Europa League, consigli per gli acquisti: 20 colpi low cost

Europa League

Luca Cassia

Al via dal prossimo gennaio, la finestra di mercato studia i nomi emersi in Europa League (Foto Getty)

In attesa degli ultimi 90' dei gironi, a poche settimane dall'apertura del mercato, la prima fase dell'Europa League ha regalato rivelazioni e protagonisti inattesi ai nastri di partenza del torneo. Occasioni uniche per prezzi e qualità: ecco i 20 nomi da tenere d'occhio verso la sessione di trattative a gennaio

EUROPA LEAGUE, IL LIVE DEI SORTEGGI DEI SEDICESIMI

Tre italiane promosse ai sedicesimi di finale, traguardo parziale raggiunto in anticipo da Atalanta, Lazio e Milan. Ripartirà da loro la bagarre verso l’epilogo di Lione, ultimo atto dell’Europa League che attende ancora i 90’ conclusivi della fase a gironi. Verdetti da completare e altrettante squadre a caccia della ribalta, consensi già ottenuti dai protagonisti sul campo attraverso prestazioni esaltanti. A poche settimane dall’apertura della finestra invernale, perché non concentrarci sulle occasioni di mercato emerse nella prima fase del torneo? Prezzi accessibili e profili interessanti, sinonimi di garanzia e qualità: ce n’è davvero per tutti i gusti. Segnatevi questi 20 nomi in attesa del via a operazioni e trattative dal prossimo gennaio.

PATRICK TWUMASI (ASTANA)

Quattro gol in 5 partite per il 23enne ghanese, prima risorsa della formazione kazaka appesa al discorso qualificazione nello scontro diretto a Praga. Punta rapida e dal fisico compatto, anche 2 assist a referto e un curriculum che dal 2012 lo vede impegnato sull’asse Spartaks (Lettonia)-Astana dove segna con regolarità. Aveva già trovato la rete in Champions, si è ripetuto in Europa League grazie all’intesa con il partner d’attacco Kabananga, centravanti da 3 centri nonché eroe congolese nell’ultima Coppa d’Africa.

BENJAMIN VERBIC (COPENAGHEN)

Decisamente in ascesa le quotazioni dell’esterno sloveno in forza al Copenaghen, squadra obbligata alla vittoria contro lo Sheriff Tiraspol per centrare i sedicesimi di finale. Competizione che lo premia come l’uomo di punta degli uomini di Solbakken con 3 gol e tante buone indicazioni, lui che milita dal 2015 in Danimarca dopo gli inizi in patria nel Cellje. Classe 1993 dalla spiccata vocazione offensiva, si è definitivamente inserito in Nazionale con 2 reti in 14 presenze. Base d’asta contenuta: solo 1.5 milioni di euro.

BENJAMIN HÜBNER (HOFFENHEIM)

Omonimo di Verbic ma dal cartellino più oneroso (5 milioni di euro), il capitano e difensore dei tedeschi è già uscito di scena dall’Europa League complice l’ultimo posto nel gruppo C. Un gol a referto nella vittoria casalinga contro il Basaksehir nonché un punto fermo dell’Hoffenheim, centrale affidabile per mezzi atletici e letture tattiche oltre alla precisione in fase di costruzione (90% di passaggi completati). Sicuramente una buona soluzione, certo è che a 28 anni può ambire al salto in una big. Da monitorare invece i baby Amiri e Geiger, gioielli a centrocampo dal futuro assicurato.

ALASSANE PLÉA (NIZZA)

Qualificazione già raggiunta dalla squadra di Favre alle spalle della Lazio, capolista che ha assistito all’ennesima ribalta dell’attaccante francese di origine maliana. Classe 1993, 4 gol nel girone come il compagno Balotelli, Pléa viaggia a buoni numeri dal suo arrivo a Nizza con un picco realizzativo nella scorsa annata (14 centri totali). È già a quota 8 e sfrutta l’intesa raggiunta con SuperMario: non è un caso che il suo prezzo (12 milioni di euro) sia raddoppiato negli ultimi dodici mesi. A sfregarsi le mani è il Nizza che lo pagò 500.000 euro dal Lione, plusvalenza futura come nel caso del talentuoso Saint-Maximin. Bene anche il centrale Marlon in prestito dal Barcellona.

