Lo United di Mourinho in una stagione iniziata tra mille difficoltà. Il Valencia di Marcelino che ha riporato il club in Europa dopo due 12^ posti consecutivi in Liga. Lo Young Boys "cuscinetto" in un sorteggio tutt'altro che positivo. Ecco le avversarie della Juventus ai raggi X
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Il ritorno di Ronaldo a Manchester e quello di Pogba a Torino. Cancelo che ritrova il Valencia e non solo, tanti gli incroci nel girone H della Juventus con due avversari di spicco
Ecco il girone dei bianconeri, analizziamo le avversarie sotto 7 parametri: formazione tipo, allenatore, capitano, stella, punto debole, ultimo mercato ed esperienza in Champions
MAN UTD, LA FORMAZIONE TIPO - 433: nonostante una interlocutoria difesa a tre nell’ultimo (pesante, 3-0) ko contro il Tottenham, Mourinho dovrebbe puntare sul 4-3-3 sfruttando i tanti esterni d’attacco in rosa. Non solo Sanchez e Mata ma anche Rashford, Lingard e Martial. Pogba guida il centrocampo da vera star, col nuovo colpo Fred e Matic, fedelissimo di Mou. In difesa fondamentale il recupero di Bailly
L’ALLENATORE - JOSÉ MOURINHO: poche presentazioni per uno degli allenatori più conosciuti in tutto il mondo. La stagione è iniziata male per lo “Special One”, tra mercato poco soddisfacente, contrasti con la società e primi risultati fortemente negativi. Per svoltare serve allora una magia, tutt’altro che una novità nel suo repertorio
IL CAPITANO - ANTONIO VALENCIA: dal 2009 nello United, capitano ufficiale da quest’anno dopo l’addio di Carrick ma leader già da tutta una stagione scorsa. Più di 300 partite coi “Red Devils”, 39 nel 2017-18 sempre sulla fascia destra come terzino
LA STELLA - PAUL POGBA: l’obiettivo è chiaro, dopo il Mondiale trasformarsi in un fuoriclasse anche col Manchester United. Due stagioni tutt’altro che brillanti per il francese al ritorno in Inghilterra proprio dopo la Juventus, che incrocerà da ex nella sfida dei gironi
IL PUNTO DEBOLE - LA DIFESA: Mou era pronto a spendere anche cento milioni per un singolo difensore centrale, per rinforzare un reparto apparso troppo debole anche nelle prime uscite stagionali. Prima Harry Maguire, poi Yerry Mina, fino a Jerome Boateng e Diego Godin: lo United ci ha provato con tutti ma non è riuscito a firmarne nessuno
L’ULTIMO MERCATO: 60 milioni in negativo tra entrate e uscite ma nessuno fuoco d’artificio. Lo United ha speso tanto per Fred dallo Shakhtar (59 mln) per il centrocampo, più una ventina per Dalot, terzino destro ex Porto. Poi poco altro, anche tra le cessioni, coi saluti (per 16 mln) a Daley Blind
COSÌ IN EUROPA: tre coppe in bacheca, l’ultima nel 2008 con Cristiano Ronaldo mattatore, più l’Europa League del 2017 vinta dallo stesso Mou. Lo United ha fallito in Champions lo scorso anno uscendo agli ottavi contro il Siviglia. Partecipazione numero 22 alla Coppa per loro (più di qualsiasi altro club inglese) dove hanno raggiunto la fase ad eliminazione diretta in 17 delle ultime 21 partecipazioni (81%)
VALENCIA, LA FORMAZIONE TIPO - 442: lo scorso anno modulo elevato a religione e usato praticamente sempre dall’arrivo di Marcelino. Senza più Zaza ma con Batshuayi arrivato dal Chelsea e Gameiro dall’Atletico, il poker per i due posti d’attacco si completa con Rodrigo e Santi Mina. Sulle corsie occhio a Gonçalo Guedes, che CR7 conosce bene. A centrocampo nuova vita da protagonista per l’ex Inter Kondogbia
L’ALLENATORE - MARCELINO: ha riportato il Valencia in Champions al primo colpo, chiudendo più vicino a Real e Atletico che al Villarreal quinto. Sempre in Spagna sia da giocatore che da allenatore. Nel suo (scarno) palmares appena un titolo di Segunda División col Recreativo Huelva nel 2006
