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Atalanta-Real Madrid, Gasperini: "Siamo ambiziosi. Zidane? Per fortuna non gioca"

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L'allenatore nerazzurro ha presentato la sfida degli ottavi di Champions contro il Real Madrid: "Per noi incontrare la società più vincente al mondo è un evento, dobbiamo usarlo come stimolo. Mancheranno dei giocatori, ma non possiamo guardarli in maniera diversa. Vogliamo arrivare a Madrid ancora in gioco: la qualificazione si deciderà lì, quello di domani è solo il primo tempo della sfida". E su Zidane: "Per fortuna non gioca... Quando ero alla Juve mi fermavo ad ammirarlo"

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L’Atalanta si prepara ad affrontare il Real Madrid negli ottavi di finale di Champions League e lo fa con grande consapevolezza dei propri mezzi. Ne è sicuro Gian Piero Gasperini, che in vista della gara di andata in programma al Gewiss Stadium mercoledì 24 febbraio alle 21 (diretta su Sky Sport Uno) ha parlato ai microfoni di Sky Sport.

Il Real rappresenta il punto più alto della carriera per lei e per l'Atalanta?

Il Real Madrid è la squadra più titolata al mondo, tutti la riconoscono come la società che ha più introiti e blasone, quindi è indubbiamente un evento per l'Atalanta incontrarla. Poi c'è il campo e noi dobbiamo spostare l'attenzione alla partita e non pensare al resto.

 

Avranno delle assenze, ma l'abitudine a giocare queste gare può essere importante per loro?

Indubbiamente sì, sono abituati a giocare questa competizione in modo sempre vincente. È innegabile che le assenze gli tolgono un po' di forza, ma in campo ci saranno sempre dei titolari da Real Madrid. Forse hanno qualcosa in meno in panchina, ma noi non ci possiamo permettere di guardarli in maniera differente.

 

Cosa può avere l'Atalanta in più rispetto al Real?

Credo l'entusiasmo, me lo auguro. Noi non abbiamo l'abitudine a giocare certe partite, ma in questi anni abbiamo giocato nei momenti decisivi contro le squadre più blasonate d'Europa. Per noi è una grande sfida e questo può essere uno stimolo più.

 

Questa partita arriva nel momento migliore per voi?

È un buon momento per quello che stiamo facendo in campionato. Aspettiamo questa partita da tanto tempo: siamo in un momento non vorrei dire decisivo, ma molto importante sia in campionato che in Champions. Inoltre abbiamo raggiunto anche la finale di Coppa Italia che ci permette di avere un obiettivo importante fino a maggio. L'unico grande rammarico è l’assenza del pubblico, tutti speravamo che a questo punto della stagione potessero esserci i nostri tifosi. Non sarà così, ma sappiamo che ci seguiranno dalla televisione.

 

Avete già vinto contro Liverpool e Ajax. Possiamo dire che non c'è due senza tre?

Con Ajax e Liverpool siamo stati capaci di fare delle imprese in trasferta che ci hanno permesso di superare il turno, ora vorremmo arrivare a Madrid e vorremmo essere in gioco, sappiamo che la qualificazione si giocherà probabilmente lì. Quello di domani sarà solo il primo tempo, speriamo di arrivare a Madrid per giocarcela.

"Saremo ambiziosi, ma non presuntuosi"

L'allenatore dell'Atalanta ha poi analizzato la sfida con il Real in conferenza stampa: "Andiamo ad affrontare questa partita sapendo che non possiamo essere considerati al top come qualcuno vorrebbe far apparire - ha avvisato Gasperini -, sicuramente cercheremo di giocare al massimo ma dobbiamo comunque mantenere la nostra dimensione. Giocare per il massimo è una cosa, ma mettere pressione è un altro conto. Chiaramente faremo degli accorgimenti, ma non possiamo snaturarci e cambiare le nostre caratteristiche che ci hanno permesso di arrivare alla Champions e di essere sempre competitivi in Italia. Saremo fiduciosi e ambiziosi, ma non dovremo avere presunzione: quest'anno, in alcuni casi, c'è stata e l'abbiamo pagata".

"Le assenze? Così sono diventati più umili"

Gasp che ha poi chiarito di non fidarsi delle tante assenze nei Blancos: "Sappiamo che il Real Madrid in Champions League si trasforma, ad esempio ricordo una partita di grande personalità e qualità a Milano contro l'Inter nella fase a gironi. Non avranno dei giocatori importanti, di talento, ma con queste assenze mi sembra che la squadra sia stata in grado di diventare più umile e infatti è risalita parecchio in classifica nella Liga". 

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"Per fortuna Zidane non gioca..."

In chiusura l'allenatore dell'Atalanta ha parlato del collega sulla panchina del Real, Zinedine Zidane: "Per fortuna non gioca - ha scherzato Gasperini -, se fosse in campo sarei molto preoccupato. Ricordo che quando era alla Juventus e io allenavo la Primavera bianconera, finiti i miei allenamenti mi fermavo spesso a guardare la prima squadra e ad ammirare in particolare Zizou, un top player assoluto, difficile da paragonare a qualcun altro. Ha continuato a vincere anche da allenatore, dimostrando di essere un grandissimo di questo sport: ha il dna del calcio dentro".

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