ma soprattutto 15 assist in campionato. 5 gol e 4 assist invece in Champions League. Numeri da urlo che ci danno una grande certezza: sarà nella lista dei candidati al Pallone d’Oro ancora per molti anni.
3° - Vitinha (Psg)
Altra stagione in cui non ha fatto altro che confermare le sue grandi abilità. A comandare e a dettare i ritmi nel centrocampo di Luis Enrique si sa, ormai c’è lui. Inamovibile. Ha il compito di gestire il gioco, ma nella Champions League vinta con il Psg si è tolto la soddisfazione di mandare due volte la palla in porta. 59 presenze al termine della scorsa stagione, più di 4.000 minuti giocati e 8 gol e 5 assist.
4° - Mohamed Salah (Liverpool)
In una stagione in cui non si è fatto altro che parlare del suo futuro (rinnova? Va via? Spoiler, ha rinnovato), Salah ha agito sul campo. Premier League dominata dal Liverpool e trascinata dai ben 29 gol dell’egiziano in 38 partite, per distacco capocannoniere del campionato davanti a Isak. Terzo nella classifica Scarpa d’Oro 2025. Con anche le 3 reti e i 4 assist in Champions (in cui i Reds sono stati eliminati dal Psg agli ottavi di finale), Salah ha chiuso il suo magico anno con 34 gol e 23 assist in 52 partite.
5° - Raphinha (Barcellona)
Nel tridente del Barcellona lui non può mancare. Gol, assist, dribbling e giocate straordinarie. Così come straordinari sono i suoi numeri: 57 partite giocate in tutte le competizioni, 34 gol e 25 assist. Protagonista eccezionale della cavalcata del Barcellona verso la conquista della Liga, ma anche in Champions (nonostante l’eliminazione in semifinale) ci ha messo tanto del suo: 14 partite e 13 gol con anche 9 assist. Numeri spaventosi, che fanno capire quanto un giocatore così sia stato fondamentale per Flick in questa annata.
6° - Achraf Hakimi (Psg)
Ci sono tanti giocatori del Psg in questa lista, ma questo sembra abbastanza inevitabile considerando la straordinaria stagione degli uomini di Luis Enrique. In Champions quasi meglio che in campionato: per il marocchino 17 partite giocate in Europa caratterizzate da 4 gol e 5 assist. A fine stagione, per lui 11 gol e 16 assist in 55 partite (con più di 4.000 minuti giocati).
7° - Kylian Mbappé (Real Madrid)
Se pensi a una classifica del Pallone d’Oro non può non esserci Kylian Mbappé. Arrivato al Real Madrid chiaramente per fare la differenza, nonostante una stagione non particolarmente brillante in termini di titoli per i Blancos, lui ci ha sempre messo lo zampino. Capocannoniere della Liga con 31 (sì, 31!) gol e 3 assist in 34 partite. In Champions, nonostante l’eliminazione ai quarti di finale contro l’Arsenal di Arteta, sono 7 le volte in cui ha mandato la palla in porta, tra cui una storica tripletta nei playoff di ritorno contro il Manchester City al Bernabeu. Finita qui? Non ancora. Con 62 punti ha infatti vinto la Scarpa d’Oro 2025 chiusa davanti a Viktor Gyokeres e Momo Salah.
8° - Cole Palmer (Chelsea)
Nel 2024 il Chelsea ha aperto un nuovo ciclo e lo ha fatto con Enzo Maresca in panchina. E l’allenatore italiano non poteva non ripartire da Cole Palmer. Da tempo il trascinatore di questa squadra, ormai per lui raggiungere la doppia cifra in Premier League sembra esser diventata un’abitudine. Ha giocato poco in Conference League (6 partite), ma quanto bastano per realizzare giusto la metà degli assist (3). Perché Palmer è così: uomo da gol ma che fa fare gol. A dircelo sono i numeri di fine anno: per lui 52 partite giocate con 18 gol e 14 assist.
9° - Gianluigi Donnarumma (Psg/Manchester City)
La vittoria della Champions League del Psg porta inevitabilmente la sua firma. Parata dopo parata, miracolo dopo miracolo. Interventi che, turno dopo turno, avevano iniziato a far sospettare che potesse essere “l’anno del Psg”. Su tutti nella partita degli ottavi di finale contro il Liverpool, in cui Gigio ha parato ben due calci di rigori, al termine di una sfida complicatissima per il Psg. Indimenticabili quelle contro l’Aston Villa: dalla paratona a mano aperta sulla botta di Rashford o dalla palla tolta dalla porta sul colpo di testa di Tielemans. Un’annata da vero protagonista e chiusa con 6 clean sheet in Champions League, 17 in totale considerando tutte le competizioni.
10° - Nuno Mendes (Psg)
Corsa, sovrapposizioni e cross in mezzo. Ma anche gol. C’è anche lo zampino di Nuno Mendes nella Champions League vinta dal Psg. Abile nella zona offensiva (4 gol e 2 assist per un terzino non sono pochi) ma anche in difesa. Su tutti il grandissimo salvataggio nella sfida negli ottavi contro il Liverpool: su cross di Mac Allister, Salah tira a botta sicura ma Mendes è abilissimo a togliere il pallone dalla porta. Salvataggio che vale un gol, o quantomeno una qualificazione ai quarti di finale di Champions League. In tutte le competizioni, il portoghese ha giocato 53 partite con 6 gol e 6 assist.
11° - Pedri (Barcellona)
Cambiano gli allenatori, ma lui non può non esser presente nel centrocampo del Barcellona. Con l’arrivo di Flick, Pedri è stato ovviamente uno dei tanti giocatori che ha illuminato questa squadra, non per forza in termini numerici quanto per la sua qualità nelle giocate. In una stagione in cui i blaugrana hanno vinto tutto a livello nazionale: la Liga, la Supercoppa spagnola in finale contro il Real Madrid e, sempre contro i Blancos, la Copa del Rey. Si è chiuso in semifinale contro l’Inter, invece, il percorso in Champions League. Per Pedri in tutte le competizioni 59 partite, 6 gol e 8 assist.
12° - Khvicha Kvaratskhelia (Psg)
Luis Enrique lo ha voluto a tutti i costi nel mercato di gennaio. È stato accontentato e i risultati si sono visti sin da subito. Uomo chiave e subito titolare nel tridente del Psg campione d’Europa. In gol anche contro l’Inter nella finale di Champions League. In totale per Kvara con la maglia dei parigini 32 partite con lo stesso numero di gol e di assist: 8!
13° - Harry Kane (Bayern Monaco)
Semplicemente una macchina da gol. Passano gli anni ma lui non smette mai di segnare. In Bundesliga domina la classifica marcatori con 26 gol segnati (e anche 10 assist) in 31 partite di campionato con ben 3 triplette realizzate. Raggiunge la doppia cifra anche in Champions League, con 11 gol in 13 partite. Manca l’arrivo al podio nella Scarpa d’Oro 2025, che ha chiuso al quinto posto con 52 punti. Ma finalmente è arrivato il primo titolo di squadra, la Bundesliga