FRANSÉRGIO (BRAGA)

Già staccato il pass per i sedicesimi in attesa di legittimare il primato, i portoghesi di Abel Ferreira hanno raccolto 7 dei 10 punti totali grazie alle reti del 27enne brasiliano decisivo nei finali contro Basaksehir, Ludogorets ed Hoffenheim. Quattro gol personali, dettaglio non da poco considerando le vesti di centrocampista votato alla fisicità (187 cm d’altezza). Dalla scorsa estate al Braga dopo il triennio al Maritimo, Fransérgio rappresenta una risorsa non trascurabile per verve realizzativa e costo accessibile (2 milioni di euro). Intanto i talent scout hanno già adocchiato il 20enne Xadas, ala di buona fattura.

MICHAL KRMENCIK (VIKTORIA PLZEN)

Come il Braga anche i cechi animeranno l’Europa League dal prossimo febbraio, traguardo centrato grazie alle reti del miglior marcatore in rosa: 3 gol nella competizione, 11 in campionato e un totale di 16 centri in 19 gare stagionali. Mai così prolifico il centravanti classe 1993, punta di peso (190 cm per 84 kg) dalle prospettive in ascesa dal suo avvento a Plzen due anni fa. Il suo cartellino ad oggi recita 2 milioni di euro, costo da bilanciare con l’ottimo impatto in Nazionale (6 gol in 11 presenze). Chi è alla ricerca di un '9' tutto muscoli e garanzie sotto porta, Krmencik è una soluzione affidabile.

GERÓNIMO RULLI (REAL SOCIEDAD)

In realtà non parliamo di una pedina a basso costo, d’altronde come dimenticare la vicenda estiva tra il club spagnolo e il Napoli intenzionato a destinargli la porta in luogo di Reina. Spedite al mittente le avances degli azzurri, chissà che il nome del portiere argentino non possa tornare d’attualità: 25enne ex Estudiantes e Manchester City, 5 presenze e 4 clean sheet in questa Europa League che ha già premiato i baschi di Eusebio. Difficile strappare Rulli a prezzo di saldo, certo è che i Citizens godono del diritto di recompra fissato a 14 milioni di euro fino al prossimo luglio.

DUJE CALETA-CAR (SALISBURGO)

Bene la difesa della Real Sociedad (solo 3 reti concesse), ancora meglio quella degli austriaci allenati da Marco Rose puniti solo una volta all’esordio a Guimarães. Ecco quindi la leadership nel gruppo I è cosa fatta grazie ai 3 gol dell’israeliano Dabour e alla tenuta del reparto arretrato. Positivo il laterale destro Lainer così come il duttile Berisha, già apprezzabile il centrale 21enne dal 2013 di scena in Austria. Fisico da vendere (192 cm per 88 kg), un vantaggio non da poco in fase di copertura e nelle situazioni da palla inattiva. Per bussare alla porta del Salisburgo si parte da 3 milioni di euro.

ALEKSEY MIRANCHUK (LOKOMOTIV MOSCA)

Bottega carissima quella dello Zenit dagli straripanti Rigoni e Kokorin, magari più alla portata quella dei connazionali moscoviti dove brilla il 22enne jolly russo. Trequartista o esterno offensivo, gemello del meno dotato Anton, Miranchuk entusiasma col suo sinistro in patria come in Europa: 7 gol tra le fila della capolista Lokomotiv, 3 assist nel torneo con l’89% di passaggi riusciti. In Russia hanno già scommesso sul suo talento accogliendolo in Nazionale: 4 reti finora e un posto assicurato al Mondiale casalingo. Scordatevi gli sconti: il gioiello del vivaio, degno manifesto del calcio moderno, non vale meno di 7.5 milioni di euro.

