
Champions League, i 10 migliori talenti da Mbappé a Kluivert. FOTOGALLERY
Vetrina per campioni e rivelazioni, la nuova Champions League concede la ribalta anche ai più giovani prospetti da tenere d'occhio. Poco importa se figurano ancora come teenagers: parliamo di Under-20 dal futuro assicurato, magari a partire dalle notti d'Europa
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Provate a fermarli, se riuscite. Talenti alla riscossa nella nuova Champions League, competizione che concede la vetrina a campioni e rivelazioni nonché ai più giovani destinati alla ribalta. Se all’anagrafe risultano ancora teenagers, minori di vent’anni inevitabilmente ad inizio carriera, Mbappé e i suoi fratellini promettono spettacolo nelle notti d’Europa

JADON SANCHO (2000, BORUSSIA DORTMUND). Origini di Trinidad e Tobago, nato a Londra e cresciuto nel Watford prima di aggregarsi a 15 anni nell’academy del Manchester City. Se pensate stia bruciando le tappe, il suo soprannome non mente: "The Rocket" ovvero "Il Razzo" più che d’attualità in Germania

Prelevato nell’estate 2017 dal Borussia Dortmund per 8 milioni di euro, cifra dettata dal profilo coerente al partente Dembélé, Sancho ne è diventato l’erede grazie alla velocità e al bagaglio tecnico di prim’ordine. Centellinato da Stöger la scorsa stagione, l’esterno inglese (campione mondiale U-17) sta raccogliendo la fiducia di Favre e punta alla Nazionale di Southgate

KYLIAN MBAPPÉ (1998, PSG). No, nessuna svista da parte nostra: fino al prossimo 20 dicembre, l’enfant prodige francese e candidato al Pallone d’Oro non si schioderà dai 19 anni. Pare incredibile considerando la clamorosa parabola del ragazzo di Bondy, attaccante dai 4 gol segnati nell’ultimo Mondiale vinto con la Francia

Non ha più segreti la storia di Mbappé, affare monstre da 180 milioni di euro per trasferirlo dal Monaco a Parigi. Un teenager da record, devastante per numeri dagli inizi nel Principato al presente sotto la Torre Eiffel (25 reti in 47 presenze). In Ligue 1 viaggia già a quota 4 centri in 224’ disputati: Tuchel spera di applaudirne i colpi anche in Champions, chissà quanto è destinato a crescere ancora

TRENT ALEXANDER-ARNOLD (1998, LIVERPOOL). Da un baby attaccante sensazionale al coetaneo dalla costante ascesa, vent’anni da compiere a ottobre per il terzino destro da sempre legato ai Reds. Ormai una sicurezza sulla fascia, lui che in Jürgen Klopp ha trovato un mentore nonché il primo estimatore

Fu infatti il manager tedesco a lanciarlo in prima squadra nel dicembre 2016, debutto che da allora ha visto il talento in maglia numero 66 varcare le 50 presenze con il Liverpool diventandone un punto fermo. Laterale moderno in campo e disciplinato in famiglia, sorprendente negli allenamenti (che dire delle sfide vinte con i compagni) e pronto a conquistare una maglia nell’Inghilterra di Southgate

MATTHIJS DE LIGT (1999, AJAX). Non ci allontaniamo dalla difesa, d’altronde il centrale olandese pare destinato ad imporsi tra i migliori nel ruolo da qui ai prossimi anni. Dal 2009 in orbita Ajax, De Ligt scatena l’interesse dell’élite europea in chiave mercato per qualità fisiche, tecniche e una maturità non comune a un 19enne

A 19 anni, infatti, De Ligt ha già accumulato 73 presenze e 8 reti con la maglia degli olandesi: non è un caso che insieme a Frankie De Jong, centrocampista classe 1997, sia il talento di punta dell’Ajax. Debuttò in Nazionale non senza macchie nel 2017, peccati di gioventù per un prospetto già valutato sui 40 milioni di euro in attesa di farsi notare pure nelle serate di Champions

GEDSON FERNANDES (1999, BENFICA). Arriva invece da São Tomé e Príncipe, ex colonia del Portogallo, l’ultimo nome da segnalare tra i centrocampisti più promettenti d’Europa. Blindato fino al 2023 dal Benfica, il 19enne cresciuto nel vivaio presenta un identikit invidiabile poiché coniuga un ottimo lavoro in entrambe le fasi