14° - Desirè Doué (Psg)
Il tridente ormai lo si conosce già a memoria. Kvaratskhelia a sinistra, Dembélé al centro e a destra c’è… Désiré Doué. Giovane stella del formidabile Psg campione d’Europa, ha chiuso la stagione segnando due gol nella finale a senso unico contro l’Inter. Nella sua prima storica stagione a Parigi, vince di tutto e gioca tantissimo: 61 partite. La particolarità? Ha lo stesso numero di gol e di assist, ovviamente in doppia cifra: 16!

15° - Viktor Gyokeres (Sporting Lisbona/Arsenal)
Se serve qualcuno per far gol, potete fare affidamento su di lui. La stagione di Viktor Gyokeres in termini realizzativi è stata pazzesca. L’attaccante che vanta più gol che partite giocate: con la maglia dello Sporting Lisbona 33 match e 39 reti. Lo svedese ha detto la sua anche in Champions League: 8 gol in 6 partite. Numeri pazzeschi ma che, nonostante il suo rendimento incredibile, non sono stati abbastanza per la vittoria della Scarpa d’Oro, in cui Gyokeres ha chiuso al secondo posto in classifica

16° - Vinicius Junior (Real Madrid)
Nell’edizione 2024 del Pallone d'Oro è stato il grande deluso, al secondo posto alle spalle di Rodri al termine di una stagione da urlo con il Real Madrid. In campionato ha raggiunto la doppia cifra con 11 gol in 30 partite, mentre in Champions ha segnato 8 reti in 12 sfide giocate. Gol ma anche tanti assist: per la stella brasiliana dei Blancos, in 58 partite sono arrivati 22 gol e 19 assist

