Milan-Torino, Mazzarri: "Errori arbitrali gravi. Avremmo meritato semifinale di Coppa"

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L'allenatore granata contesta le decisioni dell'arbitro dopo l'eliminazione nei quarti di finale di Coppa Italia: "Assurdo non espellere Rebic per la gomitata su Izzo, falli invertiti negli ultimi 10 minuti. Fiero del secondo tempo della mia squadra, non era facile reagire dopo la batosta di tre giorni prima contro l'Atalanta"

"Abbiamo fatto un grande secondo tempo, siamo andati in vantaggio meritatamente. Era quasi vinta. Abbiamo preso gol al 91′. L’ha decisa l’arbitro, con il Var. Un errore clamoroso secondo noi. Avremmo passato il turno al 99,99%". Tanta amarezza nelle parole di Walter Mazzarri dopo l'eliminazione incassata dal suo Torino nei quarti di finale di Coppa Italia per mano del Milan: la rimonta granata con la doppietta di Bremer in risposta al vantaggio rossonero di Bonaventura stava garantendo la semifinale fino al primo minuto di recupero, quando la rete di Calhanoglu ha fissato i conti sul 2-2 prima del centro del turco e del poker di Ibrahimovic nei tempi supplementari.

"Avremmo meritato la vittoria"

A non andare giù a Mazzarri in particolare è stata la scelta dell'arbitro Pasqua di ammonire Rebic nel finale di primo tempo per una gomitata su Izzo, che secondo l'allenatore avrebbe meritato il cartellino rosso: "Assurdo non espellere Rebic - le sue parole a Rai Sport -  analizziamo la prestazione della mia squadra, che avrebbe meritato di vincere. Dico solo che non era facile dopo la batosta di tre giorni fa contro l'Atalanta trovare la giusta determinazione e concentrazione Poi negli ultimi 10′ sono stati invertiti i falli, ci impedivano di ripartire. La partita l’hanno decisa gli arbitri". Mazzarri ha anche risposto a chi gli chiedeva se avesse parlato del suo futuro dopo la partita con il presidente granata Urbano Cairo: "Non l’ho visto, ci siamo solo incrociati". Chiosa sul mercato: "Con tutti i problemi che ho, non ci penso. Fino a pochi giorni fa in rosa eravamo 26, anche troppi; se poi si fanno male tutti insieme diventa difficile".