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I greci dell'Olympiacos che riabbracciano l'ex Genoa Fetfatzidis e vogliono tornare grandi in patria. Il Betis di William Carvalho con Lo Celso in arrivo dal Psg. La "Cenerentola" Dudelange prima squadra lussemburghese a partecipare a una competizione Uefa nella storia. Ecco le avversarie del Milan ai raggi X
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“Girone alla nostra portata” - il commento di Paolo Maldini, che ha visto uscire dal sorteggio di Europa League i nomi di Olympiacos, Betis e Dudelange. Abbinamenti positivi, morbidi, anche se gli spagnoli dalla terza fascia sono certamente più insidiosi di altre squadre in quell’urna. Olympiacos in ristrutturazione, mentre la favola Dudelange arriverà fino a San Siro, nella “Scala del calcio”
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Ecco il girone dei rossoneri, analizziamo le avversarie sotto 7 parametri: formazione tipo, allenatore, capitano, stella, punto debole, ultimo mercato ed esperienza in Europa
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OLYMPIACOS, LA FORMAZIONE TIPO: 4231 - Cinque partite alla guida del nuovo club per il portoghese Pedro Martins, che non ha variato il modulo già visto nella scorsa stagione. In rosa abbondanza di esterni e trequartisti, tra cui spicca il nome dell’ex Genoa Fetfatzidis, ma occhio anche a Podence sulla sinistra con Pardo e l’ex astro nascente di Werder e Chelsea Marko Marin come alternative. In attacco l’iraniano Ansarifard (visto anche al Mondiale), reduce da una stagione da 18 gol chiusa da capocannoniere del club. In rosa anche gli ex “italiani” Torosidis, Tachtsidis e Christodoulopoulos
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L’ALLENATORE: PEDRO MARTINS - Una vita in Portogallo e poi, questa estate, il primo viaggio fuori dai confini nazionali per prendere le redini di un Olympiakos finito terzo nell’ultimo campionato. Convincenti per lui le prime stagionali: 4 vinte e un solo pareggio, quello nel ritorno degli spareggi contro il Burnley (settima forza dell’ultima Premier dietro solo alle “big six” d’Inghilterra), dopo un netto 3-1 casalingo con cui si era già assicurato i gironi di coppa
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IL CAPITANO: KONSTANTINOS FORTOUNIS - Classe 1992, e già capitano del suo Olympiakos per cui lo scorso anno è stato vice capocannoniere con ben 11 gol conditi da 14 assist. Trequartista e all’occorrenza ala, cresciuto nelle giovanili del club tra 2006 e 2008. Abilità in visione, passaggi e dribbling
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LA STELLA: GIANNIS FETFATZIDIS - A Genova sponda rossoblù se lo ricorderanno sicuramente: piccolino (164 centimetri di altezza), velocissimo e abile nel dribbling. Funambolo della trequarti che potrebbe partire come ala di destra. Nel Genoa 37 partite e 4 gol, una piccola parentesi nel Chievo prima di partire per l’Arabia Saudita nell’Al-Ahli. Di ritorno nel club dove è cresciuto è pronto a rimettersi in gioco all’età di 27 anni
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IL PUNTO DEBOLE: VOLTI NUOVI - L’ultimo campionato vinto dall’Olympiacos risale al 2017, e nel frattempo la squadra si è rinnovata ma dei tanti giocatori arrivati dal mercato (35 le entrate!) alcuni costituiscono ancora un’incognita. Guilherme a centrocampo così come Meriah in difesa, per non parlare dello stesso Fetfatzidis o di Podence (in foto). Un 11 titolare potenzialmente e totalmente nuovo, e ancora da amalgamare
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L’ULTIMO MERCATO: 35 le entrate, come detto, 45 invece le uscite. Numeri da capogiro con un bilancio finale positivo di 7 milioni. Fetfatzidis è arrivato a titolo gratuito, così come la punta Guerrero dal Leganes (in foto) che in stagione ha già segnato 3 gol in 5 partite (giocando titolare al posto di Ansarifard). Il più costoso Guilherme, che agirà in mediana, pagato 2 milioni e mezzo al Depor
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COSÌ IN EUROPA: Nove volte negli ultimi dieci anni ai gironi di Champions, dove l’Olymipacos ha però raggiunto gli ottavi solo due volte nel 2012 e 2014 (in foto la squadra ko quell’anno contro il Man United). Nel seguente cammino in Europa League sempre pochissima strada, dove i greci non hanno mai raggiunto i quarti nelle ultime cinque avventure
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BETIS SIVIGLIA, LA FORMAZIONE TIPO: 343 - Modulo già visto nel finale della scorsa stagione, che Quique Setién ha chiuso al sesto posto nel suo primo anno da allenatore a Siviglia. Davanti l’ex Roma Sanabria si giocherà il posto con Sergio Leon e Moron (titolare nelle prime due di Liga). In fascia Boudebouz con l’alternativa Inui, reduce da uno splendido Mondiale personale con il Giappone. In fascia anche i nomi di Canales e Tello. Dal mercato quasi fatta per Lo Celso dal Psg, che formerebbe un super duo tecnica-corsa con l’altro colpo estivo William Carvalho
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L’ALLENATORE: QUIQUE SÉTIEN - Lo spagnolo ama far giocare bene le proprie squadre. Nel 343 di inizio stagione i due esterni di centrocampo sono stati Firmo e Guerrero, ovvero due terzini avanzati di posizione. Non per questo il Betis è squadra difensiva, ma anzi votata all’attacco, di palleggio e letale nelle ripartenze con la velocità dei suoi esterni offensivi