Svezzato nella squadra 'B' dove si è imposto nell’ultima annata, Gedson Fernandes è stato promosso tra i grandi da Rui Vitória che in stagione l’ha sempre schierato titolare: 9 presenze e un gol considerando tutte le competizioni. Una scalata impetuosa che l’ha premiato addirittura in Nazionale: Fernando Santos gli ha concesso una passerella nella recente amichevole contro la Croazia

JUSTIN KLUIVERT (1999, ROMA). Non manca nemmeno un pezzo di Serie A grazie alla presenza del campioncino olandese, figlio d’arte e nuova freccia nell’arco di Eusebio Di Francesco. I giallorossi se lo sono assicurati per 17 milioni di euro, cifra dettata dall’ottima stagione all’Ajax e dall’importante valore in prospettiva

Doppia cifra raggiunta nell’ultima Eredivisie per Kluivert, 19enne esterno offensivo a differenza di papà Patrick devastante nel cuore dell’area di rigore. Ha già trovato spazio nella Nazionale olandese, significativo pure il debutto in Serie A con l’assist servito da subentrato a Dzeko contro il Torino. Se la velocità supersonica resta l’arma più pericolosa, l’appuntamento con il primo gol è sempre più imminente

WILLEM GEUBBELS (2001, MONACO). Chi ha cambiato maglia in estate è pure il giovanissimo attaccante dei monegaschi, ala cresciuta nel Lione prima del trasferimento fissato a 20 milioni di euro. Una cifra coerente con quella spesa negli ultimi anni dal Monaco per i giovani talenti, profilo garantito dal ragazzo in maglia numero 13

Prelevato dal club del Principato prima di compiere 17 anni, Geubbels si era messo in mostra disputando 4 gare con il Lione e scatenando l’interesse del Bayern Monaco. Non si è invece mosso dalla Francia, lui che scendendo in campo con le selezioni giovanili dei Bleus si è fatto apprezzare pure da punta centrale. A Jardim il compito di alimentarne il talento, ma non è il solo

PIETRO PELLEGRI (2001, MONACO). Accanto a Geubbels figura infatti il coetaneo e attaccante italiano ex Genoa, affare estivo da 21 milioni di euro. Un costo pazzesco per il figlio del team manager rossoblù, talento dai record storici a dispetto della giovanissima età: si va dall’esordio in Serie da 15enne (e 280 giorni) alla prima doppietta realizzata a 16 anni e 112 giorni (battuto Piola)

Attualmente ai box per infortunio, Pellegri diventerà maggiorenne a marzo eppure conta di debuttare in Champions prima di allora: dovrà contendere una maglia a Falcao e a Jovetic, impresa non impossibile per chi è riuscito a lasciare il segno in Italia disputando solo una decina di partite. Non è un caso che pure il Ct Mancini l’abbia convocato recentemente in Nazionale, debutto rimandato a causa di un problema fisico

FERNANDO (1999, SHAKHTAR DONETSK). Tradizionalmente una colonia brasiliana in Europa, il club ucraino si è assicurato in estate dal Palmeiras il 19enne esterno offensivo (5.5 milioni di euro il costo del trasferimento). Maglia numero 99, 7 presenze e un gol recita il suo primissimo impatto con lo Shakhtar Donetsk: vietato trascurare sorprese pure in Champions, parola di Paulo Fonseca

PHIL FODEN (2000, MANCHESTER CITY). Tra campioni e acquisti milionari, i Citizens coccolano uno dei ragazzi dell’academy che si è guadagnato la chiamata in prima squadra. Merito della stima di Pep Guardiola, allenatore che non ha mai fatto mistero del potenziale del 18enne originario di Stockport. Non a caso si è già laureato campione del mondo U-17 con un torneo da protagonista

Centrocampista dall’indole offensiva e piede mancino, doti comuni all’idolo David Silva, Foden può infatti essere schierato da trequartista così come nelle altre posizioni in mediana. Qualcuno l’ha già candidato per l’Inghilterra di Southgate, intanto lui rosicchia gare e minutaggio alle spalle degli intoccabili del City. Pochi dubbi sulle chance che merita, chissà che Pep non voglia concedergliele in Europa