Coronavirus, Union Berlin: giocatori e staff tecnico rinunciano all’ingaggio
BundesligaI giocatori e lo staff tecnico dell’Union Berlino hanno deciso di rinunciare al proprio stipendio in favore di tutti gli altri dipendenti del club e hanno richiesto per loro una specie di cassa integrazione
Un gesto di grande responsabilità e solidarietà, quello dell’Union Berlino, i cui calciatori hanno deciso di rinunciare al proprio stipendio per garantire la stabilità economica agli altri dipendenti del club. Inoltre, sono anche i primi ad aver chiesto per loro il kurzarbeit, una specie di cassa integrazione pagata al 60% del netto. "La diffusione del coronavirus e le misure per contrastarlo, che includono la sospensione del campionato tedesco, significano una situazione straordinaria e difficile per l'Union Berlino. Il club affronta unito in tutte le sue componenti la sfida. I calciatori hanno accettato di rinunciare al proprio stipendio. Dirigenti e dipendenti del club hanno concordato accordi di lavoro a breve termine, che si traducono anche in stipendi più bassi. Allo stesso tempo, tutti si stanno preparando a riprendere la piena operatività in qualsiasi momento per essere competitivi in Bundesliga" si legge nella nota pubblicata sul sito ufficiale della società.
Le parole del presidente
"Queste sono circostanze eccezionali che dobbiamo affrontare. Lo scopo della nostra associazione è il calcio. Se questo scompare, tocca il nucleo della nostra esistenza. I dirigenti, i nostri dipendenti, i giocatori e lo staff tecnico hanno lavorato duramente per il successo dell'Union Berlino in Bundesliga negli ultimi mesi. Ora stanno cedendo un sacco di soldi per superare insieme questa crisi" ha spiega il presidente dell'Union, Dirk Zingler. "Non si può dare il giusto credito a questo gesto per tutti i soggetti coinvolti. A nome dell'intera direzione del club, quindi, li ringrazio per il supporto. Affronteremo le sfide dei prossimi mesi come associazione e il modo migliore per farlo è mostrare solidarietà nella famiglia dell'Union".
Trimmel: "Ci comporteremo da squadra"
Queste invece le parole del capitano, Christopher Trimmel: "Ci è stato subito chiaro che saremmo stati duramente messi alla prova in questa situazione. Negli ultimi giorni abbiamo avuto confronti intensi e abbiamo concordato che ci comporteremo da squadra. Vogliamo superare questo momento difficile con tutti i sostenitori dell'Union". Gli uffici del club, i centri di sviluppo giovanile e lo stadio resteranno chiusi fino a nuovo avviso. Le attività della prima squadra sono sospese fino al 31 marzo: fino ad allora i giocatori si alleneranno secondo piani di allenamento individuali. Le attività del settore giovanile saranno sospese fino al 19 aprile 2020.