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IL CAPITANO: JOAQUIN - la bandiera è sempre lui, cresciuto nel Betis e tornato nel 2015 per chiudere la propria carriera. Classe 1981, nella propria storia personale ha vestito anche le maglie di Valencia, Malaga e Fiorentina. Con un Carvalho (e forse un Lo Celso) in più, la lotta a centrocampo per il posto da titolare sarà durissima, ma il ruolo di leader e riferimento in spogliatoio è assicurato
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LA (futura) STELLA: LO CELSO - La firma del quasi ex Psg è solo ad un passo, dopodiché sarà lui la vera star di una squadra con un centrocampo da top team europeo. Trequartista di nascita ma centrale di centrocampo nella sua ultima stagione nel 433 del Psg. 48 presenze, 6 gol e 7 assist per lui in Francia nel 2017-18
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IL PUNTO DEBOLE - LA DIFESA: Nonostante Bartra arrivato dal Borussia Dortmund nel gennaio scorso le retroguardia concede inevitabilmente qualcosa di troppo. Prova del nove nei numeri della scorsa stagione, dove il Betis è stata la peggior difesa (61 I gol subiti) tra le prime 17 del campionato. Peggio di loro, a fronte di un attacco da 60 centri (quinto assoluto), solo le tre retrocesse
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L’ULTIMO MERCATO: Lo Celso è in arrivo. William Carvalho è costato 20 milioni. Inui a costo zero. In difesa (per rinforzare il reparto) è arrivato anche il brasiliano Sidnei dal Deportivo per quattro milioni e mezzo. A centrocampo, nel capitolo uscite, pesante la perdita di Fabian Ruiz preso dal Napoli a 30 milioni
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COSÌ IN EUROPA: Zero titoli per il Betis nella casella delle competizioni europee. Miglior piazzamento in Europa League nel 2014 dopo l’eliminazione agli ottavi nel derby contro il Siviglia. Ultima Champions nei gironi del 2006. Cronologicamente, per gli spagnoli, è più vicino un campionato di serie B (in Segunda Division nel 2015) che una competizione continentale
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DUDELANGE, LA FORMAZIONE TIPO: 4231 - Chiamatela pure “Cenerentola” la prima squadra lussemburghese di sempre a giocare in una competizione Uefa. Artefice del miracolo Dino Toppmöller, che ama cambiare formazione mantenendo (quasi) sempre una punta in attacco e le due ali d’attacco. In avanti Turpel è il bomber che ha giocato di più, dietro di lui i più gettonati sono Sinani, Couturier e Stolz. In difesa una vecchia conoscenza della Lazio come Bisevac
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L’ALLENATORE: DINO TOPPMÖLLER - Età da calciatore e terzo incarico da allenatore sulla panchina di un Dudelange che ha riscritto la storia del calcio nazionale. Eliminati ai preliminari di Champions dal Videoton, Toppmöller ha iniziato male il campionato (penultimo posto in classifica con tre punti in tre giornate) ma si è rifatto in Europa superando, nell'ordine, Drita, Legia Varsavia e Cluj (foto da Facebook “F91 Diddeleng Official”)
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IL CAPITANO: JONATHAN JOUBERT - Classe 1979, ha un anno in più del suo allenatore. Titolare anche nella sua nazionale, ha un passato in Francia nel Metz, dove è cresciuto. Nel proprio palmares 9 campionati nazionali e 5 coppe di Lussemburgo. Il suo secondo è Landry Bonnefoi, ex della Juventus (foto da Facebook “F91 Diddeleng Official”)
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LA STELLA: DAVE TURPEL - Contassero solo i gol, senza pensare al campionato di appartenenza e al relativo coefficiente di difficoltà, Dave Turpel (a sinistra) lo scorso anno in Europa sarebbe stato battuto solo da Messi, Salah e Jonas del Benfica. 30 gol nel 2017-18 per l’attaccante lussemburghese classe ’92, più 12 assist. In stagione già due centri e 92 personali in carriera per il Dudelange (foto da Facebook “F91 Diddeleng Official”)
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IL PUNTO DEBOLE: ESPERIENZA E QUALITÀ - Inutile girarci intorno: la favola Dudelange è bellissima ma si scontrerà inevitabilmente con livelli di calcio completamente diversi, che si parli di Italia, Spagna o Grecia. Squadra cuscinetto per eccellenza, proverà a sorprendere e andare oltre i propri limiti anche nei gironi di questa Europa League (foto da Facebook “F91 Diddeleng Official”)
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L’ULTIMO MERCATO: 18 acquisti e 21 cessioni per il Dudelange, che in estate ha chiuso per Bisevac (in foto nella Lazio), l’ex Juve Bonnefoi ma anche e soprattutto per Leon Jensen, trequartista ventunenne in arrivo dal settore giovanile del Werder Brema (foto da Facebook “F91 Diddeleng Official”)
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COSÌ IN EUROPA: pochissimo da dire. Anzi, nulla. Per il Dudelange prima storica partecipazione a una competizione Uefa. In patria, invece, ha vinto 14 volte il campionato nazionale. Seconda nell’albo d’oro solo al Jeunesse Esch a quota 28