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Juve out negli ottavi di Champions per due anni di fila: non era mai successo

CHAMPIONS
IPA/Fotogramma

Serata da dimenticare per la squadra di Pirlo, vittoriosa 3-2 sul Porto ma fuori agli ottavi di Champions. Si è trattato della seconda eliminazione di fila a questo punto della competizione, filotto mai accaduto in precedenza nella storia del club. Un traguardo negativo nonostante uno strepitoso Chiesa, protagonista dai numeri eccellenti a differenza di Cristiano Ronaldo

JUVE-PORTO 3-2 DTS, GOL E HIGHLIGHTS

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La storia si ripete, traguardo in negativo che costa nuovamente la prematura eliminazione in Champions League. Battuta 2-1 in Portogallo, la Juventus vince 3-2 ai supplementari col Porto ma abbandona ancora la competizione agli ottavi di finale. Era accaduto lo scorso agosto contro il Lione, successo inutile targato Cristiano Ronaldo che anticipò l’esonero di Maurizio Sarri. Sette mesi più tardi i bianconeri escono di scena al termine di un match infinito, trascinato all’extra-time eppure macchiato dagli errori: "Ne abbiamo commessi quattro in due partite - ha spiegato Pirlo a Sky Sport nel post-partita -, cancelliamo questa partita e concentriamoci sul campionato. Siamo ancora a marzo, ci sono tante partite da fare al meglio per risalire". Se l’allenatore della Juve afferma come il suo progetto sia "a più ampio raggio, da fare in qualche anno", ciò che delude è il deja vu in Champions: ancora out al primo step della fase a eliminazione diretta contro un’avversaria alla portata, qualificazione compromessa dopo un’altra sfida d’andata da dimenticare. Non era mai accaduto, tra Coppa dei Campioni e Champions League, che la Juventus uscisse di scena agli ottavi per due edizioni consecutive. Un fallimento europeo che lascia davvero l’amaro in bocca.

Chiesa da urlo, ma non basta

Ad alimentare le speranze dei bianconeri nel doppio confronto è stato uno straordinario Federico Chiesa, autore dell’importantissimo 2-1 al do Dragão prima della doppietta a Torino che aveva ribaltato il discorso qualificazione. Straordinario il gol del pareggio 'alla Del Piero', perfetto l’inserimento di testa sul cross di Cuadrado. Tre reti fra andata e ritorno per il numero 22, come gli anni indietro che riportano al 1999: Filippo Inzaghi era stato l’ultimo italiano a segnare almeno due gol in una partita della fase a eliminazione diretta della Champions con la Juve, quando nell’aprile di quell’anno a farne le spese fu il Manchester United. Una prestazione da big quella del figlio d’arte, che non ha nascosto il suo dispiacere al termine della gara: "Volevo passare come tutta la squadra, siamo rammaricati e tristi. Meritavamo di passare per quello che abbiamo prodotto, ma alla fine abbiamo sbagliato". Ci sono i gol, ma anche una prestazione straordinaria ribadita dai numeri: 55 tocchi (10 dei quali in area avversaria) e 7 cross, 6 palloni recuperati e 4 tiri. Alla voce conclusioni spicca la precisione, 3 volte ha centrato la porta con 2 guizzi vincenti. Esterno a tutto campo ma strepitoso per impatto, Chiesa è uscito ai supplementari quando il risultato era sul 2-1 per i compagni. Dalla panchina è stato spettatore della beffa finale.

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CR7 a secco dopo 16 anni

Doveva essere la serata di Cristiano Ronaldo, l’uomo dei record in Champions dove domina per gol segnati (135) ritoccati soprattutto nella fase chiave della competizione. A prendersi la scena è stato invece Chiesa, mentre il fenomeno portoghese non ha convinto proprio come all’andata: nervoso, impreciso e colpevole sul calcio di punizione di Sergio Oliveira, postura sbagliata in barriera durante l’assalto finale della squadra. Dal suo arrivo a Torino, CR7 aveva segnato rispettivamente 5 (tre all’Atletico, due all’Ajax) e 2 reti (doppietta al Lione) a partire dagli ottavi nelle edizioni precedenti. Uno step d’ordinanza per chi ha sollevato il trofeo in 5 occasioni, ma che ha concentrato ai gironi le sue reti (quattro) nella Champions appena abbandonata. Mai oltre i quarti della competizione in bianconero, Cristiano è rimasto a secco dagli ottavi di finale in poi come non accadeva dal 2005: all’epoca 20enne in forza al Manchester United, Ronaldo usciva appena dopo la fase a gironi per mano del Milan. A distanza di 16 anni la storia si è ripetuta anche per il fuoriclasse di Funchal, lui che doveva accompagnare la Juve ancora più lontano in Europa.

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