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Lukaku-Ibrahimovic, dopo la lite nel derby aperta inchiesta federale

Coppa Italia

Lorenzo Fontani

©Ansa

Il procuratore federale Giuseppe Chinè ha aperto questa mattina un'inchiesta sullo scontro tra Ibrahimovic e Lukaku nel derby di Coppa Italia. Nell'ambito dell'indagine, Chinè ha convocato l'arbitro Valeri che verrà ascoltato. I due giocatori erano già stati squalificati per un turno a testa

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UN TURNO DI SQUALIFICA PER IBRA E LUKAKU

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Come previsto, il duello rusticano tra Ibrahimovic e Lukaku nel derby di martedì scorso non è finito con le rispettive squalifiche. La Procura Federale ha atteso le decisioni del Giudice Sportivo, una giornata a testa per doppia ammonizione a Ibra e per giallo in diffida a Lukaku, ha letto il referto arbitrale e poi ha ufficialmente aperto l'inchiesta.

Verrà ascoltato l'arbitro

L'arbitro, Paolo Valeri, nel suo rapporto infatti non ha specificato le frasi ascoltate in campo, e ora che dovrà parlarne direttamente col Procutatore non potrà che confermare quello che era già chiaro: ha ammonito i due per la lite, verbale e ai limiti del fisico, ma non ha potuto decifrare nel dettaglio gli insulti in inglese che si sono scambiati. In particolare quel riferimento ai riti vodoo poi decrittato attraverso labiali e audio.

L'art. 28 del Codice di Giustizia sportiva

Dunque, la magistratura federale può procedere perché quelle frasi non sono state già punite. L'articolo di riferimento è noto: il 28 del Codice di Giustizia Sportiva che punisce ogni forma di condotta offensiva e discriminatoria, anche indiretta, per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine e condizione personale o sociale. L'eventuale violazione comporterebbe una squalifica per almeno dieci giornate - di Coppa Italia ovviamente - o a tempo determinato e che dunque coprirebbe anche le altre competizioni. Difficile immaginare che si possa arrivare a tanto entrando a fondo nell'esegesi degli insulti reciproci, ma intanto l'atto formale c'è, con piena facoltà di acquisire prove video e audio e testimonianze, a cominciare naturalmente dai due indisciplinati protagonisti.

Nel dettaglio e le sanzioni in caso di frasi razziste (art. 28)

1. Costituisce comportamento discriminatorio ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale ovvero configura propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori.

 

2. Il calciatore che commette una violazione di cui al comma 1 è punito con la squalifica per almeno dieci giornate di gara o, nei casi più gravi, con una squalifica a tempo determinato (...).