Capello ha analizzato l’eliminazione dagli studi di Sky Sport al termine della gara: “Mancano dei leader in campo che aiutino l’allenatore. Il capitano della Juve era Dybala che non lo è, e queste sono cose importanti a mio avviso”
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Un’eliminazione inattesa, perché soprattutto dopo la rimonta sull’Atletico Madrid c’era la reale convinzione che la Juventus potesse andare oltre i propri limiti e arrivare fino in fondo in Champions League. Un Ajax giovane e spregiudicato ha invece sancito l’esclusione dei bianconeri dalla competizione. Fabio Capello, negli studi di Sky Sport, ha analizzato così il verdetto dell’Allianz Stadium: “Non vedo un disastro. C’è stato un Ajax superiore che ha fatto sembrare la Juve piccola e con tanti difetti, senza quel valore che tutti pensavano avesse. In Italia domina, potremmo dire che si allena, ma quando trova una squadra che aumenta ritmi e velocità, la Juventus non lo fa”. Le motivazioni di questo gap sono da ricercare non tanto da un punto di vista tecnico, quanto carismatico. “Mancano dei leader in campo che aiutino l'allenatore e chiamino gli avversari. Il capitano era Dybala che non è un leader e queste secondo me sono cose importanti” ha proseguito l’ex allenatore di Milan, Roma, Juve e Real Madrid.
Il confronto con Allegri
Capello, che aveva individuato in Chiellini e Cristiano Ronaldo (più Emre Can in seconda battuta) due leader di questa squadra, ha sottoposto queste perplessità a Massimiliano Allegri, che ha preferito soffermarsi sulla mancata reazione della squadra dopo il pareggio subito. La seconda domanda ha riguardato il grado di difficoltà che a questo punto va attribuito agli olandesi che possono vantare due eliminazioni importanti. “La squadra è forte, ha fatto la finale di Europa League due anni fa. Noi avremmo dovuto sfruttare meglio le occasioni e non abbiamo avuto molta pazienza” ha detto Allegri.