IL CAPITANO - DANI PAREJO: classe 1989, numero 10 sulle spalle e chiavi del gioco in mano. Spagnolo di Coslada gioca nel Valencia dal 2011, dove ha collezionato quasi 300 presenze pur senza però mai alzare un titolo col club in carriera
LA STELLA - RODRIGO: capocannoniere e trascinatore della squadra lo scorso anno con 19 centri, che diventano 38 contando tutta la sua storia nel Valencia. Condivide il ruolo di stella (nascente) con Guedes (in foto a destra), che di anni ne ha appena ventuno ma che sembra ora pronto a esplodere anche nel calcio continentale, dopo l’ultima stagione da 6 gol e 11 assist
IL PUNTO DEBOLE - LA PAURA DEI GIGANTI: lo scorso anno per il Valencia appena tre punti conquistati sui 18 contro Real, Atletico e Barcellona, più due ko contro i catalani anche nella semifinale di Coppa del Re e due sconfitte su due contro il Villarreal, poi finito alle loro spalle in classifica. United e Juventus sono due big del calcio europeo contro cui gli spagnoli potrebbero tremare clamorosamente
L’ULTIMO MERCATO: 120 milioni spesi e 60 incassati, per lo più per Cancelo che sarà l’ennesimo ex del girone sull’asse con la Juventus. Nella casella acquisti proprio Guedes, saldato dopo il prestito del Psg con ben 40 milioni. Stessa questione anche per Kondogbia e con l’Inter. Gameiro è stato invece l’altro colpo in attacco (16 mln), con anche Batshuayi arrivato in prestito dal Chelsea
COSÌ IN EUROPA - l’ultima edizione della Champions fu giocata nel 2015, con soli quattro superstiti in rosa di quell’ultima campagna a cui poi seguirono due dodicesimi posti consecutivi in Liga. Quattro partecipazioni negli ultimi dieci anni, ma il Valencia non raggiunge gli ottavi di finale di Champions dalla stagione 2006-07 (dopo la famosa rissa contro l’Inter)
YOUNG BOYS, LA FORMAZIONE TIPO - 442: altro modulo speculare a quello del Valencia per lo Young Boys guidato dal nuovo tecnico svizzero Gerardo Seoane. In attacco Hoarau è partito titolare in stagione, ma occhio anche ad Assalé e Nsame. Sull’esterno sinistro Miralem Sulejmani, oltre 150 presenze nell’Ajax: veloce e bravo nel dribbling
L’ALLENATORE - GERARDO SEOANE: per lo Young Boys titolo in Svizzera lo scorso anno sotto la guida di Adolf Hütter, poi passato in estate all’Eintracht in Bundes. Per Seoane eredità pesante e un passato in Spagna nel Deportivo come calciatore. Dal 2011 era sulla panchina al Lucerna, dove aveva scalato le gerarchie salendo dalle giovanili fino alla prima squadra
IL CAPITANO - VON BERGEN: 35 anni e fascia al braccio con cui comanda anche la difesa, Steve von Bergen è passato anche dall’Italia tra Cesena e Palermo, sempre in Serie A e nel periodo 2010-2013, prima di scegliere i connazionali svizzeri per chiudere la propria carriera
LA STELLA - ASSALÉ: bomber della passata stagione con 21 centri. Ivoriano di 23 anni, in attacco è in ottima compagnia anche coi 18 gol di Hoarau (34 anni ed eroe degli spareggi contro la Dinamo Zagabria) e i 15 di Nsame. Tante reti ma un livello che non dovrebbe certo spaventare Chiellini &Co
IL PUNTO DEBOLE - SCARSA ESPERIENZA: l’ultima Champions giocata dagli svizzeri si chiamava ancora Coppa dei Campioni, ed era nel 1986. In più, il livello del calcio svizzero, che non si può certo paragonare a Premier, Liga e Serie A. Per i “gialloneri" percorso molto più che in salita
L’ULTIMO MERCATO: 8 milioni spesi, due incassati. Dal mondo delle trattative dentro Camara (in foto), difensore centrale per per un milione e mezzo, più Garcia, terzino sinistro arrivato dal Werder. Partenza pesante quella del centrale Kasim Adams in direzione Hoffenheim, per ben 8 milioni
COSÌ IN EUROPA: lo Young Boys partecipa per la prima volta alla Champions-Coppa dei Campioni dal 1986-87. E sarà il quinto club svizzero di sempre a partecipare alla moderna Champions dopo Grasshopper, Basilea, Thun e Zurigo