VIKTOR TSYGANKOV (DINAMO KIEV)

Detto dell’esaltante Miranchuk, un altro prospetto dell’est europeo è di casa a Kiev dove entusiasma per numeri e qualità: 6 gol e 4 assist in campionato, una rete e 2 passaggi decisivi in Europa League tra le fila della capolista Dinamo. Piede mancino come il talento russo ma votato alla fascia destra, utile per convergere al centro tra conclusioni e invenzioni palla al piede. Classe 1997 agile e tecnico, già esordiente nella Nazionale maggiore grazie a Shevchenko, Tsygankov è un figlio d’arte dal prezzo stimato sui 2.5 milioni di euro. Un valore destinato sicuramente a lievitare.

NATANAEL (LUDOGORETS)

Chi ha già pescato bene dal Ludogorets è l’Atalanta, realtà entusiasmante in Europa League a differenza dei bulgari ancora a caccia dell’accesso ai sedicesimi. Prendete Palomino, difensore emerso a Razgrad e subito pedina preziosa agli ordini di Gasperini. Chissà se il suo ex compagno Natanael, terzino 26enne, potrà seguirne le orme all’estero: intanto dal 2015 il brasiliano naturalizzato bulgaro convince per intensità sulla sinistra dopo gli inizi all’Atletico Paranaense. I più attenti ricorderanno un calcio piazzato vincente contro il PSG, altra dote del repertorio che fissa a 4.5 milioni di euro la base d’acquisto.

MANU TRIGUEROS (VILLARREAL)

Tutto facile per il Villarreal uscito indenne dalla fase a gironi, altro non fosse che Bacca e Bakambu sono due attaccanti rodati nella competizione. A lasciare il segno per gli uomini di Calleja è stato pure il centrocampista classe 1991 a bordo del Sottomarino Giallo dal 2010 con 234 presenze complessive. Regista elegante e di qualità, bravo a dettare i tempi (88% di passaggi riusciti) e indispensabile in fase di non possesso (17 palloni recuperati). Borja Valero spiccò il salto dal Villarreal alla Serie A all’età di 27 anni: Trigueros può seguirne le orme per profilo e tempistiche a patto che qualcuno investa 15 milioni di euro.

DAVIE SELKE (HERTHA BERLINO)

Un gol ogni 60’, 4 centri in 238’ firmati dal ragazzo prodigio che tuttavia non è bastato ai tedeschi per superare un girone decisamente alla portata. L'Hertha di Dardai è stato rimandato in Europa League a differenza dell’attaccante classe 1995, nato in Germania da padre etiope e madre ceca. Origini vincenti a giudicare dall’avvio di carriera più che positivo tra Werder Brema e Lipsia, club quest’ultimo che l’ha dirottato in estate a Berlino per 8 milioni di euro. Reti a grappoli anche nelle giovanili tedesche per questo centravanti completo destinato alla Nazionale del futuro: l’asta è appena iniziata, statene certi.

DIEGO LLORENTE (REAL SOCIEDAD)

Detto della solidità difensiva e dei clean sheet di Rulli, chi ha contribuito al rendimento del portiere argentino è decisamente il compagno di reparto 24enne. Un centrale di spessore e doti interessanti a partire dalla verve realizzativa, 3 gol a referto preceduti dal poker di Willian José circoscritto tuttavia nel 6-0 al Vardar. Canterano del Real Madrid e parcheggiato in prestito a Rayo Vallecano e Malaga, Llorente si è trasferito in estate a San Sebastian a fronte di 7 milioni di euro. Ha già vestito la casacca della Roja e vive la migliore parentesi della carriera: le reti in stagione sono addirittura 6. Niente male per un difensore di ruolo.

ZIGUY BADIBANGA (SHERIFF TIRASPOL)

Impossibile trascurare la marcia dei moldavi allenati dall’italiano Roberto Bordin, allenatore che a 90’ dalla fine dei gironi guida il gruppo F e vanta la migliore difesa (solo 2 reti concesse). Merito del centrale Posmac, tuttavia a prendersi la scena con 2 gol è stato l’esterno classe 1991 belga dal passaporto congolese. Magari a primo impatto colpisce il look dai dreadlocks biondi e bandane abbinate, certo è che dopo un lungo peregrinare nella periferia del calcio europeo sta guadagnando solo consensi. Atleticamente impressionante: la più quotata Lokomotiv Mosca ne ha già fatto le spese. A proposito di cifre, gli sceriffi possono accontentarsi di 500.000 euro per Badibanga.