17° - Robert Lewandowski (Barcellona)
L’attaccante del Barcellona non poteva non essere presente in questa lista. Ogni sua stagione è caratterizzata da gol su gol. A dircelo sono ancora una volta i numeri: in doppia cifra sia in campionato con 27 gol, secondo nella classifica marcatori alle spalle di Mbappé, sia in Champions League con 11 reti. Quarto nella classifica per la Scarpa d’Oro con 54 punti alle spalle di Mbappé, Gyokeres e Salah

18° - Scott McTominay (Napoli)
L’uomo dello scudetto del Napoli. Uno dei principali protagonisti della grande cavalcata azzurra verso la vittoria della Serie A (la seconda negli ultimi tre anni). Ufficializzato l’ultimo giorno di calciomercato dal Napoli, Conte lo ha subito schierato in campo e non lo ha più tolto. Impossibile rinunciare a un giocatore così determinante, soprattutto (e forse inizialmente non era così scontato pensarlo) in termini realizzativi: 34 partite, 13 gol e 6 assist. La sua vera professione? Essere lo sblocca partita. Per ben 8 volte ha stappato i match del Napoli, soprattutto nelle ultime giornate, in cui si sono giocate le partite decisive nel testa a testa con l'Inter

19° - Joao Neves (Psg)
È stato uno dei colpi più importanti del club francese, in termini economici e non solo. Classe 2004 e subito protagonista alla sua prima stagione con i parigini. Arrivato dal Benfica per 59 milioni di euro, è entrato immediatamente nella classifica degli acquisti più costosi della storia della squadra francese. Ma lui ha retto le pressioni e ha risposto sul campo: nel centrocampo del Psg ha ricoperto il ruolo di mezzala destra, con Fabian Ruiz a sinistra e Vitinha riferimento centrale. Uomo gol? Non tantissimo, meglio fare assist: 8 in Ligue 1 in 29 partite. A fine stagione, in 59 match disputati 7 gol (tra cui anche uno in Champions League) e 10 assist

20° - Lautaro Martinez (Inter)
Il bomber dell’Inter non poteva non essere presente in classifica, dopo la finale di Champions League raggiunta dai nerazzurri al termine di un percorso incredibile, in particolare con la semifinale di ritorno giocata contro il Barcellona in cui ha messo la sua firma da infortunato segnando la rete del momentaneo 1-0. A un passo dalla doppia cifra in Champions League con ben 9 gol, Lautaro ha chiuso la sua annata con 24 reti e 7 assist in 53 partite

21° - Serhou Guirassy (Borussia Dortmund)
Il punto di riferimento dell’attacco del Borussia Dortmund. Nessun titolo conquistato, vero, ma 38 gol e 9 assist in 50 partite giocate. In Bundesliga si è divertito, anche se le 21 reti in 30 partite non gli hanno permesso di vincere il titolo di capocannoniere. In Champions League ha dato il meglio di sé. A dirlo sono sempre i numeri: 14 partite giocate e 13 gol con oltre 1.000 minuti in campo. Cammino interrotto ai quarti di finale contro il Barcellona, in cui l’attaccante 29enne fu autore di una tripletta al ritorno

22° - Alexis Mac Allister (Liverpool)
Uno dei punti di riferimento di Arne Slot a centrocampo. Il suo compito non è quello di far gol (nonostante nella passata stagione abbia collezionato 5 gol e 5 assist in Premier League), ma gestire il gioco. In mezzo al campo comanda lui, che ha saputo prendersi in mano il Liverpool con il successo della Premier League, vinta dai Reds con 10 punti di vantaggio sull’Arsenal seconda. In Champions League (in cui il Liverpool è uscito agli ottavi di finale contro il Psg e le parate di Donnarumma) ne ha giocate 8, con 2 assist realizzati

23° - Jude Bellingham (Real Madrid)
Stagione in cui non è arrivata la Liga, in particolare per la grande forza mostrata dal Barcellona, ma in cui comunque l’inglese ha fatto il suo. Pur segnando di meno rispetto alla sua prima annata con i Blancos, 58 partite giocate in tutte le competizioni con 15 gol e 15 assist. Ottimo il rendimento in Champions, in cui il Real è uscito ai quarti di finale eliminato dall’Arsenal di Arteta, con 13 partite, 3 gol e 3 assist

24° - Fabian Ruiz (Psg)
Pochi al Psg hanno giocato quanto lui nel corso della passata stagione: 61 partite in tutte le competizioni, per un giocatore che anche in Italia aveva dimostrato di avere molte qualità, poi espresse completamente con l’arrivo di Luis Enrique in Francia. Nella sua stagione della consacrazione, Fabian vanta oltre 3.000 minuti giocati con 8 gol e 11 assist realizzati

