Barcellona Inter, da Ronaldo a Coutinho: tutti gli ex nella storia del match
Incrocio al Camp Nou dalle tante vecchie conoscenze in passato: se all'appello rispondono pure Luisito Suarez e Simatoc, negli ultimi vent'anni l'asse di mercato tra Barcellona e Inter ha riservato trasferimenti memorabili. Campioni indimenticabili e pure qualche oggetto misterioso
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Si rinnova il confronto in Champions League tra Barcellona e Inter, club che negli ultimi vent’anni hanno registrato trasferimenti indimenticabili. Tanti i campioni transitati sull’asse di mercato, affari memorabili per campioni vincenti in Catalogna e nella Milano nerazzurra. Peccato che qualche operazione non abbia rispettato le attese
RONALDO. Inevitabile iniziare dal Fenomeno brasiliano, Pallone d’Oro nel 1997 e nel 2002 ovvero grazie alle prestazioni eccezionali in maglia blaugrana e nerazzurra. Ben 47 gol in 49 presenze nella stagione 1996/97 in Catalogna, poi cinque anni all’Inter dai buoni numeri (59 reti in 98 presenze) purtroppo minati dai gravissimi infortuni
FRANCESCO COCO. Meno memorabile la parabola dell’ex rossonero, prestato al Barcellona nel 2001 (33 presenze) ma rientrato alla base senza essere riscattato. Sarà l’Inter ad accoglierlo l’anno seguente concedendo al Milan addirittura Clarence Seedorf, scambio alla pari che ovviamente premierà il Diavolo
EDGAR DAVIDS. Protagonisti di alcuni dissapori con Marcello Lippi alla Juventus, il mercato invernale del 2004 vede il mediano olandese trasferirsi in prestito al Barcellona (20 partite e un gol). Un rendimento positivo sfruttato dall’Inter che lo preleva senza tuttavia gioirne fino in fondo (23 presenze e cessione al Tottenham)
LUIS FIGO. Decisamente più nota la doppia avventura dell’ex esterno portoghese, Pallone d’Oro nel 2000 ovvero l’anno del discusso trasferimento dal Barcellona al Real Madrid. Se in Catalogna si era consacrato come campione assoluto, i suoi quattro anni nerazzurri (2005-2009) lo vedranno trionfare con altrettanti scudetti
RICARDO QUARESMA. Oggi regala ancora lampi di classe al Besiktas, ultima tappa della carriera iniziata allo Sporting Lisbona prima del salto al Barcellona: 6 milioni di euro nell’estate del 2003, 28 gare e una rete prima di tornare al Portogallo. Sarà l’Inter di Mourinho a scommettere sul Trivela, tuttavia il portoghese non riuscirà mai a lasciare veramente il segno
ZLATAN IBRAHIMOVIC. Ben 25 i milioni di euro investiti dall’Inter per strapparlo alla Juve nel 2006, affare ripagato dai gol (66 in tre anni) e dai trofei. Ci punta il Barcellona che spende 69 milioni di euro compresa la cessione di Eto’o valutato 20 milioni: l’unica annata in blaugrana (2009/10) vedrà Ibra non incidere a causa dei rapporti con Pep Guardiola
SAMUEL ETO’O. L’affare sarà proprio dell’Inter che accoglie l’attaccante camerunense, uno dei punti fermi del Triplete targato José Mourinho. Un biennio nerazzurro da 53 gol quello di Eto’o, bomber riconosciuto nonché pedina encomiabile per sacrificio anche nelle retrovie. A 37 anni gioca ancora in Qatar
THIAGO MOTTA. Anche l’ex nazionale Azzurro si aggiunge all’elenco delle vecchie conoscenze nella storia del match, d’altronde la sua parabola in Europa ebbe inizio proprio al Barcellona (161 presenze e 10 reti tra il 2001 e il 2007). Rigenerato dal Genoa, si vestì di nerazzurro per tre anni contribuendo ai fasti raggiunti con José Mourinho
MAXWELL. Percorso inverso per l’ex terzino brasiliano ritiratosi nel 2017, uno dei giocatori più vincenti di sempre. Dal 2006 al 2009 convince all’Inter disputando oltre 100 incontri, poi nel 2009 si trasferisce in Catalogna per 5 milioni di euro dove arricchisce la propria bacheca fino ai trofei in serie conquistati a Parigi
MAURO ICARDI. Protagonista d’attualità complice il gol vittoria nel derby, il capitano e centravanti dell’Inter vanta 113 reti in 191 incontri a dispetto dei soli 25 anni. Fu il Barcellona a portarlo in Europa, cantera nella quale segna a raffica ma non convince Guardiola: scommessa della Sampdoria, punto fermo dei nerazzurri con i quali affronterà il suo passato
MARTÍN MONTOYA. Oggi lo trovate al Brighton, lui che nell’estate 2015 si trasferì in prestito dal Barcellona all’Inter. Solo 4 presenze in 6 mesi in Italia tanto da concludere la stagione al Betis Siviglia. Una delusione inattesa per chi aveva maturato l’intera trafila nel settore giovanile blaugrana
RAFINHA. Uno dei migliori prodotti della cantera del Barça, vivaio che vide il fratello minore di Thiago Alcantara dal 2006 al 2011. Il bilancio in prima squadra del brasiliano recita 83 presenze e 11 reti, ci scommette l’Inter a gennaio 2018 concedendogli 17 partite (e 2 gol) nonostante i recenti problemi fisici. Non verrà riscattato e figura tutt’ora nella rosa di Valverde
PHILIPPE COUTINHO. L’ultima sessione invernale registrò invece il trasferimento del jolly brasiliano dal Liverpool al Barcellona per 130 milioni di euro: cifra monstre dettata dal rendimento in Inghilterra, peccato che a portarlo in Europa fu proprio l’Inter. Solo 5 gol in 47 presenze tra il 2010 e il 2013 per Coutinho in nerazzurro, rendimento che valse la cessione ai Reds a “soli” 13 milioni
KEITA BALDÉ. L’ultimo doppio ex del confronto ci porta all’attuale attaccante nerazzurro in prestito dal Monaco, pedina che si sta inserendo nei meccanismi di Spalletti. Nazionale senegalese ma cresciuto in Catalogna. Keita maturò nella cantera blaugrana dal 2004 al 2010 prima di essere acquistato dalla Lazio per 300mila euro. Sarà un altro volto noto del match al Camp Nou