SAMAN GHODDOS (ÖSTERSUND)

Una squadra rivelazione in Moldavia nonché in Svezia, d’altronde la debuttante assoluta guidata dall’inglese Potter si è già qualificata per i sedicesimi di finale. Un allenatore scovato in Università a Leeds e una consacrazione raggiunta nell’ultimo decennio salutando il dilettantismo. Potrebbe bastare questo per omaggiare l’Östersund, magari indicando la coppia d’attacco che si è spartita 4 gol: due per il 24enne ghanese Gero e altrettanti per il partner svedese, suo coetaneo naturalizzato iraniano. Punta di movimento schierabile sull’intero reparto avanzato, già a quota 12 centri in stagione dopo i 17 della scorsa annata. Solo per gli amanti delle scommesse, d’altronde costa circa 1.5 milioni di euro.

RAPHAEL HOLZHAUSER (AUSTRIA VIENNA)

L’avevamo già apprezzato in Europa a confronto con le italiane, si è ripetuto anche in questa edizione sebbene gli austriaci siano già usciti di scena dal torneo. Può confondere il fisico da centravanti (193 cm per 88 kg), non ingannano i gradi da centrocampista e un repertorio tecnico di qualità: 4 assist vincenti a beneficio dei compagni oltre a 20 palloni recuperati che lo premiano pure in fase d’interdizione. Classe 1993, un passato in Bundesliga e curiosamente non ancora avvistato nella Nazionale austriaca, Holzhauser è capitano e leader dei viennesi dalle vesti camaleontiche: nell’ultima uscita in campionato contro il Salisburgo è stato schierato addirittura da difensore. Tre milioni di euro la sua quotazione d’asta.

JOSIP ELEZ (RIJEKA)

Avversario del Milan come Holzhauser, il difensore croato ha addirittura lasciato il segno a San Siro su rigore prima del 3-2 di Cutrone al 94’. In gol anche nella sconfitta all’esordio contro l’AEK, Elez ha quantomeno alimentato il bottino realizzativo dei croati eliminati nella fase a gironi. Niente male per il centrale classe 1994, un passato in Italia alla Lazio che l’ha solo dirottato in prestito senza concedergli spazio in prima squadra. Conferme raccolte piuttosto a Fiume tra qualità fisiche e tecniche, lui che ha contribuito a spezzare l’egemonia della Dinamo in Croazia. Pagato 500.000 euro in estate, oggi vale cinque volte tanto.

OGNJEN OZEGOVIC (PARTIZAN)

Rivedremo invece i serbi di Djukic dal prossimo febbraio complice il passaggio del turno a braccetto con la Dinamo Kiev. Tradizionalmente un serbatoio di talenti esportati in tutta Europa, il Partizan ha messo in mostra l’ala 22enne Jankovic insieme all’attaccante classe 1994, due gol segnati contro Dinamo e Young Boys. Non è cresciuto nel vivaio dei bianconeri, piuttosto in quello degli acerrimi rivali della Stella Rossa prima della lunga trafila in Serbia con un breve passaggio in Cina. Già esordiente in Nazionale e letale alla Sampdoria nel preliminare di Europa League con il Vojvodina, Ozegovic annovera un prezzo alla portata (1 milione di euro) ma va monitorato nel corso della stagione.

MILOT RASHICA (VITESSE)

Chiudiamo i nostri consigli per gli acquisti facendo tappa ad Arnhem, casa degli olandesi che hanno chiuso in coda il girone dominato dalla Lazio. Poca fortuna per il Vitesse targato Fraser eccezion fatta per due pedine offensive, l’ala sinistra Linssen (2 gol entrambi segnati alla Lazio) e l’esterno destro kosovaro. Classe 1996, da tempo indicato tra i talenti più entusiasmanti d’Europa, Rashica ha servito 2 assist e confezionato 13 cross positivi a testimonianza delle sue proprietà tecniche. Non mancano corsa e dribbling per questo 21enne dal prezzo ancora accessibile (5 milioni di euro), tuttavia è meglio affrettarsi: non mancano le pretendenti a partire proprio dalla Lazio.