Berlusconi: "Guardo il Milan in tv e sto male". Ma ad Atene...

Europa League
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In un'intervista rilasciata a Maurizio Costanzo, l'ex presidente rossonero ha dichiarato: "Non sono più tornato allo stadio, guardo il Milan in tv e sto male". Ma Atene, dove il Milan gioca in Europa League, evoca dolci ricordi... 

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Le probabili formazioni di Aek Atene-Milan

Silvio Berlusconi è amareggiato per quello che sta passando il Milan: "Lo guardo in tv e sto male...". Negli ultimi sei turni di Serie A, i rossoneri hanno raccolto 4 punti e le sconfitte con Sampdoria, Roma, Inter, Juventus. Un ciclo negativo iniziato il 24 settembre e nel quale bisogna inserire due gare europee giocate a San Siro: la vittoria 3-2 contro il Rijeka e il pareggio 0-0 contro l’Aek Atene. Un momento difficile da digerire per i tifosi ma anche per Berlusconi, che ha raccontato a Maurizio Costanzo la sua sofferenza vedendo le partite in tv. L'ex presidente sarà anche domani davanti alla televisione, sperando in un risultato positivo del Milan contro i greci dell'Aek. I rossoneri sono primi nel girone D di Europa League e con una vittoria potrebbero ipotecare la qualificazione ai sedicesimi di finale.   

Il Milan torna ad Atene: la vittoria in Coppa Campioni 1994

Se c’è voglia di riscatto, nessun posto è come Atene. Nella capitale greca il Milan ha alzato la Coppa dei Campioni 1993-1994 e la Champions League 2006-2007. Lo stadio dell’Aek è un autentico amuleto e Vincenzo Montella spera che anche stavolta l'Olimpico di Atene dia una mano. La prima gioia arriva nel 1994, quando gli Invincibili di Capello si giocano la finale di Coppa dei Campioni contro il Dream Team, il Barcellona di  Johan Cruyff. Il Diavolo ha vinto il campionato subendo solo 15 gol (10 in meno della seconda miglior difesa). Di fronte il Barcellona straripante guidato in campo da Guardiola, Romario e Stoichkov. I rossoneri devono rinunciare a due pilastri della retroguardia come Costacurta e Baresi. Cruijff due anni prima aveva portato i blaugrana ad alzare la Coppa Campioni battendo la Sampdoria ai supplementari. Forse per tutti questi motivi, prima del match, il tecnico olandese è molto fiducioso: si fa fotografare vicino ad una riproduzione del trofeo e non esprime parole d’ammirazione per l’atteggiamento tattico del Milan. La finale però è della squadra di Capello, che la definirà “la partita perfetta". Il Barcellona non riesce ad imporre il suo gioco e viene colpito due volte nel primo tempo da Massaro. Ad inizio ripresa una magia di Savicevic chiude i discorsi, prima della ciliegina sulla torta messa dal 'piattone' di Desailly (proprio quello che prima della partita Cruyff aveva accusato di essere "troppo poco tecnico"). Finisce 4-0, con il Barcellona favorito e demolito: 5^ Coppa Campioni della storia milanista.  

La vendetta di Istanbul: Milan-Liverpool 2-1

Nel 2007 invece il Milan cerca la vendetta. Dopo la clamorosa rimonta subita a Istanbul nel 2005 dal Liverpool, le due squadre si ritrovano in finale di Champions. È di nuovo Ancelotti contro Benitez, stavolta allo Spyros Louis di Atene. Il nucleo rossonero non è cambiato: Dida a difendere la porta, Maldini e Nesta in una difesa sicura, a centrocampo ci sono ancora Pirlo, Gattuso e Seedorf, in attacco Kakà. A differenza del 2005, il terminale offensivo è Pippo Inzaghi, che bussa la prima volta al 45’: punizione di Pirlo che sbatte addosso a Superpippo e beffa Reina. La gara, fino a quel momento nervosa e bloccata, si stappa con un colpo di fortuna e con l’istinto di un grande centravanti. Il Liverpool nel secondo tempo prova a reagire ma progressivamente perde lucidità: al 82’ Kakà verticalizza per Inzaghi che concretizza come lui sa fare, 2-0. Nel finale la squadra di Benitez non molla e riapre la finale con Kuyt, facendo venire in mente brutti ricordi ai tifosi rossoneri. Non c’è più tempo però, il Milan vince la Champions League 2006-2007. Un ricordo positivo dal quale ripartire.