Dortmund e Psg, due filosofie opposte per arrivare in semifinale
Champions League
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Nell'agosto del 2017 il Psg comprava Neymar per 222 milioni di euro e si assicurava il giovane Mbappé (riscattato l'anno dopo per 180). Nel frattempo il Barcellona sostituiva la stella brasiliana versando 135 milioni nelle casse del Dortmund per Dembélé (che oggi è al Psg). In un mese c'è la sintesi di due mentalità opposte che sono arrivate allo stesso punto della Champions League, oggi (dati Transfermarkt)
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- Era l'estate del 2011 quando la Qatar Sport Investment rilevava il Psg, aumentando a dismisura il budget del mercato con un obiettivo del presidente Nasser Al-Khelaifi molto chiaro: vincere tutto. Nel frattempo sono stati spesi milioni su milioni (vedremo ora i dati) ma la tanto agognata gloria europea non è ancora arrivata. Sarà l'anno buono? Per farcela c'è da passare sul Dortmund, i gialloneri che sono allo stesso punto della manifestazione con una filosofia del tutto opposta.
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- Questione di filosofie, ben note, appunto. Ma anche di numeri. Per il confronto abbiamo preso in considerazione le ultime 13 stagioni (26 sessioni di mercato), dall'estate del 2011 in poi. Quella della nuova proprietà Psg, per intenderci. Da quel giorno:
- Il Psg ha speso 2,04 miliardi di euro in cartellini (3° in classifica generale)
- Il Dortmund ha incassato 1,08 miliardi di euro in cartellini (7° in classifica generale)
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- Sul dato dei soldi spesi solo due squadre superano il Psg: Chelsea (1° nella statistica con 2,67 miliardi) e City (2° con 2,09 miliardi)
- Come detto, invece, il Dortmund è settimo nella classifica delle entrate per i cartellini dei giocatori venduti dal 2011 ad oggi: primato condiviso per Benfica e Chelsea (1,46 miliardi incassati), seguono Monaco, Juve, Atletico e Barcellona
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- Ma per sintetizzare le filosofie opposte basta un'estate, anzi un mese: l'agosto 2017. Fatto di intrecci del destino. Il Psg è appena uscito dall'ultima Champions subendo una clamorosa rimonta dal Barcellona (il 6-1) e ha mancato anche la Ligue 1, vinta dal Monaco di un giovane e talentuoso portento. La soluzione è immediata: comprare chi li ha battuti…
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- Cioè Neymar (due gol e un assist in quel 6-1) per 222 milioni di euro, record ancora imbattuto nella storia del calcio, e Mbappé dal Monaco (preso sì in prestito ma con riscatto l'anno successivo per la bellezza di 180 milioni). Ed è sempre quella l'estate dove il Dortmund mette a segno la sua cessione record: il Barcellona deve rimpiazzare Neymar e compra proprio dai gialloneri Ousmane Dembélé, per 135 milioni. Lui oggi, guarda un po', gioca coi parigini.
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- Neymar (dal Barcellona) 222 milioni
- Mbappé (dal Monaco) 180 milioni
- Kolo Muani (Eintracht) 95 milioni
- Hakimi (Inter) 68 milioni
- Goncalo Ramos (Benfica) 65 milioni
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- O. Dembélé (al Barcellona) 135 milioni
- Bellingham (al Real Madrid) 103 milioni
- Sancho (al Man United) 85 milioni
- Pulisic (al Chelsea) 64 milioni
- Aubameyang (all'Arsenal) 63,75 milioni
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- Il tutto si traduce in un bilancio tra entrate per le cessioni e spese per gli acquisti dei cartellini dal 2011 ad oggi di…
- PSG: -1,31 miliardi
- DORTMUND: +132,5 milioni
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- Ma la mentalità va oltre i numeri, dato che alcune delle cessioni più clamorose del Dortmund (sempre con l'obiettivo di ricercare e formare nuovi talenti per il futuro) hanno impattato poco o niente sulle classifiche appena viste. Qualche esempio: Haaland è stato pagato dal City "solo" 60 milioni, Götze, al tempo autentica superstar del calcio tedesco, era stato pagato coi 37 milioni della clausola rescissoria (prima della finale di Champions Bayern-Dortmund, tra l'altro) e un campione come Lewandowski aveva firmato (sempre col Bayern) a zero…
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- Stesso dicasi sul fronte francese per alcuni colpi che non figurano nelle top 5 dei più costosi. Il concetto, però, è (quasi) sempre stato puntare sul top del top: gente come Cavani, Di Maria, Thiago Silva o, tanto per aggiungere un altri due nomi presi a zero: Donnarumma e un certo Leo Messi…
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- E la mentalità va anche oltre i calciatori: non è un caso che il primo allenatore scelto dal nuovo-attuale Psg (che partì nel 2011 con Kombouaré) sia stato un mostro sacro della panchina come Carlo Ancelotti. Poi Emery (che aveva vinto in Europa col Siviglia), Tuchel (preso proprio dopo la consacrazione a Dortmund), Pochettino (già big col Tottenham), Galtier e l'attuale Luis Enrique, uno che - tanto per dire - da allenatore ha già vinto un triplete.
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- Filosofia opposta, ancora una volta, in Germania: il Dortmund ha cresciuto in casa un fenomeno come Klopp, è passato a Tuchel (anche lui arrivato dal piccolo Mainz come Jurgen), Bosz, Stöger, Favre e Rose arrivavano rispettivamente da Ajax, Colonia, Nizza e Mönchengladbach. Mentre Terzic, che siede oggi in panchina, ha iniziato la sua carriera come osservatore del club giallonero nel 2010, quando allenava Jurgen Klopp. Una sorta di cerchio che si chiude.