Higuain, pace fatta con David Luiz. Che pazza stagione dal Milan al Chelsea di Sarri

Europa League

Missione compiuta per i Blues di Maurizio Sarri, vittoriosi nella finalissima di Europa League contro l'Arsenal. Un trionfo che spazza via le polemiche per la lite della vigilia tra Higuain e David Luiz, coppia che si è riappacificata durante i festeggiamenti. E lo stesso Pipita, protagonista di una stagione complicata dagli inizi al Milan, chiude in bellezza con il suo primo trofeo internazionale

CHELSEA-ARSENAL 4-1: GOL E HIGHLIGHTS

LA LITE TRA SARRI E DAVID LUIZ. VIDEO

SARRI FURIOSO, CHELSEA: "PROBLEMA CON LE TELECAMERE"

C’è la mano di Maurizio Sarri nel trionfo del Chelsea in Europa League, vittorioso 4-1 nell’epilogo di Baku contro l’Arsenal. Va ai Blues la finalissima tutta londinese, successo che pone in bacheca il 2° titolo del club nella rassegna e che premia l’ex Napoli con un trofeo inedito in carriera: è la consacrazione internazionale del "Sarriball" (o sarrismo, fate voi), allenatore che succede a Di Matteo e Ancelotti tra gli allenatori italiani vincenti nelle competizioni europee nell’ultimo decennio. Un traguardo che, inevitabilmente, spazza via le polemiche della vigilia tra un nervosismo mai visto: tutto nasce dalla lite tra David Luiz e Gonzalo Higuain, protagonisti di un duro scontro in allenamento senza che il brasiliano accettasse le scuse del Pipita. Episodio che apparentemente aveva scatenato l’ira di Sarri, furibondo per l’accaduto tanto da lanciare e scalciare il suo cappellino d’ordinanza. E nemmeno la spiegazione di un portavoce del Chelsea (Maurizio inviperito per la presenza di telecamere nell’ultimo allenamento) aveva contribuito a rasserenare gli animi in vista del match più atteso, appuntamento che in realtà i Blues non hanno sbagliato. Inevitabilmente è stata una notte di festeggiamenti per squadra e staff, gioia del gruppo che ha permesso a Luiz e Higuain di riappacificarsi: la dimostrazione è andata in scena attraverso una Instagram story del difensore brasiliano, pronto a porgere la mano all’amico Gonzalo che ha destinato un bacio al compagno di squadra.

Dal Milan al trionfo in Europa League: la pazza stagione di Higuain

Pur rimasto in panchina nella vittoria del Chelsea, il Pipita ha centrato il primo trofeo internazionale della carriera dopo i titoli nazionali conquistati con Real Madrid, Napoli e Juventus. E proprio in uscita dai bianconeri, lo scorso 2 agosto, iniziava la paradossale annata dell’argentino ceduto in prestito oneroso al Milan di Gattuso: maglia numero 9 e bomber designato dei rossoneri, Gonzalo faticherà eccome mettendo insieme 8 reti in 22 presenze e ritrovandosi ai margini dopo due episodi clamorosi. Si va dal rigore sbagliato e dalla crisi di nervi contro la Juve in campionato (espulso dall’arbitro Mazzoleni) al "giallo" di Gedda in Supercoppa: unico assente nella foto ufficiale della squadra con il principe Al Faisal, lui che era al centro dei rumors che lo volevano al Chelsea, Higuain venne dato per influenzato prima di disputare i 19 minuti finali nella sconfitta targata Cristiano Ronaldo. Nient’altro che la sua ultima uscita al Milan: risolto anticipatamente il prestito, l’attaccante che a fine marzo darà l’addio all’Albiceleste raggiunge a Stamford Bridge colui che al Napoli ne fu il mentore. Ma nemmeno l’esperienza alla corte di Sarri ne rivitalizza la stagione, parentesi inglese da 18 incontri e soli 5 gol nonostante l’illusoria doppietta all’Huddersfield. Titolare in 13 delle 14 presenze in Premier League, fiducia ottenuta pure in FA Cup ma non dall’inizio nella finale di Coppa di Lega persa ai rigori contro il Manchester City. E nemmeno l’altro epilogo di Europa League lo vedrà protagonista a differenza di Giroud, titolare e goleador a Baku dall’ottima intesa con Hazard. Esclusione che non ha negato al Pipita una serie di festeggiamenti da attore protagonista, gioia che anticipa un futuro tutto da scrivere per chi ha appena sollevato un trofeo inedito in carriera.

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