L'allenatore bianconero in conferenza stampa alla vigilia: "Ho parlato con Paulo, era arrabbiato per non aver giocato contro il Crotone. Doveva entrare nella ripresa, ma l'espulsione di Chiesa ha complicato i piani. Emozionato per il debutto? No, sereno perché ci siamo preparati bene". Chiellini: "Questa Juve ha bisogno di tempo, ma dobbiamo tornare a fare risultato"
La Juventus è arrivata a Kiev, pronta per il debutto stagionale in Champions League che scatterà domani contro la Dinamo di Mircea Lucescu. Per Andrea Pirlo sarà la prima panchina europea in assoluto da allenatore.
Come preparerai questa sfida?
Come i miei giocatori, e come farà Lucescu con i suoi. Dormirò, mangerò, verrò qui per la partita. Non gioco più alla Play, ma non cambio le mie abitudini.
Cosa ti viene in mente pensando a Lucescu?
Mircea è stato mio primo allenatore, mi ha portato in prima squadra a 15 anni facendomi esordire a 16. Per questo lo ringrazierò sempre e ci sentiamo ancora oggi. Domani sarà una bella occasione per sfidarci.
Senza CR7.
Cristiano purtroppo ha ancora il coronavirus e sarà assente come lo è stato sabato. Ma abbiamo altri giocatori che possono giocare in quella posizione, come Morata a Crotone. Non credo che cambieremo altri uomini.
Senti l'emozione della prima volta?
Sono tranquillo e sereno. Purtroppo non posso più giocare e per questo lascio un po' più di tensione ai giocatori. Vero, sarà la mia prima partita da allenatore in Champions. E in questi tornei, nella fase a gironi, la prima è fondamentale. Sarà importante vincerla per proseguire con alcune certezze e tre punti in più. Ma l'obiettivo è lo stesso di quando ero calciatore: cercare di iniziare bene e vincere questa partita. Con la squadra siamo tranquilli, sappiamo quello che dobbiamo fare per riuscirci.
Qual è la situazione con Dybala?
Ho parlato con Paulo ieri, con lui come con tutti. Ed era arrabbiato perché sabato non è entrato in campo. Ma è reduce da tre mesi di inattività, più tre giorni passati in camera in Argentina per un virus intestinale. Venerdì si è allenato un po', a Crotone volevo dargli spazio nella ripresa per fargli mettere benzina. Poi però siamo rimasti in 10 e non è stato possibile inserirlo. Ora è a disposizione: prima o poi sarà dei nostri. Non ha ancora giocato un minuto, vedremo. Ma per noi è un giocatore fondamentale, è un campione e non lo scopro di certo io. Non sta giocando perché non è mai stato bene e non si è allenato con continuità. Deve ancora ritrovare la miglior condizione. Poi potrà giocare ovunque, la posizione giusta i giocatori bravi se la trovano da soli. Ma è un attaccante vero e per questo deve stare il più vicino possibile alla porta. Davanti o tra le linee.
A Crotone non è stata la miglior Juve.
Abbiamo perso due punti, ma siamo ancora una squadra in costruzione. Ci serve tempo per lavorare e per mettere in campo ciò che prepariamo in settimana.
Restate i favoriti per lo scudetto?
Forse in Ucraina è arrivata male la traduzione su certe mie parole. Non ho mai detto che vinceremo lo scudetto, ma che siamo una squadra attrezzata per vincerlo. E la Juve gioca sempre per vincere tutto. Proveremo a riuscirci anche quest'anno, a essere competitivi su tutti i fronti.
Come sta Ramsey?
Meglio, negli ultimi giorni si è allenato bene ed è stato convocato. Speriamo di averlo a disposizione domani contro la Dinamo.
Chiellini: "La nostra identità? Tornare a vincere"
Vicino all'allenatore bianconero, presente in sala stampa anche Giorgio Chiellini.
In difesa l'intesa con Bonucci è di lunga data, ora si è unito a voi Danilo.
Sono cambiati i giocatori, sono passati gli anni. Ognuno ha le sue caratteristiche e le sfruttiamo al meglio. Si può sempre migliorare, come in tutte le cose, facendo meno errori possibili. Ma non vedo grosse differenze rispetto al passato, se non un normale ricambio di interpreti.
Quanto tempo ci vorrà a questa Juve per trovare una sua fisionomia?
Non abbiamo ancora avuto modo di allenarci tutti insieme e queste settimane lo dimostrano: l'importante è continuare a lavorare, amalgamandoci sempre di più con i nuovi arrivati. Però bisogna vincere: l'imporante è questo. Non so quanto ci vorrà per vedere la squadra al meglio, però già martedì sera sarà importantissimo fare risultato.
Si può dire che la Juve non è tra le prime favorite per la Champions?
Ogni stagione si parte sempre per provare a vincere. Se poi si è nella prima lista dei favoriti, o in seconda, terza o quarta, a noi non interessa particolarmente. Siamo consapevoli dei cambiamenti, erano necessari. Però c'è grande volontà di ambire a traguardi importanti: solo il tempo ce lo potrà rivelare. Quello che conta è migliorare, crescere e fare risultati. Dobbiamo mettercelo in testa.
Cosa ti viene in mente pensando all'Ucraina?
Lo Shakthar in Champions, qualche anno fa. Squadra fortissima e sempre allenata da Lucescu. Anche Sheva ha segnato contro di me, per fortuna oggi allena. Poi qui a Kiev siamo arrivati in finale dell'Europeo 2012: arrivare in fondo a una manifestazione importante è sempre molto bello, anche se poi abbiamo perso. Speriamo di avere un bel ricordo anche della partita di domani.