Psg-Inter, Marotta: "È stata una serata storta, su Inzaghi le valutazioni non cambiano"
championsNonostante la sconfitta nella finale di Champions, il presidente dell'Inter considera degnissima la stagione: "Abbiamo dimostrato di meritare questo palcoscenico, poi il Psg può gestire un budget illimitato, ci sono i favoriti che poi vincono". Su Inzaghi: "Non cambia nulla circa la sua valutazione, ha un anno di contratto ed è all'altezza del ruolo che ricopre".
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C'è amarezza nelle parole del presidente dell'Inter Beppe Marotta che prova ad analizzare lucidamente una sconfitta molto pesante nella finale di Champions League a chiusura di una stagione in cui l'Inter è arrivata in fondo sia in campionato che in Europa. La pesante sconfitta con il Psg non cambia le valutazioni su Simone Inzaghi: "Assolutamente non cambia nessuna valutazione. Avevamo detto che ci saremmo visti con Inzaghi la prossima settimana, ha un anno di contratto e ha dimostrato di essere all'altezza del ruolo che ricopre. Non è una serata negativa che cancella tutti i meriti". Quanto alla gara: "Serata negativa, con l'avversario che ci ha surclassati in tutto. Meritata la sconfitta, mi sembra evidente, al di là del punteggio. Ma questo non deve inficiare quella che è stata la stagione, basti pensare al cammino fatto sin qui in Champions. Abbiamo giocato contro una squadra molto forte, ci spiace per i tifosi venuti sin qui ma è stata una serata assolutamente negativa".
"Si chiude una parentesi, abbiamo dimostrato di meritare questo palcoscenico"
Dopo una stagione così è dura accettare di rimanere senza trofei in bacheca: "Era molto difficile arrivare a questa serata, siamo arrivati con grandissimo merito superando Bayern Monaco o Barcellona - dice - Siamo caduti in maniera fragile ma voglio ringraziare staff tecnico e allenatore, il cammino fatto in 59 partite dimostra come questa squadra meriti questo palcoscenico. Abbiamo perso, ora si chiude una parentesi". L'Italia, come movimento calcistico, incassa la quarta sconfitta nelle ultime quattro finali disputate in Champions: "L’Italia non è più il paradiso dove chi arrivava finiva la stagione, il nostro è un movimento di passaggio dove la gente rischia di scappare allettata da ingaggi più alti - dice ancora Marotta - Il potere economico sta in chi può gestire budget illimitati come il Psg. Ma non deve essere un alibi: il Made in Italy è un prodotto che può raggiungere diversi traguardi, noi ci siamo riusciti per due volte e con la competenza degli allenatori e dei giocatori possiamo recitare un ruolo da protagonisti. Poi ci sono squadre più favorite che vincono".