Maccabi Haifa Juventus, Allegri: "Siamo ancora troppo sull'altalena"

JUVENTUS

L'allenatore bianconero alla vigilia del ritorno col Maccabi: "Serve lottare su ogni pallone e su ogni centimetro. La Juve è sempre vista come quella che tutti gli anni debba vincere, ma siamo ancora troppo sull'altalena". E sulla formazione: "Milik va gestito, conta chi gioca ma anche chi entra". Rabiot: "Pronto ad essere leader". La partita live martedì alle 18.45 su Sky Sport Uno, Sky Sport 252 e in streaming su NOW

Champions, inizia il ritorno. La Juve riparte dalla prima vittoria del girone contro il Maccabi, e dopo il ko in campionato contro il Milan. Psg e Benfica sono davanti a quota 7 punti. Le parole della vigilia di Allegri a Sky Sport, con lui Rabiot. La partita sarà live martedì 11 ottobre alle 18.45 su Sky Sport Uno, Sky Sport 252 e in streaming su NOW. 

Allegri a Sky Sport: "Siamo un po' troppo sull'altalena"

Come si riparte dopo il ko col Milan e che partita sarà quella col Maccabi?

"Sarà una battaglia sportiva, con ambiente e tifosi caldi. Serve fare bene, soprattutto da punto vista dell'atteggiamento, serve combattere e lottare su ogni pallone, su ogni centimetro. Una vittoria ci consentirebbe di andare a Lisbona a giocarci una partita importante".

 

Cosa manca a questa Juve rispetto a quelle del passato?

"Fare paragoni col passato non serve, credo che questa sia un'ottima squadra, ora serve crescere. Penso sia normale, dopo tanti anni di vittorie, che arrivi un tempo necessario per ricostruire. La Juve è sempre vista come quella che tutti gli anni debba vincere, e noi facciamo il possibile, ma siamo ancora troppo sull'altalena. Non dobbiamo illuderci dopo due vittorie, in questo momento serve essere pratici. Dal punto di vista tecnico, fisico e mentale. E dare continuità ai risultati".

 

Su cosa serve intervenire?

"C'è solo da switchare e capire quando ci sono momenti nella partita dove subiamo situazioni sfavorevoli. È capitato anche col Maccabi l'ultimo quarto d'ora. Dobbiamo sempre restare nella partita. Se esci, gli altri ti possono fare gol. A volte va bene, altre male".

 

Formazione: è possibile vedere Vlahovic, Di Maria e Milik insieme?

"Ora è difficile, anche per le loro caratteristiche. Milik devo gestirlo a livello fisico. Le partite ormai si fanno in 15, tolto il portiere. È importante chi gioca ma anche chi entra".

Allegri in conferenza: "Il Maccabi è un'opportunità per rialzarci"

Che partita sarà?

"Per vincere serve una grande partita. Ma la cosa basilare è avere molta attenzione, nella fase difensiva e in tutti i momenti dove, in questo momento, abbiamo lasciato delle cose per strada".

 

Dopo il Milan ha parlato di uscirne 'con le buone o con le cattive', cosa intendeva?

"È un modo di dire, ma ora serve tirar fuor qualcosa in più. L'attenzione in più fa la differenza. Senza stravolgere il mondo, però serve avere cuore e passione diverse".

 

Che corde ha toccato nello spogliatoio col gruppo?

"Il fatto che domani c'è la possibilità di giocare, è un'opportunità per rialzarci. Le due partite vinte di fila avevano illuso un po' tutti, ma non bisogna farlo. Bisogna essere pratici. È un percorso: crescere, mettersi in discussione, avere voglia di creare i presupposti per raggiungere nuovi obiettivi. Ma noi in campo non dobbiamo più commettere errori come quelli fatti ripetutamente in questo inizio campionato".

 

Anche il Psg ha faticato in trasferta col Maccabi, c'è rischio di sottovalutare la partita?

"Più che la pressione, bisogna essere consci dell'importanza della partita, che è complicata. Poi le sfide vanno vinte sul campo. Serve avere attenzione e rispetto, così come in ogni match. E, soprattutto, non dobbiamo dare dei vantaggi e non uscire dalla partita".

 

La tenuta psicologica della squadra: questo gruppo è solido per una partita da dentro o fuori?

"Assolutamente sì".

 

Si aspettava qualcosa di più a livello di personalità dal gruppo?

"Credo che ci sia un percorso di crescita, ma non deve essere un alibi. È normale che l'esperienza si faccia giocando, e pagando con certi errori. È un percorso iniziato dopo tanti anni di vittorie. Dall'esterno sembra facile: finiscono i cicli, si cambiano i giocatori e dopo tre mesi vinci. Non è così. E proprio per questo bisogna fare molto di più per raggiungere gli obiettivi.

Rabiot a Sky Sport: "Mi sento pronto per essere un leader"

Sta giocando bene nelle ultime partite

"Si parlava di un addio ma io sono sempre stato dentro, sia in allenamento che in partita. Sto bene, ho lavorato bene, anche durante l'infortunio. Sto cercando di trascinare questa squadra in avanti".

 

Questa squadra ha bisogno di carisma e leadership?

"Sì, certo, tutte hanno bisogno di leader, giocatori capaci di parlare fuori dal campo e trascinarla in campo. Sono uno di quelli, cerco di dare il cento per cento e dare l'esempio ai giovani. Abbiamo bisogno di tutti". 

Rabiot in conferenza: "Mondiale? Non ci penso"

A che punto è il discorso sul rinnovo di contratto? Può essere la sua ultima stagione alla Juve?

"Non lo so, ora c'è altro a cui pensare, sono concentrato a fare bene ed aiutare la squadra. Dobbiamo uscire dal momento di difficoltà".

 

A che livello è questo centrocampo rispetto alle Juventus del passato?

"La squadra è cambiata tanto, c'erano più giocatori di esperienza. Oggi ci sono più giovani, con tanta qualità".

 

Come ci si prepara al Mondiale?

"Non ci sto pensando, ci sono tante partite da giocare qui con la Juve. Serve far bene nel prossimo mese e poi pensare al Mondiale. È una stagione difficile". 

Il programma della Juve

Alle 10.30 è andato in scena l'allenamento della vigilia di Champions; dopo interviste e conferenze, partenza da Caselle per Tel Aviv alle 15.10. Dunque, alle 19.50 (ora locale), il trasferimento ad Haifa con arrivo dopo le 22. 

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