25° - Denzel Dumfries (Inter)
La finale di Champions League conquistata dall’Inter è anche merito suo. E dei suoi assist da destra: 3 in Europa, oltre a 2 gol realizzati nelle 12 partite che ha giocato con i nerazzurri. Memorabile la doppietta di Barcellona, impreziosita anche dall'assist per Thuram nella semifinale di andata. Assist, ma anche gol: 7 in Serie A, 2 in Champions e 2 anche in Supercoppa. Per Dumfries un totale di 3.000 minuti giocati, con 11 gol e 6 assist in 47 partite

26° - Erling Haaland (Man City)
Il suo soprannome potrebbe serenamente essere ‘gol’. Quando si parla di Haaland non si può far altro che pensare a un attaccante straordinario che in ogni partita, da un momento all’altro, può sempre mandare la palla in porta. Nonostante la stagione in Champions del City non particolarmente positiva (eliminato al playoff contro il Real Madrid), ha segnato 8 gol in 9 partite. Terzo nella classifica marcatori della Premier, per lui in totale 34 reti e 5 assist in 48 partite disputate

27° - Declan Rice (Arsenal)
Arrivato due anni fa per prendere in mano il centrocampo dell’Arsenal, lo ha fatto molto bene. Inamovibile per Arteta, ha giocato praticamente tutte le partite tra Premier League (35) e Champions League (13), con l’Arsenal eliminata dal Psg in semifinale. Memorabile la doppietta su punizione contro il Real Madrid nel turno precedente. Per lui 52 partite con 9 gol e 10 assist

28° - Virgil Van Djik (Liverpool)
Uno dei leader indiscussi del Liverpool. Se gli uomini di Slot a fine stagione hanno subito solo 41 reti lo devono anche al difensore olandese, che da anni svolge un lavoro eccezionale. Impeccabile in difesa, ma anche uomo gol, in particolare di testa sulle palle inattive. Annata conclusa con la vittoria della Premier League, 5 gol e un assist in 49 partite

29° - Florian Wirtz (Bayer Leverkusen/Liverpool)
Se l’anno scorso pensavi al Bayer Leverkusen, sicuramente ti veniva in mente Florian Wirtz. Una delle stelle della squadra tedesca, in doppia cifra sia di gol che di assist in Bundesliga, annata nella quale il Bayer non è riuscito a difendere il titolo conquistato due anni fa. Ma Wirtz non ha mai smesso di mostrare le sue qualità: 6 gol in Champions League in 9 partite disputate, mentre tra tutte le competizioni 45 match, 16 gol e 15 assist. Numeri che hanno generato l’interesse del Liverpool, che lo ha poi acquistato nell’ultima sessione di calciomercato

30° - Michael Olise (Bayern Monaco)
Arrivato dal Crystal Palace per 50 milioni di euro, Olise ha saputo confermare le aspettative che i tifosi del Bayern avevano su di lui. In doppia cifra in termini di gol in Bundesliga (12), ma soprattutto uomo assist: ben 18 in 34 partite giocate. Se la palla te la dà lui, difficilmente puoi non metterla dentro. Anche in Champions ha saputo dare il suo contributo ai tedeschi con 5 gol e 2 assist in 14 partite. A fine stagione, per il 23enne 55 partite, 20 reti e 23 assist

I criteri per assegnare il Pallone d'Oro
Secondo quanto stabilito dagli organizzatori il Pallone d'Oro viene assegnato in base ai voti di una giuria internazionale di giornalisti specializzati, con un rappresentante di ciascuna delle prime 100 nazioni in classifica nell'ultimo ranking Fifa (Paolo Condò è il rappresentate per l'Italia) per gli uomini e delle prime 50 nazioni per le donne.
I criteri di votazione sono tre:
1) Prestazioni individuali, carattere da leader e da trascinatore
2) Prestazioni e risultati di squadra
3) Classe e fair play
Ogni giurato sceglie la sua top 10 fra i 30 candidati e ciascun giocatore scelto riceve i seguenti punti: 15 al primo, 12 al secondo, 10 al terzo, 8 al quarto, 7 al quinto, 5 al sesto, 4 al settimo, 3 all'ottavo, 2 al nono e 1 punto al decimo.
Chi ottiene più punti vince. In caso di parità, viene premiato il giocatore che ha ottenuto più 'primo classificato' nelle votazioni (in caso di ulteriore parità, i giocatori vengono separati dal numero di voti assegnati come secondo classificato, poi dal numero di voti come terzo classificato e così via...).