Atalanta-Lipsia, Gasperini: "Giocato alla pari. Futuro? Resto finché non do fastidio"

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Dopo l'eliminazione dall'Europa League, l'allenatore parla anche di futuro: "Come tutti gli anni arriverà il momento di confrontarci.  Quanto a lungo resterò a Bergamo? "Fino a quando non do fastidio, fino a quando ci sarà l'entusiasmo di giocarsi partite come quelle di stasera". E sul rigore negato alla Dea: "Quando l'arbitro prende due decisioni così diverse c'è qualcosa che non è chiaro". Testa al campionato: "Serve un filotto di vittorie"

ATALANTA-LIPSIA 0-2, GOL E HIGHLIGHTS

L’Atalanta ci prova, crea, ma non concretizza e viene eliminata dal Lipsia, che approda in semifinale di Europa League grazie allo 0-2 del Gewiss Stadium con la doppietta di Nkunku. Al termine della partita tocca a Gian Piero Gasperini analizzare l'eliminazione e guardare già al futuro: "Siamo stati tutti artefici dell'Atalanta, è un percorso di sei anni e sicuramente come tutti gli anni arriverà il momento di confrontarci. La società prenderà atto e poi giustamente dovrà scegliere - spiega - è arrivato un nuovo direttore sportivo, sarà la società a dettare i temi e io dirò le mie idee. Poi dopo vedremo: partiamo da un base di squadra che ha un suo valore. Sei anni sono tanti però ci sono delle prospettive non così negative. Quanto a lungo resterò a Bergamo? "Fino a quando non do fastidio, fino a quando ci sarà l'entusiasmo di giocarsi partite come quelle di stasera. Tanti stanno a casa a guardarle, non tutti le giocano".

"Rigore non concesso? Poca uniformità di giudizio"

Gasperini si è soffermato anche sul rigore non concesso all'Atalanta all'inizio del secondo tempo: sulla punizione di Malinovskyi Dani Olmo respinge il pallone, ma i giocatori dell'Atalanta reclamano subito un tocco di mano e, di conseguenza, un calcio di rigore essendo la barriera all’interno dell’area. L’arbitro lascia correre, ma dopo 30 secondi viene richiamato al VAR per rivedere l’episodio. Dopo l’On Field Review però non cambia idea e non concede il rigore, mimando il gesto del braccio attaccato al corpo. "Rigore? La cosa molto strana che in 30 secondi l'arbitro ha dato un fallo sulla punizione con il braccio abbastanza attaccato - risponde Gasperini - e poi ha ritenuto non fallo il mani di Dani Olmo, c'è quindi una grande confusione. Quando l'arbitro prende due decisioni così diverse c'è qualcosa che non è chiaro".

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"Ora un filotto per risalire in classifica"

Gasperini si guarda indietro e analizza la stagione dell'Atalanta in Europa: "Dobbiamo essere contenti del percorso che abbiamo fatto, abbiamo giocato due partite vicine a questa squadra come era successo con il Villarreal. Ci manca qualcosina in fase realizzativa rispetto gli scorsi anni. Anche oggi, pur attaccando a lungo, non siamo mai riusciti a trovare la giocata per svoltare". Testa al campionato, dove lunedì l'Atalanta affronterà il Verona: "Abbiamo sette partite, sappiamo che per rimontare in classifica e sperare di tornare in Europa serve un bel filotto di vittorie" è la tesi dell'allenatore. Che guarda anche al momento del calcio italiano, fuori da Europa e Champions League: "Più che preoccupato, sono dispiaciuto dal fatto che nonostante gli schiaffi che il nostro calcio ha preso in giro per l'Europa con i club e con la Nazionale, ho la sensazione che si parta con buoni propositi ma dopo una o due settimane questi vengono meno. Ci vuole più coraggio".