Roma Ludogorets, Mourinho: "Zaniolo da valutare, all'Olimpico serve l'atmosfera giusta"
ROMAL'allenatore prima dell'ultima e decisiva sfida del girone contro il Ludogorets: "Serve una grande atmosfera. Squalifica ridotta a Zaniolo è giustizia, non so ancora se giocherà, l'ematoma era grosso. Errori Abraham? Sono contento del suo atteggiamento. Abraham gioca, El Shaarawy anche, poi ne mancano nove"
ROMA AGLI SPAREGGI DI EUROPA LEAGUE SE… - ZANIOLO, SQUALIFICA RIDOTTA - ROMA-LUDOGORETS LIVE
Novanta minuti alla fine, novanta minuti per proseguire il cammino in Europa League. All'Olimpico arriva il Ludogorets e la squadra di Mou ha un solo risultato per conquistare il secondo posto valido per gli spareggi (con le terze di Champions): vincere. Altrimenti sarà terzo posto e Conference League. Intanto, una notizia è già arrivata: l'Uefa ha accolto il ricorso della Roma e ha ridotto le giornate di squalifica di Zaniolo. Dunque, potrà esserci contro il Ludogorets di giovedì, a patto che riesca a smaltire l'ematoma alla coscia subito a Verona. Così l'allenatore giallorosso a Sky Sport e nella conferenza stampa pre match, insieme ad El Shaarawy.
Mourinho a Sky Sport: "I sold out allo stadio sono una grandissima vittoria della società"
Come va gestita la partita di domani con un solo risultato a disposizione?
"Magari è più facile. Se hai due risultati a volte vuoi vincere, ma sai che basta il pari, e si creano contraddizioni nel tuo gioco. Noi invece dobbiamo pensare solo a vincere. Con i rischi dell'altra squadra. Sappiamo cosa ci aspetta, sarà divertente per noi e per i tifosi".
Il ricorso di Zaniolo è andato a buon fine, cosa ha pensato?
"Giustizia, ho pensato a questo. L'Uefa è la Uefa, loro hanno il potere della giustizia. I tre turni di stop non mi erano piaciuti, il ricorso accolto mi rende contento. È giusto per Nicolò, e giusto per la Uefa. Al di là di questo, c'è anche il lato sportivo. Nicolò ci può dare una mano in una partita decisiva".
Zalewski è il terzo U21 più utilizzato in A, Volpato è già stato decisivo…
"Una cosa è lanciare sporadicamente un giovane per solo cinque minuti ogni mese. Questo aiuta il processo, ma quello che ha più significato è prepararlo per il salto, è successo con lui, con Bove, con Volpato. Il prossimo sarà Tahirovic".
14° sold out col Ludogorets, poi quello con la Lazio…
"E' una grandissima vittoria della società. È straordinaria. Si tratta di competizioni diverse. È il modo della famiglia romanista di stare insieme. Ovviamente sono molto contento".
Le parole di Mourinho in conferenza
Domani è un dentro o fuori…
"Se non vinciamo andiamo in Conference, ma non vogliamo. Vogliamo i playoff e abbiamo un solo risultato. È una partita difficile per noi e per loro. All'andata hanno vinto una partita dove abbiamo giocato con le nostre prime scelte. Lo stadio sarà esaurito. Si può creare un ambiente da partita decisiva, con una grande atmosfera possiamo farlo".
Come sta Zaniolo?
"La squalifica ridotta è giustizia. Tre turni per quello che aveva fatto erano troppi. È importante per noi, prima per questo senso di giustizia. Secondo perché può aiutarci. Prima dell'allenamento non sono in grado di dire se potrà giocare o meno. L'ematoma era grosso e il dolore importante. Vedremo, mi piacerebbe averlo".
Che Ludogorets si aspetta domani?
"Mi aspetto una squadra che giocherà per due risultati. Questo fa la differenza. Sono pericolosi in contropiede, hanno giocatori veloci. Una squadra così può difendersi di più. Ma come ho già detto. La nostra ambizione non è vincere di nuovo la Conference ma andare ai playoff, anche se sappiamo che scenderanno squadre costruite per vincere la Champions. Non penseremo a nulla. Per noi è importante anche l'ultima vittoria in campionato. Dopo un successo si respira positività"
Abraham sta passando un momento particolare?
