Inter-Manchester City, Balotelli: "Cuore diviso a metà. Punto sul mio amico Dzeko"
INTER-MAN CITYIntervistato dalla Gazzetta dello Sport, il doppio ex di Inter e Manchester City ha parlato della finalissima di Champions: "Mi piacerebbe vincessero entrambe, ma non è possibile. Guardiola favorito? In gara secca è meglio arrivare da sfavoriti". Sugli attaccanti della sfida: "Edin è un amico, avevamo un feeling incredibile in Premier. Haaland è straordinario, i numeri dicono sia il più forte del mondo. Però Osimhen…"
INTER-MAN CITY, TUTTO SULLA FINALE - MAN CITY-MAN UNITED LIVE
L'attesa è tutta per sabato 10 giugno, quando alle 21 l'Inter si giocherà la finalissima di Champions League contro il Manchester City. Appuntamento a Istanbul per scrivere la storia, dove ci sarà anche Mario Balotelli. Uno dei doppi ex della sfida ha parlato alla Gazzetta dello Sport, intervista dove ha confermato la sua presenza allo stadio Ataturk: "Ho ricevuto tanti inviti ma sono indeciso, mi sa che mi siederò al centro per evitare equivoci". Super Mario ha vinto la coppa con i nerazzurri nell'anno del Triplete, ma è stato protagonista anche in Inghilterra: "Il mio cuore è diviso a metà, la testa mi dice che mi piacerebbe vincessero entrambe ma non è possibile".
Balotelli: "Dzeko un amico, Haaland straordinario"
Sponda interista, l'attaccante di riferimento per Balotelli è Edin Dzeko: "Non trascurerei Lukaku e lo scatenato Lautaro, ma chi può fare la differenza è il mio amico Edin. C'era un feeling incredibile al City. Ne avevo parlato bene ad alcuni amici romani, ma anche a Milano fa la differenza". E tra i Citizens il nome è inevitabilmente quello di Erling Haaland: "È straordinario, Mino Raiola ha avuto anche su di lui un grande intuito. Penso sia un cecchino formidabile. È il più forte attaccante del mondo? I numeri dicono questo, ma per me è una questione di gusti. Osimhen è speciale, sa fare tutto e poi è un ragazzo unico". Un pronostico sulla finale? "Tutti danno favorito il City, ma l'esperienza mi dice che in una finale in gara unica è meglio arrivare sfavoriti. La squadra di Guardiola esprime un gran bel calcio, ma anche quella di Inzaghi è molto efficace".