L'OM di Rudi Garcia ribalta la sconfitta contro il Lipsia e vince 5-2 grazie alla perla di Payet. L'Arsenal rischia tanto ma alla fine pareggia in Russia: londinesi qualificati col 2-2 grazie a Welbeck e Ramsey. L'Atletico Madrid perde 1-0 a Lisbona ma si qualifica dopo il 2-0 del Wanda Metropolitano
MARSIGLIA-LIPSIA 5-2
2' Bruma (L), 6' aut. Ilsanker (OM), 9' Sarr (OM), 38' Thauvin (OM), 56' Augustin (L), 60' Payet (OM), 94' Sakai (OM)
TABELLINO
Marsiglia (4-2-3-1): Pelé; Sakai, Kamara, Luiz Gustavo, Amavi; Lopez, Sanson; Sarr (28' Rami), Thauvin (63' Ocampos), Payet; Mitroglu.
Lipsia (4-4-2): Gulacsi; Ilsanker, Konaté, Upamecano, Klostermann; Kampl, Demme (54' Forsberg), Keita, Bruma; Augustin, Sabitzer (61' Poulsen).
62 mila spettatori: esordisce così il Velodrome. Record assoluto come affluenze allo stadio tra campionato ed Europa League: nemmeno il richiamo del Psg aveva portato così tante persone allo stadio. Nonostante i 62 mila del Velodrome, però, è il Lipsia a passare in vantaggio e a mettere in difficoltà iul Marsiglia: Augustin ben servito in area prova a crearsi spazio ma deve appoggiarsi a Bruma, che di prima intenzione calcia di destro e fa 0-1. Sembra l'inizio di un incubo per il Marsiglia, dopo l'1-0 subito in Germania all'andata, invece tra il 6' e il 9' la partita viene ribaltata. Prima da un calcio d'angolo la palla finisce in porta senza tocchi di giocatori del Marsiglia, grazie alla deviazione decisiva di Ilsanker. Tre minuti e da un angolo per il Lipsia ecco il gol del 2-1, con Payet che riparte in contropiede e lancia a rete Sarr: Gulacsi gli chiude due volte la porta, ma sul terzo tentativo ecco che sempre Sarr scaraventa la palla in porta per il 2-1. Al sedicesimo arriverebbe addirittura il 3-1, se non fosse per un presunto fallo di Mitroglu sulla conclusione da fuori di sinitro di Payet. Il gol comunque arriva (tra l'altro con un dubbio sulla posizione di partenza di Florian Thauvin): punizione di Payet e Thauvin, nonostante sia mancino, ci arriva bene col piatto destro battendo Gulacsi e trovando la rete. Probabilmente al momento del tocco di Payet su punizione c'è fuorigioco per l'ex Newcastle. Al 56', però, ennesimo cambio di rotta del discorso qualificazione, quando Augustin fa tutto da solo e calcia, aiutato anche dalla deviazione di Kamara. Quattro minuti e nuovamente cambia tutto: Payet ce la fa, finalmente segna un gol non annullato. Uno-due con Thauvin, doppio passo, pallone spostato sul sinitro e poi esterno destro sotto l'incrocio: un gol assurdo, il 4-2 del Marsiglia è una meraviglia. Ed è anche il gol che chiude la partita: un'ora di spettacolo, dal primo al sessantesimo, per ribaltare il risultato e regalare a Rudi Garcia la qualificazione, sigillata dal gol in contropiede e senza Gulacsi di Sakai: 5-2 il finale.
CSKA MOSCA-ARSENAL 2-2
39' Chalov (C), 50' Nababkin (C), 75' Welbeck (A), 93' Ramsey (A)
TABELLINO
Cska Mosca (3-5-2): Akinfeev; Berezutski A, Ignasevich, Berezutski V; Nababkin, Dzagoev (38' Vitinho), Bistrovich, Golovin, Kuchaev; Musa, Chalov.
