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Juventus-Lione, Garcia: "Abbiamo il 50% di possibilità di passare, non ci difenderemo"

Champions League

L'allenatore francese analizza la sfida contro i bianconeri, a pochi giorni dal ritorno degli ottavi di Champions League: "Vogliamo andare a Lisbona, ma per farlo dovremo segnare un gol a Torino: la Juve è strafavorita, ma di solito chi all'andata vince 1-0 ha più chance. Chiesa al centro del villaggio? Meglio che resti a Lione..."

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Mancano ormai due giorni alla sfida che, per Juventus e Lione, potrebbe valere un'intera stagione: venerdì 7 agosto alle ore 21.00, all'Allianz Stadium, si ripartirà dall'1-0 in favore dei francesi nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League. L'obiettivo, dichiarato da entrambe le squadre, è quello di strappare il biglietto per la Final Eight di Lisbona. Ci crede anche Rudi Garcia, allenatore del Lione intervistato dalla Gazzetta dello Sport, rinfrancato dalla finale di Coppa di Lega che ha visto la sua squadra perdere soltanto ai calci di rigore contro il Paris Saint-Germain (0-0 al termine dei supplementari): "Vogliamo andare a Lisbona per la Final Eight, sarebbe un exploit ma siamo in vantaggio 1-0 e di solito chi parte da questo risultato ha più chance di passare. Possiamo dire che abbiamo il 50% di possibilità, perchè sappiamo contro chi giocheremo. Non ci difenderemo per tutta la partita e se riuscissimo a fare un gol a quel punto sarebbe difficile eliminarci. Noi siamo un outsider e la Juve è strafavorita, ma contro il PSG abbiamo dimostrato una solidità difensiva interessante. Riportare la chiesa al centro del villaggio? Per questa partita è meglio che resti a Lione".

"Non capisco le critiche a Sarri, ha vinto"

Garcia ha poi analizzato il proprio avversario nella gara di ritorno degli ottavi, complimentandosi con Maurizio Sarri per il lavoro svolto, nonostante alcune critiche ricevute: "Non mi spiego il motivo. Si dice che la Juve non giochi bene, ma ha vinto il campionato in 36 giornate e ancora una volta ha dimostrato di essere la squadra migliore in Italia. Questa società ha la vittoria nel dna e ogni allenatore deve essere bravo a coltivarlo: Sarri lo ha fatto e ha vinto. Se toglierei Ronaldo alla Juventus? Mi basta sapere che non ci sarà Douglas Costa e forse nemmeno Dybala. Comunque ci sarà Higuain e temo anche i francesi, Matuidi e Rabiot".

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Infine, l'allenatore francese ha spiegato il proprio punto di vista sull'emergenza coronavirus, con il campionato della sua nazione che è stato sospeso prima della conclusione e sulle possibili conseguenze che questo lungo stop potrà portare sulle prestazioni dei club in Europa: "Chi ha giocato si è stancato e chi non lo ha fatto ha perso il ritmo. In realtà tutti hanno ripreso tranne noi e questo significa che si è deciso troppo in fretta. Occorreva più scambio d'informazioni tra le Leghe e la Uefa. La cosa incredibile è che tutti i Paesi hanno continuato la stagione a porte chiuse, mentre noi ci siamo fermati e poi siamo scesi in campo in Coppa di Lega davanti a cinquemila persone allo stadio".

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