Poca fortuna tra i rossoneri nella scorsa stagione, tuttavia il 23enne croato attualmente in prestito all'Heerenveen ha fiducia nei propri mezzi. Lo ha spiegato lo stesso Halilovic a Voetbal International: "Questo club è l'ideale per me, posso giocare con continuità e mi aiuta molto. Ho la sensazione di poter diventare bravo come Modric"
Praticamente non pervenuto nella sua stagione al Milan, ciò nonostante il talento e l’età sono dalla sua parte. Parola di Alen Halilovic, 23enne centrocampista croato attualmente in prestito all’Heerenveen: 4 presenze totali e due gol tra prima squadra e formazione riserve, lui che lo scorso anno tra i rossoneri accumulò 60 minuti complessivi in Europa League. Arrivato nell'estate 2018 dall’Amburgo e parcheggiato a gennaio allo Standard Liegi, il ragazzo cresciuto nella Dinamo Zagabria (nonché transitato nel Barcellona) è tornato alla base solo per certificare il suo trasferimento a titolo temporaneo in Eredivisie. È la storia recente di una promessa precoce ma dalla carriera a rilento, lui che ha già collezionato 10 presenze nella Nazionale maggiore e che ha concesso sprazzi di classe in Spagna con Sporting Gijon e Las Palmas. Non mancano le difficoltà, ma lo stesso Halilovic è sicuro del proprio futuro come ribadito a Voetbal International.
Halilovic ci crede ancora: il modello è un Pallone d'Oro
Etichettato troppo presto come "nuovo Messi", il croato classe 1996 ha già accumulato esperienze in 6 Paesi diversi e fino al prossimo giugno sarà un giocatore dell’Heerenveen: "Tutti in Croazia conoscono questo club, perché Danijel Pranjic ha giocato qui. Ne ho parlato anche con lui, mi ha detto che è una società giusta per me con molti giovani di talento. L’importante per me, ora, è giocare con continuità. Sicuramente ho una migliore possibilità all’Heerenveen rispetto che allo Standard Liegi, dove si lotta per il campionato e serve vincere ogni partita. Se lì si punta su giocatori esperti, questo club e il suo stile di gioco si adattano bene alle mie caratteristiche. Mi aiuta molto". Insomma, fiducia nei propri mezzi e un accostamento ad un celebre connazionale premiato con il Pallone d’Oro come spiegato a Voetbal International: "Ho la sensazione di poter diventare bravo come Luka Modric. Ho avuto contatti con lui e il mio amico Perisic". Da archiviare invece l’ultima parentesi con lo Standard Liegi: "Ero in una situazione spiacevole in Belgio, non mi sentivo bene lì. Ho giocato tutta la scorsa stagione ma dopo l’estate le cose sono cambiate. Non sono state mantenute promesse dallo Standard. Anche il Milan ne è rimasto deluso". E chissà che l’avventura in Olanda non possa rilanciarlo.