Arsenal (4-3-2-1): Cech; Bellerin, Mustafi, Koscielny, Monreal; Ramsey, Elneny, Wilshere; Welbeck, Ozil; Lacazette.
In un primo tempo senza grosse emozioni, la scena se la prende Chalov, che al 39' minuto riesce a battere Cech dopo che Kuchaev crossa col destro e il portiere ceco riesce a respingere su Nababkin, bravo a colpire di testa. Sulla ribattuta ecco che Chalov appoggia in porta col sinistro per l'1-0 che rimette in gioco i russi dopo il 4-1 dell'Emirates. Il primo tempo finisce con la pressione da parte del Cska nei confronti di un Arsenal praticamente immobile, così come nell'inizio del secondo tempo, quando al 50' Golovin calcia da fuori, Cech non trattiene e Nababkin fa 2-0 tirando una sassata in rete che dà vita, voglia e fame ai suoi compagni. I russi attaccano ma non riescono a trovare più il gol, mentre al contrario l'Arsenal si difende e riesce a trovare il gol che sostanzialmente regala la qualificazione ai Gunners: Welbeck di destro la mette sul secondo palo e fa 2-1. È semifinale per i londinesi, Wenger è nei top 4 dell'Europa League, anche grazie al cucchiaio di Ramsey al 93', che fa 2-2 e chiude i conti.
SPORTING CLUBE DE PORTUGAL-ATLETICO MADRID 1-0
28' Montero (SC)
TABELLINO
Sporting (5-4-1): Rui Patricio; Ristovski, Coates, Pinto, Mathieu (26' Petrovic), Acuna; Martins, Fernandes, Battaglia, Ruiz; Montero.
Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Savic, Godin, Lucas (46' Vrsaljko); Vitolo (60' Correa), Saul, Gabi, Koke; Diego Costa (52' Torres), Griezmann.
Lo Sporting gioca un primo tempo all'attacco, con l'Atletico Madrid messo stabilmente alle corde dagli uomini di Jorge Jesus. All'11' ci prova Coates di testa, ma Oblak si distende e para il tentativo aereo da calcio d'angolo. Al 24' minuto, Mathieu si fa male, venendo sostituito due minuti più tardi da Petrovic. Una sostituzione che sostanzialmente coincide con il gol dello Sporting: da calcio d'angolo, infatti, Montero colpisce di testa sul secondo palo e batte Oblak: è 1-0 al 28'. Lo Sporting ci prova ma crea poco, l'Atletico cambia tanto anche perché Diego Costa si fa male a inizio secondo tempo, mentre tra l'80' e l'82' Girezmann si divora due clamorose occasioni da gol davanti a Rui Patricio, specialmente la seconda ha dell'assurdo visto come il francese non riesce a centrare la porta da posizione molto favorevole. Il risultato comunque non cambia e permette all'Atletico Madrid di raggiungere la qualificazione alle semifinali.
SALISBURGO-LAZIO 4-1
55' Immobile (L), 56' Dabbur (S), 72' Haidara (S), 74' Hwang (S), 76' Lainer (S)
TABELLINO
Salisburgo (4-3-1-2): Walke; Lainer, Caleta-Car, Ramalho, Ulmer; Haidara, Yabo, Berisha; Schlager; Dabbur, Hwang. All. Marco Rose
Lazio (3-5-1-1): Strakosha; Luiz Felipe, de Vrij, Radu; Basta, Parolo, Leiva, Milinkovic-Savic, Lulic; Luis Alberto; Immobile.
Sconfitta pesantissima per la Lazio, che crolla dopo il vantaggio di Ciro Immobile. Dal 55', infatti, succede di tutto a Salisburgo, con i padroni di casa che pareggiano dopo 60 secondi per poi cadere in 4 minuti con altri tre gol subiti e un ko pesantissimo che lancia gli austriaci alle semifinali e condanna la Lazio all'eliminazione.