Serata spettacolare in Europa League dai tanti colpi memorabili: gol di tacco e bombe all'incrocio senza dimenticare prodezze in rovesciate. Non sono mancati nemmeno lisci, simulazioni ed errori comici da parte dei portieri. Vi proponiamo tutto ciò che non potete perdervi attraverso 11 video
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Controllo magico di Lo Celso
Nessuno si era sorpreso quando il PSG aveva sborsato 10 milioni di euro per strappare Giovani Lo Celso dal Rosario, d’altronde il talento argentino aveva già i colpi del campione. Buoni numeri per lui all’ombra della Torre Eiffel, tuttavia a 22 anni c’è bisogno di continuità: da qui il prestito al Betis e l’ennesimo assaggio delle sue qualità con il provvisorio 2-0 al Dudelange. Ottimo lo scambio con Sanabria e il comodo tap-in, di mezzo un controllo di tacco da fuoriclasse che scatena l’entusiasmo del pubblico di Siviglia.
Marcelinho, doppio liscio
Non è da tutti ciccare al tiro un comodo pallone, figuratevi due. Ci è riuscito il 34enne trequartista del Ludogorets, brasiliano naturalizzato bulgaro, uno che dalle parti di Razgrad ha fatto innamorare tifosi e appassionati nei suoi sette anni da protagonista. Peccato che il doppio liscio registrato al 26’ a Zurigo abbia solo scatenato risate: decisamente un guizzo non comune per chi si è ritagliato 86 gol totali nella squadra attuale e che, da ghiottissima posizione, ha infine sparacchiato a lato. Saranno invece gli svizzeri a spuntarla nel finale.
Il tacco di Mortensen
Alzi la mano chi conosce il Sarpsborg, formazione del sud della Norvegia lontana anni luce dai club più chiacchierati d’Europa. Un motivo in più per parlarne l’ha offerto Patrick Mortensen, attaccante danese dall’onesta carriera in patria prima di aggregarsi ai norvegesi dal 2015. Dopo 5 minuti contro il Genk è proprio lui a prendersi il suo momento di gloria: gol di tacco su tiro-cross dalla destra, sensibilità da vendere per un centravanti poco noto alle nostre latitudini per colpi come questo eppure protagonista di una doppietta nel 3-1 finale.
Il tuffo di Petkovic
Poca fortuna in Serie A per Bruno Petkovic, orfano del gol tra Bologna e Verona nonostante in B a Trapani avesse mostrato lampi di classe. Ecco perché gli emiliani l’hanno concesso in prestito alla Dinamo Zagabria dove si affacciò al professionismo: 3 gol in 5 partite di campionato, impatto positivo pure in Europa a dispetto della clamorosa simulazione al minuto 19 contro l’Anderlecht: Vranjes non lo tocca ma si becca il giallo, lui si tuffa ingannando l’arbitro e concedendo al compagno Hajrovic il rigore del vantaggio.
Ekambi da sballo all'incrocio
Solo un gol nella Liga per il 26enne camerunense, new entry del Sottomarino Giallo pagato 18 milioni di euro all’Angers. Serviva tempo al buon Karl, dimostrazione offerta sul campo dello Spartak Mosca: al 13’ è lui a ricevere in profondità, spostarsi il pallone sul destro e accentrarsi evitando due difensori russi. Ma soprattutto, che dire del missile terra-aria che va a spegnersi all’incrocio dei pali? Un gol pazzesco quello segnato da Ekambi, nuovo fattore nel Villarreal di Javier Calleja.
Kamano, rigore (generoso) alle stelle
Penalty discutibile quello concesso al 46’ in Bordeaux-Copenaghen, pochi istanti dopo il vantaggio danese con Sotiriou: punito il contatto in velocità tra Briand e l’impronunciabile Papagiannopoulos. Giustizia è fatta? Dipende dai punti di vista: dal dischetto si presenta il guineano Kamano, esterno classe 1996 dagli ottimi numeri in avvio di stagione: peccato che la sua conclusione dagli undici metri termini abbondantemente alta sopra la traversa di Andersen.
La bomba di Sankharé, che sponda Cornelius
Non è più una novità che l’ex Atalanta Cornelius, estromesso dall’Europa League per mano dei vecchi compagni del Copenaghen, si trova dinanzi il suo passato a ripetizione. A differenza di quanto accaduto nei preliminari, tuttavia, l’enorme centravanti danese del Bordeaux si è reso utile accomodando il siluro scagliato da Sankharé: qualche dubbio sulla sua sponda (petto o braccio?), certo è che al 90’ sarà proprio il Copenaghen a spuntarla sul campo dei francesi. Insomma, vietato parlare di amarcord nel caso di Cornelius.
Montero, gol e testata con Nani
Trasferta fortunata contro il Vorskla per lo Sporting Lisbona, merito di una pazza rimonta nei minuti di recupero e delle sostituzioni azzeccate da José Peseiro. Dentro Montero e Cabral, ovvero i due marcatori che dopo il 90’ hanno ribaltato il vantaggio di Kulach. Il primo a prendersi la scena è stato il 31enne colombiano: controllo di petto, pallone spostato sul sinistro e conclusione sul palo lontano per il provvisorio 1-1. Festa dei portoghesi con tanto di scontro fortuito tra Montero e capitan Nani: quantomeno quella testata ha portato bene ai titoli di coda del match.
Chudy sbaglia con le mani, non Slimani
Perdonateci il gioco di parole, colpa del 29enne portiere slovacco dalla curiosa uscita nella propria area: succede al 52’ quando Chudy, nel tentativo di vanificare un assalto del Fenerbahce, interviene goffamente su un campanile forse disturbato dai tanti uomini dinanzi a lui. Certo è che la sua respinta precaria diventa il più facile degli assist per l’ex Leicester Slimani, uno che finora aveva realizzato solo un gol in stagione riuscendo tuttavia a bissare contro lo Spartak Trnava pochi istanti più tardi.
Il recidivo Karius, altro errore
Non c’è pace per Loris Karius, protagonista al contrario nell’ultima finale di Champions con la maglia del Liverpool. Parcheggiato in Turchia per ritrovare spazio e serenità, il 25enne tedesco ha fatto nuovamente notizia con un altro errore grossolano in Malmoe-Besiktas: il cross dalla destra di Vindheim è deviato dall’ex interista Erkin, peccato che il portiere in forza ai turchi si faccia scavalcare in maniera ingenua da un traversone all’apparenza innocuo. Quando sbaglia fa notizia, vietato tuttavia per qualsiasi portiere incassare un gol del genere. Figuratevi per Karius.
Okriashvili, rovesciata da tre punti
Serata di rimonte dalle riscosse con vittoria di Salisburgo, Sporting Lisbona, Milan, Rangers e soprattutto Krasnodar: i russi ribaltano il Siviglia nel gruppo J nonostante il vantaggio di Nolito. Pereira accorcia al 72’, poi all’88’ ecco la magia del georgiano Okriashvili con una splendida rovesciata sulla torre di Claesson. Classe 1992, talento mai troppo affermato nonostante il buon rendimento in Nazionale (33 presenze e 8 reti), Okriashvili si concede una notte magica per il Krasnodar a punteggio pieno nel proprio girone.