Milan-Inter, nuovo derby in semifinale di Champions: com'è cambiata Milano 20 anni dopo
Milano torna protagonista in semifinale di Champions a distanza di 20 anni dalla prima volta. Se lo stadio non è cambiato, la città è stata invece protagonista di numerosi cambiamenti. Quartieri riqualificati, moderni grattacieli, nuovi musei, luoghi simbolici diventati nuove cartoline. Le due società si sono adeguate alle novità, spostando dal centro storico le loro sedi. E ora anche arrivare al Meazza è più comodo
- Dal 2003 al 2023: Inter e Milan rigiocheranno contro in semifinale di Champions. Obiettivo, la finale di Istanbul del prossimo 10 giugno. La prima volta passarono i rossoneri con un doppio pareggio, 0-0 all'andata e 1-1 al ritorno grazie alla regola dei gol in trasferta
- Dopo 20 anni i protagonisti in campo, in panchina e anche nelle società sono tutti cambiati. Ma non sono gli unici...
- Anche la stessa Milano, la città delle due squadre, si presenta con un volto completamente diverso. Non solo più Duomo, Scala e Castello Sforzesco. In questi 20 anni sono stati costruiti nuovi centri di interesse, sono stati riqualificati diversi quartieri, molti edifici hanno cambiato destinazione d'uso
- Expo 2015 ha rappresentato l'opportunità per una trasformazione radicale. Ecco le novità più vistose:
- Il Progetto Porta Nuova ha riqualificato una vasta area comprendente Porta Garibaldi, il quartiere Isola e la stessa Porta Nuova. Il simbolo principale di questo cambiamento è il Bosco Verticale, un complesso di due palazzi con oltre duemila specie diverse di piante e alberi inaugurato nel 2014
- La piazza esclusivamente pedonale, con un diametro di 100 metri, attorno a cui ruota il Progetto Porta Nuova, inaugurata nel 2012 e sormontata dalla Torre Unicredit
- Con 231 metri, si tratta del grattacielo più alto d'Italia, aperto nel 2014
- La costruzione negli stessi anni e nella stessa zona di numerosi grattacieli, oltre alla Torre Unicredit e al Bosco Verticale, ha contribuito a ridisegnare il panorama della città, dal Palazzo Lombardia alla Torre Solaria fino alla Torre Diamante e altri edifici ancora
- Dal 2019 anche l'Inter fa parte di questo complesso, avendo scelto come nuova sede ufficiale gli ultimi piani del The Corner, palazzo già esistente ma ristrutturato di recente con vista sul Bosco Verticale
- Negli anni Duemila il club aveva avuto le sue sedi in via Durini e in Corso Vittorio Emanuele, entrambe molto vicine al Duomo
- L'altra nuova e moderna cartolina di Milano è CityLife, complesso residenziale nel quartiere Portello terminato nel 2020. La piazza principale dell'area è sormontata dalle "Tre Torri":
- A sinistra, la Torre Libeskind, soprannominata "Il Curvo"
- Al centro, la Torre Isozaki, la più alta delle tre, soprannominata "Il Dritto"
- A destra, la Torre Hadid, soprannominata "Lo Storto"
- Attorno alle Torri, le Residenze Hadid e Libeskind sono tipiche del luogo. 20 anni fa non erano nemmeno state pensate, a differenza della nebbia, caratteristica milanese dura a scomparire...
- Dal 2013 il Milan ha la sua nuova sede ufficiale proprio nell'ex quartiere industriale del Portello, a pochi passi da piazza "Tre Torri". "Casa Milan" è stata realizzata negli ultimi anni di gestione Berlusconi e oggi è un riferimento per club e tifosi, come accaduto in occasione della festa scudetto dello scorso anno
- La sede precedente era in via Filippo Turati, più al centro della città
- Uno dei tratti tipici della trasformazione di Milano è stata la riconversione degli spazi ex industrali, spesso diventati poli culturali e museali. Uno degli esempi è il Mudec, o Museo delle Culture, nato vicino ai Navigli nel 2015 negli stabilimenti dismessi dell'ex acciaieria Ansaldo
- Nel quartiere Bicocca, fu aperto nel 2004 l'HangarBicocca, uno spazio espositivo di arte moderna e contemporanea creato negli ex ambienti dell'azienda AnsaldoBreda. Al suo interno c'è l'installazione permanente "I sette palazzi celesti" dello scultore tedesco Anselm Kiefer
- Altro polo museale di arte moderna e contemporanea, costruito nella zona sud della città, è stato aperto nel 2015 sfruttando i locali di vecchie distillerie. Completato poi nel 2018 con la costruzione della "Torre"
- Aperto nel 2013 sotto la Stazione Centrale per ricordare le vittime dell'Olocausto. È collocato dove c'era il Binario 21, interrato rispetto al resto dei binari, dal quale partivano i treni che conducevano gli ebrei e altri perseguitati ai campi di concentramento tedeschi
- Inaugurato nel 2009 nel già esistente Palazzo dell'Arengario in piazza Duomo, accanto al Palazzo Reale. Lì è stata trasportata la collezione presente prima nel Cimac (Civico Museo di Arte Contemporanea) di Palazzo Reale, chiuso nel 1998. All'ultimo piano spicca la Struttura al Neon di Lucio Fontana
- Ex polo commerciale fluviale di Milano, era ormai abbandonato dagli anni Settanta nella sua funzione di trasporto merci. Riqualificata negli anni Duemila e riaperta nel 2015, ha prodotto un enorme resyling nell'area dei Navigli, molto frequentata da turisti e residenti
- Il vero nome d'arte sarebbe L.O.V.E (Libertà, Odio, Vendetta, Eternità), è un'installazione creata dall'artista Maurizio Cattelan e posta nel settembre 2010 a piazza Affari, davanti la sede della Borsa. Doveva essere temporanea, invece è diventata un motivo di attrazione per i turisti
- Qualche novità anche per quanto riguarda l'impiantistica sportiva, in attesa delle Olimpiadi invernali del 2026. Il nome storico del palazzetto Palalido ha lasciato spazio a quello di Allianz Cloud per ragioni di sponsor. Ristrutturato dopo tantissimi anni di lavori e riaperto nel 2019, ospita gare di pallavolo, basket, tennis e pugilato
- Se molti tifosi possono ormai raggiungere lo stadio in metro, lo devono alla costruzione della M5, la linea lilla della metropolitana di Milano, con San Siro capolinea. Le prime stazioni furono aperte nel 2013, le ultime, tra cui San Siro stessa, nel 2015
- Di pochi mesi fa è invece l'apertura della prima tratta della M4, la linea blu, da Dateo all'aeroporto di Linate
- La fermata "San Siro-Stadio" fu aperta nell'aprile 2015 e come testimoni d'eccezione furono scelti alcuni giocatori di Inter e Milan: per i nerazzurri la coppia difensiva Andrea Ranocchia-Juan Jesus, per il Milan il duo di centrocampisti Giacomo Bonaventura-Marko van Ginkel: nessuno di loro sarà protagonista in questo derby