Primati pronti per essere riscritti già in questa edizione. Per altri servirà ancora tempo. Gol, partite, finali, coppe, età e velocità. Dove possono arrivare i due fenomeni di Juve e Barça?
Numeri, record e statistiche. Quelli di cui loro sono alla costante ricerca. Ronaldo e Messi, Messi e Ronaldo, e chi se non i due fenomeni del calcio contemporaneo? La ricerca della vittoria collettiva che passa - anche - per i risultati personali. Lo stimolarsi a vicenda, per anni e anni, alla caccia del primato. Quella cena insieme che, forse, un giorno faranno e la prossima Champions. Dopo gli anni di Liga insieme, è ora quello europeo il palcoscenico su cui CR7 e Leo continuano a sfidarsi: per trionfare, ovvio, con Juve e Barça. Ma anche l'uno sull'altro. Ora un nuovo atto è pronto ad essere recitato, l'ennesimo di un'epopea di due eroi del pallone. Chi vincerà? Ma soprattutto: quali sono i prossimi record da infrangere?
Si parte dai gol. In cima alle classifiche di reti segnate nelle competizioni Uefa per club - manco a dirlo - ci sono loro due. Primo Ronaldo (129) e secondo Messi (115). Non una novità. Ma chi li batte nelle altre statistiche? Uno, per esempio, è sua altezza Alfredo Di Stefano, a pari merito con un altro mostro sacro del pallone come Ferenc Puskas: sette sono infatti i gol che hanno messo a segno nelle finali. Due campionissimi del calcio in bianco e nero che si dividono anche i primati di gol in finali diverse (cinque per la "fu" saeta rubia del Real) e maggior numero di reti in una singola finale (quattro, a firma Puskas). Messi e Ronaldo? Leo di gol in finale ne ha fatti "solo" due (2009 e 2011), mentre CR7 è a quota quattro (uno nel 2008, uno nel 2014 e due nel 2017). Istanbul, sede della prossima finale, potrebbe essere il teatro per incominciare a riscrivere la storia... Soprattutto per Ronaldo.
Coppe e maglie
Altri due record sono infatti già apparecchiati (solo) per il portoghese della Juve, merito delle sue cinque Champions già in bacheca (Messi è fermo a quattro) e delle due diverse squadre con cui ha trionfato, United e Real. Il primato della leggenda Real Francisco Gento di sei coppe vinte complessive, e quello di Clarence Seedorf di trionfi in Champions con tre maglie diverse (Ajax, Real e Milan), per CR7 sono "solo" a una coppa di distanza in bianconero.
CR7 pronto a superare due leggende
Dunque il capitolo presenze, altro primato già nel mirino di Ronaldo, che nei numeri fa valere i suoi due anni in più rispetto a Messi. A quota 179 partite, in testa alla classifica presenze nella storia della Champions League/Coppa dei Campioni, c'è Iker Casillas. Numero che sale a 186 contando tutte le competizioni Uefa. Il portoghese della Juve è a quota 166 nella sola Champions, tredici lunghezze esatte - tante quante le partite che servono per raggiungere la finale - dal pareggiare il primato dello spagnolo. Discorso diverso per le coppe Uefa in assoluto, dove CR7 è ancora lontano a quota 170, ma a sole quattro partite dal pareggiare, e dunque superare alla quinta, il record di Paolo Maldini come giocatore di movimento. E Messi? L'argentino è a quota 135 nella Champions e 139 contando anche le altre coppe, a -44 e -47 da Casillas. Per ora molto distante.
Non smettete
Dunque c'è il sogno, l'utopia: quando smetteranno di giocare Messi e Ronaldo resterà un grande vuoto. Fino a che età continueranno? In questo, i record, possono essere da grande motivazione per due cannibali delle statistiche come loro. Il gol più "vecchio" in una finale? Paolo Maldini (36 anni e 333 giorni) a Istanbul contro il Liverpool. Il più "vecchio" in assoluto in Champions? Di Totti (38 anni e 59 giorni) contro il CSKA nel 2014. Due primati per cui servirà ancora tanta pazienza. Per Ronaldo, la prima occasione per battere Maldini sarebbe nella finale del 2021-22, per Messi, invece, in quella del 2023-24 (pur sempre che non si giochi prima del 23 maggio). Per il primato generale di Totti, CR7 dovrà segnare dopo il primo aprile 2023, mentre Messi dopo il 22 agosto 2025. Difficile ma non impossibile. Esattamente come il primato di un'altra leggenda del pallone, Ryan Giggs, autore di almeno una rete per sedici stagioni di Champions. CR7 è a tredici. Messi (a dispetto di due anni in meno del portoghese) a quattordici. Ronaldo dovrebbe giocare almeno fino ai 40 anni per battere l'ex United, mentre l'argentino potrebbe già farcela (a patto che segni almeno una volta nell'imminente Champions) dalla stagione 2020-21. E sognare di vederli in campo così a lungo non costa nulla.
Triplette, velocità e gol in stagione
Poi ci sono tutta un'altra serie di primati nel mirino di entrambi. Difficilmente battibili, ma potenzialmente da chiunque. Di Roy Makaay (in 10,12 secondi) il gol più veloce di sempre della Champions, in un Bayern-Real del 2007. Di Paolo Maldini (53 secondi), e sempre a Istanbul nel 2005, quello più rapido in una finale. Di Bafétimbi Gomis (in appena 8 minuti) la tripletta più veloce di sempre della massima competizione europea, nel 2011. Chiunque potrebbe batterli e stabilire un nuovo record nella prossima Champions, soprattutto due campionissimi come Messi e Ronaldo che, tra gli altri, punteranno anche al primato di Falcao targato 2011. Col Porto, il colombiano, realizzò diciotto reti in una singola stagione europea. Messi è arrivato al massimo a quattordici, CR7 a diciassette. E già questa Champions potrà essere quella buona per stabilire un nuovo (o tanti altri) primati.