Quarto appuntamento della fase calendario di Champions League per l'Inter che a San Siro attende l'Arsenal. Ha parlato alla vigilia Mikael Arteta: "Veniamo a Milano per provare a vincere, loro due anni fa hanno giocato una finale di Champions League: sono queste le partite che si vogliono giocare". Poi un pensiero a Valencia: "È una situazione difficile per tante persone che durerà per mesi. Dobbiamo cercare di supportarli nel migliore dei modi"
A San Siro arriva l'Arsenal per sfidare l'Inter nel quarto appuntamento della fase calendario della Champions League. Gli inglesi hanno 7 punti in classifica come i nerazzurri dopo le prime tre giornate ma in Premier League non vivono il loro momento migliore e sono reduci dalla sconfitta sul campo del Newcastle. Inoltre Edu Gaspar, il direttore sportivo del club si è dimesso nei giorni scorsi dal suo incarico. Alla vigilia del match ha parlato Mikael Arteta, allenatore dei Gunners. Ecco le sue parole:
Le sue sensazioni sulle dimissioni di Edu Gaspar?
"È successo tutto rapidamente, abbiamo fatto un viaggio incredibile dal primo giorno. Sono davvero grato a lui per quello che ha fatto per me e per il club. Avevamo una chimica speciale, ci è piaciuto tanto lavorare insieme e sono davvero contento che abbia fatto parte della mia vita e del mio lavoro. Ha avuto una grandissima opportunità di fare qualcosa di diverso in un altro ruolo e in un altro contesto, dobbiamo rispettarlo e augurargli il meglio".
Le preoccupazioni dei tifosi?
"Le idee della proprietà sono chiare e ambiziose, abbiamo una squadra di qualità e non smetteremo di lavorare. Andremo avanti, lo ringraziamo ma dobbiamo andare avanti: funziona così".
Odegaard torna a disposizione, Rice invece è fuori.
"La buona notizia è il ritorno di Martin, sta bene e voleva stare col gruppo. Deciderò domani se impiegarlo o meno. Purtroppo Declan ha subito un infortunio durante la partita contro il Newcastle, non stava benissimo e abbiamo deciso di aspettare il weekend per capire se sarà in condizione".
E' un momento in cui sente un po' di pressione?
"Assolutamente, il mio sangue pompa. Veniamo a Milano per provare a vincere, loro due anni fa hanno giocato una finale di Champions League: sono queste le partite che si vogliono giocare".
Ci sarà un minuto di silenzio per i fatti di Valencia. Quanto è importante l'apporto del calcio?
"È una situazione difficile per tante persone e tante famiglie, che durerà per mesi. Bisogna sensibilizzare perchè situazione è tragica, dobbiamo sensibilizzare e dare supporto".
Kiwior non ha trovato grandissimo spazio finora, cosa deve fare per giocare di più?
"Ha grandi qualità e le deve mettere a servizio della squadra. Deve dimostrare che può aiutarci a vincere le partite, questo è tutto".
Gli ultimi passi falsi, le dimissioni di Edu. Per voi domani è un test?
"Dico che è un momento incredibile. Abbiamo fatto grandi progressi, siamo contenti della situazione che viviamo oggi. Dovremo reagire, certo, e provare a vincere domani".
Inzaghi dice che l'Arsenal è tra le candidate a vincere la Champions.
"Non so, ogni allenatore ha le sue idee. Dobbiamo dimostrare domani sera che siamo in grado di batterli".
Si parla tanto dello stile di Inzaghi, lei vede in lui qualcosa di Guardiola?
"Penso l'Inter abbia una grande identità e sia merito del suo allenatore. Complimenti all’allenatore ha idee chiare. In fase di possesso alcuni cambiano posizione diventano imprevedibili. E' un problema che affrontiamo anche in Premier League e vedremo domani come fare".
Saka spesso capitano.
"Pensate a come lo guarda la gente, ha la capacità di trasmettere positività e un sorriso molto particolare, sa trasmettere energia. Ha fatto tutta la strada dal vivaio, è uno dei nostri talenti principali".
Anche affrontare l'Inter, come l'Atalanta, è come andare dal dentista?
"È un privilegio essere qui e poter giocare la gara di domani. Amo la lingua e la cultura italiane".
Cosa si è fatto Rice?
"Ha avuto un problema al piede, posso solo dire che al momento non è in condizione"