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Tiago Pinto: "Zaniolo patrimonio della Roma e del calcio italiano, va tutelato"

ROMA
©LaPresse

Il general manager della Roma sul numero 22, al centro delle polemiche dopo l'espulsione contro il Genoa: "Nicolò è un bravo professionista, un bambino d’oro e chi non lo conosce non deve dare giudizi sui suoi comportamenti. Saremo sempre al suo fianco. Rappresenta un patrimonio della Roma e del calcio italiano e penso debba essere tutelato"

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"Rappresenta un patrimonio della Roma e del calcio italiano, penso debba essere tutelato". Così Tiago Pinto, general manager della Roma, ha parlato di Nicolò Zaniolo prima del fischio d'inizio della partita valida per  i quarti finale di Coppa Italia, persa per 2-0 dai giallorossi a Milano contro l'Inter. "Nicolò è un bravo professionista - le parole di Tiago Pinto a Mediaset - un bambino d’oro e chi non lo conosce non deve dare giudizi sui suoi comportamenti. Ha un cuore d'oro e noi saremo sempre al suo fianco". Parole che arrivano a tre giorni dall'espulsione per proteste rimediata da Zaniolo nel finale di Roma-Genoa 0-0, partita caratterizzata da un gol annullato nel finale al numero 22 per un fallo di Abraham su Vazquez, sanzionato dopo l'intervento del Var. "Il nostro mestiere - ribadisce il general manager giallorosso - è lavorare con lui tutto il giorno e tutelarlo, ma deve farlo anche il calcio italiano".

"Rinnovo Zaniolo? Non è tempo di parlarne"

Tiago Pinto rinvia la discussione riguardante il rinnovo del contratto di Zaniolo: "Non è tempo di parlare di queste cose". Commenta invece il rendimento, con 2 gol in 20 presenze in campionato:  "Se guardiamo i numeri di Nicolò sembra che non sia un attaccante, ma un difensore centrale". Il general manager giallorosso replica anche alle parole di José Mourinho, che dopo il Genoa aveva definito la Roma una piccola squadra a livello politico. "La nostra proprietà è molto vicina alla squadra e Friedkin dice che se si parla sempre della stessa cosa allora quella diventa un problema - ricorda - se ogni volta che vengo davanti alle telecamere parlo di queste cose, c'è un problema. Vorrei non parlarne più perché significherebbe vedere uniformità di giudizio". 

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