
Coppa Italia, Mattarella riceve le delegazioni di Fiorentina e Inter
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale le delegazioni di Fiorentina e Inter, finaliste di Coppa Italia. Nel corso dell'incontro Mattarella ha voluto ricordare l'alluvione in Emilia-Romagna e il valore sociale che il calcio e lo sport ricoprono. Il Presidente ha inoltre parlato della storia delle squadre finaliste e, riguardo alla finale, si augura "un incontro contrassegnato oltre che dall'impegno agonistico da grande lealtà e correttezza"

"CALCIO E SPORT SONO COMPONENTI RILEVANTI DELLA VITA ITALIANA"
Mattarella ha voluto ricordare l'importanza del calcio e dello sport a livello sociale: "Questa finale sarà importante per dimostrare che il calcio e lo sport sono componenti rilevanti della vita italiana, non sono separati dalla vita sociale ma sono all'interno della società e ne avvertono tutti gli aspetti e tutto quello che avviene".

FINALE DI COPPA ITALIA: "OCCASIONE PER INCENTIVARE VICINANZA E SOLIDARIETÀ"
Il Presidente Mattarella ha voluto inoltre reicordare la tragedia che ha colpito l'Emilia-Romagna, parlando anche del minuto di silenzio che ci sarà prima della finale :"Un messaggio di raccoglimento di un evento sportivo così seguito sarà un bel messaggio che continuerà a incentivare il sentimento di vicinanza e solidarietà del paese".

"SARÀ UN INCONTRO DI GRANDE LIVELLO SPORTIVO"
"Sono certo - ha detto ancora Mattarella - che sarà un incontro di grande livello sportivo, senza falli pericolosi volontari, senza simulazioni. E mi auguro che i tifosi che seguiranno l'una e l'altra squadra allo stadio si rispettino vicendevolmente, applaudendo entrambe le squadre alla fine, comunque vada".

"AVETE UNA GRANDE STORIA CHE AVETE DIMOSTRATO DI ONORARE"
Mattarella ha voluto ricordare anche la storia delle finaliste: "Inter e Fiorentina hanno una storia alle spalle molto importante. A causa della mia età ricordo la Fiorentina di Costagliola di Cervato, Montuori, Julinho e Virgili, ma ricordo anche l'Inter di Lorenzi, di Angelo Moratti ed Helenio Herrera, quella di Burgnich e Facchetti, di Suarez e Corso". Concludendo, ha dichiarato: "Avete una grande storia che avete dimostrato di onorare esprimendovi al livello di questi grandi campioni del passato".

"IL MIO RUOLO SEMMAI MI IMPORREBBE DI TIFARE PER GLI ARBITRI"
Parlando di lealtà e correttezza il presidente Sergio Mattarella ha dichiarato: "Attenderò con piena imparzialità il risultato non solo perchè questo è il mio ruolo che mi impone semmai di tifare per gli arbitri e non per le squadre ma anche per quello che ho detto". Infine, ha aggiunto: "Le simulazioni, se mi è concessa una battuta, sono come un virus che assomiglia al Covid, si è diffuso in tutto il mondo, come si è visto negli ultimi Mondiali di calcio in Qatar".

"VIALLI ESEMPLARE COME ATLETA E CONSAPEVOLE DI CIÒ CHE C'È OLTRE IL CALCIO"
Presenti all'incontro anche il presidente Gravina e il CT della Nazionale Roberto Mancini, che hanno donato a Mattarella la maglia della nazionale: "Il presidente della Federcalcio Gravina e la guida della Nazionale, Roberto Mancini, mi hanno consegnato la maglia della Nazionale fatta per ricordare Gianluca Vialli, che oltre ad essere esemplare come atleta lo era perché non ha mai dimenticato di essere consapevole di quello che vi è oltre il calcio, oltre lo sport, nella vita sociale".