Real Sociedad-Roma, Mourinho: "La partita più importante della stagione, saremo pronti"

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Torna a parlare l’allenatore portoghese e lo fa alla vigilia del match di ritorno in Europa League contro i baschi della Real Sociedad: "Siamo pronti, l'ambiente che troveremo ci caricherà, ma lo stadio da solo non fa gol". Poi sulla condizione della squadra: "Non abbiamo 24, 25, 26 giocatori tutti allo stesso livello: se arriva un infortunio, una squalifica, la stanchezza e non è facile. Ma io sono sempre con loro e loro con me"

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Conferenza stampa della vigilia per José Mourinho che torna a parlare da San Sebastian dove la sua Roma giocherà domani (giovedì alle 21 su Sky Sport Uno) contro la Real Sociedad forte del 2-0 dell’Olimpico. Il portoghese, come comunicato dall’ufficio stampa giallorosso, ha risposto a domande soltanto inerenti all’Europa League. 

Alguacil ha detto che ci sarà una “tempesta”. Che ambiente ti aspetti?

"Sono dichiarazioni rispettose. Sta caricando i suoi e l’ambiente, lui fa il suo lavoro e lo fa bene. È un bravo allenatore dal punto di vista tecnico e dimostra di essere bravo anche a comunicare con la sua gente. È il vantaggio di giocare il ritorno in casa, può definire la sua strategia per la partita, noi abbiamo la nostra e siamo fiduciosi".

 

Quale sarà l’atteggiamento? Ci sarà la miglior formazione?

"Il mio atteggiamento è sempre che la prossima partita è sempre la più importante. Quella di domani è quella più importante della stagione, ovviamente giocherà che nel mio pensiero e nella mia analisi è quella che ci dà più garanzia di poter andare ai quarti di finale".

La Roma è una squadra “da coppe” o è una questione di mentalità?

"Non siamo né squadra di “campionato” né di “coppa”, siamo una squadra di giocatori seri che lavorano al massimo ogni tanto non riescono a trovare il livello di performance per ottenere il risultato. Niente di più. Facciamo un po’ di fatica a giocare tante partite, in questo caso in due competizioni, ma è normale. Ci sono squadre che hanno 24, 25, 26 giocatori tutti uguali a livello di potenziale ed esperienza, ci sono squadre in Europa che possono giocare ogni due giorni. Per noi è diverso: arriva un infortunio, una squalifica, la stanchezza e non è facile. Ma io sono sempre con loro e loro con me".

 

L’Olimpico vi ha dato grande spinta, Alguacil chiama la “tempesta”

"L’Olimpico ci dà sempre la tempesta perfetta, ogni tanto vinciamo con loro, altre volte perdiamo con loro. Alla fine però è il campo che parla. Io l’unica volta che ho visto uno stadio segnare un gol è stata la semifinale di Champions nel 2005 perché la palla non era entrata e il rumore dello stadio ha fatto in modo che venisse assegnato…Domani una grande atmosfera d’appoggio alla Real caricherà anche noi. Non è che oggi non dormiamo per questo, il disastro era quando gli stadi erano vuoti per il Covid. Domani sarà stupendo: il campo, gli avversari, l’arbitro. Non abbiamo paura dell’ambiente, siamo felici di trovare una “tempesta” allo stadio. Rispetto all’andata cambieremo solo una cosa: gioca Ibañez…"

Come hai visto il cambiamento della Real Sociedad in questi anni?

"L’ultima volta che sono stato qui è stato con il Real Madrid tanti anni fa, quando arrivi l’impatto è molto positivo: lo stadio è molto bello per i giocatori, per i tifosi è un impianto top. Poi è una squadra che gioca per grandi obiettivi, sta in zona Champions dall’inizio del campionato con un buon vantaggio sulle inseguitrici e molto vicino all’Atletico Madrid che fa investimenti diversi. Hanno strutture, filosofia e ho sempre avuto grande rispetto verso la Real Sociedad".

 

Vi vedete come favoriti? Ti aspetti una Real diversa?

"La Real ha giocato bene all’andata, ha cambiato poco giocando con Illarramendi al posto di Mendez, ma – magari mi sbaglio – domani giocherà Mendez e giocheranno con più aggressività, presseranno più alti rispetto a quanto fatto a Roma. Correranno rischi che potrebbero aiutarli a rimontare o creare occasioni, così come potrebbero far sì che la partita si chiuda prima del previsto. Dal punto di vista teorico siamo preparati ad avvantaggiarci da queste situazioni". 

Pellegrini: “Per loro ‘tempesta’? Per noi ‘battaglia’”

Accanto al tecnico portoghese in conferenza stampa c’era capitan Pellegrini che dopo la ferita alla testa dell’ultimo match di campionato giocherà con un caschetto protettivo. Il centrocampista risponde alle domande sulle critiche ricevute: “Sicuramente per ovvi motivi è stata anche colpa mia, si può sempre fare di più al netto di qualche problematica che posso aver avuto. Quando si scende in campo siamo tutti uguali, non mi piace nascondermi dietro l’alibi di non essermi allenati o non essere al 100%. Anche io non sono soddisfatto del mio score di questa stagione, mi piacerebbe fare molto di più”. Poi aggiunge: “Ho sempre dato il 120% per la Roma e qualsiasi possa essere la difficoltà, ho sempre messo i compagni davanti a tutti. Su Dybala: “Avere la possibilità di giocare con uno come Paulo è una cosa in più, avere un giocatore che ti può mettere la palla dove vuole in qualsiasi momento è un pregio. Speravo di arrivare con uno score diverso in questo punto della stagione, spero di rifarmi”. Infine sulle parole di Alguacil e sulla “tempesta” attesa all’Anoeta: “Loro parlano di ‘tempesta’? Noi rispondiamo che sarà una ‘battaglia’ e che non ci spaventa farla…”

Alguacil: “Dobbiamo creare una tempesta, crediamo nella rimonta”

Poco prima di José Mourinho era intervenuto in conferenza stampa anche Imanol Alguacil, allenatore della Real Sociedad che crede fermamente nella rimonta e avverte i giallorossi sull'ambiente che troveranno: “Chiaramente è una cosa possibile, senza dubbio, anche se sarà complicato. Dobbiamo creare un'atmosfera spettacolare, una tempesta. Dobbiamo essere coraggiosi e uniti possiamo riuscirci. Non posso che essere orgoglioso di questa squadra. Come allenatore, sono consapevole del fatto che possiamo ancora migliorare e io sono con loro”. E a crederci è anche tutto l’ambiente dei baschi: la società ha dato un particolare benvenuto alla Roma sui social: “Venvenuti nel nostro Colosseo dove ad aspettarvi ci saranno 11 giocatori e dei tifosi tutti uniti che come gladiatori difenderanno anima e corpo il loro scudo”.