"Da sempre dico ai miei giocatori che il portiere che sbaglia clamorosamente, l'attaccante che non segna o il difensore che fa errori, è tutto secondario. Per me la cosa principale è l'atteggiamento, è pensare alla squadra, è lavorare seriamente, è non piangere nei momenti difficili, avere coraggio. Pellegrini ha sbagliato un rigore con l'Empoli, quello successivo ha avuto il coraggio di tirarlo di nuovo, e ha segnato. Avesse sbagliato non sarebbe stato un problema, ma l'ha fatto. Sono molto contento della partita di Abraham a Verona, nonostante l'errore. Il secondo errore (il palo, ndr) è diventato un assist. Lavora tanto, crea problemi agli avversari. Gioca di squadra".
Ritiene motivo di orgoglio tutti i giovani lanciati alla Roma? È felice dell'espolosione dei giovani o preoccupato che i titolari segnano poco?
"Non ho avuto in passato la necessità di lanciare i giovani, ma non è giusto dire che nella mia carriera abbia lanciato pochi di loro. Non sono pochi e tanti sono bravi. Qui è un po' una necessità, ma anche una conseguenza del nostro profilo di lavoro. Non sono un eroe per avergli dato questa opportunità. Per i giovani si tratta di un processo. Prima giocano in primavera, poi in primavera ma si allenano con la prima squadra, poi diventano giocatori della prima che fanno minuti con la primavera. Quindi diventano a tutti gli effetti un giocatore della prima squadra. C'è fiducia da parte mia. Si sente che tutti sono felici quando uno di loro debutta, quando un Volpato segna il gol partita. È il gruppo che aiuta i giovani a crescere. Vivere tutto questo mi fa piacere. Mi fa più piacere la loro crescita o sono più preoccupato che i titolari segnino poco? Voglio vincere le partite, non sono preoccupato. Mi fa piacere che i bambini facciano bene, così come l'atteggiamento dei miei attaccanti che non stanno segnando tanto. Belotti non ha segnato col Verona, ma il suo atteggiamento e il suo coraggio mi sono piaciuti. È la cosa più importante. Se domani Abraham segnerà, per me non sarà una sorpresa".
Matic è pronto dal primo minuto? Che impatto sta avendo sui giovani?
"Sono questi tipi di esempio che servono ai giovani. Ha 34 anni, è infortunato ma resta per aiutare tutti. È venuto qui perché lo conoscevo e sapevo che avrebbe fatto questo, al di là delle sue qualità in campo. È evidente quello che può significare lui per i giovani. Come sta? Vediamo oggi. Abraham gioca, El Shaarawy anche. Poi ne mancano nove".
El Shaarawy a Sky: "Serve voglia e determinazione"
Domani partenza da titolare…
"Sarà decisiva, per me la duecentesima, un traguardo importante. Ma sarà fondamentale vincere. È una settimana chiave. Serve voglia e determinazione".
A Helsinki aveva segnato…
Il cinquantesimo, ma me l'hanno tolto. Poi l'ho fatto a Verona. Ma non sono un punto di arrivo, ma di stimolo".
A Verona un gol alla Totti?
"Sì, me l'hanno detto. È stato un bel gol, ci ha permesso di respirare di più. Mi è servito molto per la fiducia".
Che momento è quello attuale? Ha compiuto 30 anni da poco…
"Molto positivo, è stata una bella settimana. Ho una buona forma fisica. Poi il gol aiuta. Più giochi più stai meglio".
Sul ruolo…
"E' un ruolo che ho già fatto in passato, con Conte in Nazionale. Parto più indietro ma è a tutta fascia, la conosco bene. La cosa non mi preoccupa. Cerco di fare il mio, dove mi mettono gioco".
El Shaarawy in conferenza
50 gol con la Roma e la prossima sarà la presenza numero 200…
"Raggiungere certi obiettivi di gol e presenze con la Roma è una grande soddisfazione, ma non sono un punto di arrivo, ma di stimolo. Voglio dare sempre di più".
In che ruolo preferisce giocare?
"Ora forse sono meno vicino alla porta, ma non è una cosa che mi preoccupa. Quello che conta sono disponibilità e atteggiamento. Dove mi mette Mourinho va benissimo".
Sta diventando uno specialista dei gol nel finale…
"L'atteggiamento e la voglia di non mollare devono essere le cose principali. Il lavoro da fare è molto di testa. Ma molto dipende dagli episodi specifici".