L'allenatore del Benevento, grande ex di Juve e Milan, alla Gazzetta dello Sport: "Non vedo l'ora di vedere questa gara, spero che il pallone porti serenità. Bianconeri superiori, ma lo stadio chiuso aiuta i rossoneri". Sulla Champions:"Mi aspetto sorprese, che bello se vincesse l'Atalanta"
L’attesa sta finalmente per terminare. "Non vedo l’ora di accendere la tv e guardare Juve-Milan (le probabili formazioni). Il ritorno del calcio giocato è una grande gioia ed emozione. Speriamo che il pallone ci porti serenità. Nel periodo peggiore, quando ogni giorno c’erano tantissimi morti, nessuno aveva voglia di calcio: l’unica esigenza era pregare e sperare". Pippo Inzaghi racconta così alla Gazzetta dello Sport la sua astinenza forzata dal calcio. "Mi auguro che questa drammatica esperienza serva per far tornare tutti sulla terra anche nel nostro mondo, ridimensionando certe cifre assurde: è il momento di resettare e rendere tutto più umano e normale", le parole dell’allenatore del Benevento, primo in classifica in Serie B con 20 punti di vantaggio sulla seconda. Una sfida – quella valida per il ritorno della semifinale di Coppa Italia tra Juve e Milan (ore 21, Allianz Stadium) – dal sapore speciale per Inzaghi: "Juve-Milan non sarà mai come le altre partite. Tra l’altro questa sfida conta tanto”, ammette SuperPippo.
"Sono arrabbiato con Messi e CR7. Champions? Che bello se vincesse l'Atalanta"
Inzaghi analizza così il match: "Ci sono tante incognite, nessuno può essere al 100%. La Juve è favorita, è superiore e ha alcuni vantaggi: il risultato dell’andata, il fattore campo anche se non c’è il pubblico, le assenze pesanti nel Milan. Però in una gara secca può succedere di tutto e proprio lo stadio chiuso può essere d’aiuto per i rossoneri. Dal punto di vista tattico non mi aspetto stravolgimenti perché c’è stata solo qualche settimana di lavoro sul campo. Gli allenatori cercano di dare certezze e soprattutto in un momento come questo escluderei grosse novità. Mi spiace che sia saltata la sfida tra Ronaldo e Ibra". A proposito del portoghese: "Lo porto come esempio nel mio spogliatoio perché so come si allena. Però sono un po’ arrabbiato con lui e Messi: grazie a loro, sembra che nelle coppe io e Raul abbiamo segnato poco...". Battuta finale sulla Champions, la coppa tanto amata dall’Inzaghi calciatore: "Final eight ad agosto? Mi sarebbe piaciuto tantissimo vivere un’esperienza come questa. Da una formula come questa mi aspetto una sorpresa. E mentre lo dico penso all’Atalanta: Bergamo ha sofferto molto, sarebbe bellissimo".