Roma-Shakhtar Donetsk in Europa League: tutto quello che c'è da sapere
Fonseca ritrova sulla strada ancora un suo ex club, allenato per tre anni, compreso il periodo dell'ultimo confronto tra le due squadre. Lo Shakhtar si caratterizza per un gioco offensivo e un'anima brasiliana, mentre la difesa non garantisce lo stesso livello qualitativo. Punti di forza e di debolezza: tutto sul prossimo avversario della Roma agli ottavi
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Negli ottavi di Europa League la Roma affronterà gli ucraini dello Shakhtar Donetsk. La gara di andata si giocherà giovedì 11 marzo, mentre il ritorno è in programma il 18 marzo. I giallorossi disputeranno la prima all'Olimpico per poi andare a caccia della qualificazione nel ritorno a Kharkiv. Scopriamo meglio l'identikit della futura avversaria.
L'AVVERSARIA - Sorteggio certamente non benevolo per la Roma che pesca una delle squadre più complicate nell'urna di Nyon. In patria lo Shakhtar domina ormai da anni, in Europa - sebbene non è esattamente ai livelli di qualche tempo fa - ha ormai una lunga esperienza che l'ha proiettata lo scorso anno fino alla semifinale di Europa League, persa contro l'Inter. Arrivata quest'anno nella competizione dalla Champions, presenta sempre tante ottimi individualità brasiliane e sa adattarsi tatticamente ai rivali in campo.
COME SI È QUALIFICATA - Lo Shakhtar, dopo aver chiuso al 3° posto il girone di Champions ed essere 'passato' in Europa League, è approdato agli ottavi di finale dopo aver eliminato il Maccabi Tel Aviv ai sedicesimi. All'andata ha vinto 2-0 in Israele, poi al ritorno è arrivato un altro successo: 1-0, grazie al rigore trasformato da Junior Moraes.
COME GIOCA - Lo Shakhtar pratica un gioco molto offensivo, ma contro avversarie di alto calibro sa ripiegare anche su un solido catenaccio. Un 4-1-4-1, con un perno davanti alla difesa e tanti uomini d'attacco pronti a supportare il terminale offensivo, Junior Moraes, autore di 55 gol e 25 assist da quando veste la maglia del Donetsk (2018-19). Le giocate principali passano dai piedi degli esterni, Solomon e Taison, ma c'è anche un terzino come Dodô che entra molto nel vivo dell'azione.
L'ALLENATORE: LUIS CASTRO - Sarà sfida tra portoghesi in panchina, perché su quella dello Shakhtar siede un altro lusitano. È alla seconda stagione alla guida del club di Donetsk, dopo aver allenato in patria con buoni risultati Rio Ave, Chaves e Vitoria Guimaraes (con un'esperienza a Porto da allenatore delle riserve e una breve avventura ad interim in prima squadra): al primo colpo, lo scorso anno, ha vinto il campionato, mentre quest'anno ha raccolto fin qui 9 vittorie e 6 pareggi in 15 giornate. È a -1 dalla Dynamo Kiev, con 35 gol fatti e 11 subiti.
LA STELLA: TAISON - Come anticipato precedentemente, gran parte delle giocate dello Shakhtar passano dai piedi di questo esterno brasiliano, molto rapido e letale nel dribbling. A Donetsk ormai dal gennaio 2013, predilige la fascia di sinistra, ma ha grande intelligenza tattica e riesce a muoversi su tutto il fronte d'attacco, trovando la miglior posizione in cui farsi dare il pallone e servirlo alla punta o cercare la conclusione da fuori. Nella sua esperienza con il club vanta 55 reti e 78 assist in totale.
PUNTI DI FORZA: ATTACCO ED ESPERIENZA - È il reparto offensivo quello che regala maggiori sicurezze a Luis Castro e che fa preoccupare i giallorossi. Con un gioco corale divertente e ormai collaudato, gli ucraini puntano sulle tante individualità a disposizione che hanno permesso quest'anno di fare anche grandi colpi, come il successo in trasferta sul campo del Real Madrid. In Europa, inoltre, sono una presenza fissa ormai da anni e sanno interpretare anche partite di alto livello.
PUNTI DEBOLI: DIFESA E INCOSTANZA - La Roma dovrà cercare di approfittare, al contrario, di una certa fragilità della difesa di Castro. Se non mette in atto fin dai primi minuti un atteggiamento prudente in campo, come accaduto nella doppia sfida di Champions contro i nerazzurri, la squadra rischia di prendere delle imbarcate come capitato contro il Gladbach. Il reparto arretrato, infatti, gode di poche individualità di spessore e pecca spesso di uno scarso equilibrio che rischia di diventare letale.
PRECEDENTI - Quello tra Roma e Shakhtar sarà il 7° confronto a livello europeo. Nei sei precedenti, tutti in Champions, i giallorossi hanno ottenuto 2 vittorie (entrambe in casa) e 4 sconfitte. I primi due scontri diretti risalgono alla fase a gironi, gli ultimi quattro agli ottavi di finale: nel primo caso passò la squadra di Donetsk, nell'ultimo doppio confronto (2017-18) invece la spuntarono i capitolini, guidati allora da Di Francesco, grazie al successo al ritorno per 1-0 firmato Dzeko. Trionfo di misura che ribaltò il ko dell'andata e li proiettò ai quarti.
CURIOSITÀ: FONSECA ANCORA CONTRO UNA SUA EX - Come già accaduto contro il Braga, per mister Paulo Fonseca il doppio confronto di Europa League sarà un altro tuffo nel passato. Il portoghese, infatti, ha allenato la formazione ucraina proprio prima di approdare alla Roma: un'esperienza triennale, dal 2016 al 2019, caratterizzata da 7 trofei conquistati e una media di 2.37 punti a partita sulle 139 gare totali. Era lui l'allenatore dello Shakhtar che fu eliminato dalla Roma nell'ultimo scontro tra le due squadre.
IL CALENDARIO DELLA ROMA - Ecco come si inserisce il doppio confronto con lo Shakhtar Donetsk negli impegni dei giallorossi in Serie A. Prima della gara d'andata, in programma all'Olimpico l'11 marzo, affronteranno il Genoa all'andata, mentre dopo il ritorno del 18 marzo in Ucraina ospiteranno il Napoli. Nel mezzo il match esterno di campionato contro il Parma
