Quattro sfide, otto squadre e atrettanti giocatori da tenere d'occhio: da Hudson-Odoi nel Chelsea di Sarri ad Amin Younes, l'arma segreta di Ancelotti contro l'Arsenal di Maitland-Niles
Ainsley MAITLAND-NILES (Arsenal, 1997) - Da ragazzino giocava in attacco e il suo idolo era Henry: "Cercavo di imitarlo, ma segnavo poco". Dietrofront quindi, esterno a tutta fascia: 22 presenze stagionali, 2 gol e un assist, anche 9 gare da terzino. Dopo un anno in prestito all'Ipswich e qualche comparsata con Wenger si sta guadagnando il posto fisso. Londinese doc, una vita nell'Arsenal, dedicò a sua madre la prima maglia da professionista, ma ormai non si parlano da qualche anno. Nel 2015 Jules Niles perse la testa e prese a calci un dirigente dei Gunners, Dick Law. Fu arrestata e poi rilasciata, nessuno sporse denuncia, ma Ainsley ha chiuso i rapporti: lui vive con suo fratello in un appartamento da 700mila sterline, lei in un container come se fosse una senzatetto. "I soldi gli hanno dato alla testa". Situazione difficile.
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Amin YOUNES (Napoli, 1993) - 2 gol in 181 minuti con gli azzurri, poi un record: il primo calciatore tedesco ad aver giocato nel Napoli. Younes è già nella storia. 25 anni, esterno d'attacco rapidissimo, 2 reti in 5 gare con la Germania. De Laurentiis lo prende in estate prima di tutti, ma Amin sparisce nel nulla dopo aver effettuato le visite mediche. I media olandesi parlano di "ragazzo spaventato dall'ambiente napoletano', addirittura 'scontento delle strutture di Castelvolturno". Un mistero risolto dal ragazzo: "Mio nonno sta male, ho preferito stare lì per stargli vicino". Oggi è l'arma in più per l'Europa, il suo agente lo definì "una Ferrari che deve lasciare il garage". Il Napoli spera sia così.
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Pablo FORNALS (Villarreal, 1996) - Questo ragazzino si presentò al San Mamés di Bilbao con un destro dai 40 metri e una giocata da applausi su Inigo Martinez. Personalità. Cresce nel Villarreal, ma viene scartato a 16 anni e poi ripreso nel 2017 per 12 milioni. Gioca sempre, 42 presene e 4 reti stagionali, 3 gol e 3 assist in Europa. Tuttocampista, meglio da rifinitore che da play, odia la playstation e ama giocare per strada: "Ho iniziato lì, la tecnologia non mi appassiona". Meglio stare in mezzo al campo: "La cosa più importante non sono i gol, o i passaggi, ma la posizione". Il Napoli lo cercò a gennaio, a giugno potrebbe tornare alla carica.
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Ferran TORRES (Valencia, 2000) - 19 anni da record: oro agli Europei U17 con la Spagna nel 2017, argento ai Mondiali nello stesso anno, 37 gare e un gol tra i professionisti. Contratto fino al 2021 con clausola rescissoria da 100 milioni. Ala destra, 'valenciano' doc: "Difenderò questa maglia fino alla morte". Si ispira a Guedes, quest'anno ha giocato 30 partite segnando 3 gol. Ha un sogno: "Vincere un titolo con il Valencia". Magari in Europa.
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Joao FELIX (Benfica, 1999) - Predestinato già a 4 anni: suo padre Carlos - ex calciatore dilettante - lo faceva palleggiare nell'intervallo dei suoi match. Mentre Hélder Cristovao (ex allenatore del Benfica B) cambiò il modulo di gioco soltanto per lui. Fantasista, anche goleador. Joao Felix è il manifesto di una generazione di talenti che fa sognare il Portogallo, lo vuole anche la Juve. 12 gol in 32 partite stagionali, è il debuttante più giovane della seconda squadra del Benfica (16 anni e 312 giorni). Il Porto lo scartò perché era troppo fragile, oggi si mangia le mani.
6/8
Luka JOVIC (Eintracht, 1997) - Da ragazzino dormiva in macchina insieme a suo padre per arrivare prima agli allenamenti, poi ha esordito con la Stella Rossa a 16 anni battendo il record di Stankovic. Lo chiamano 'il piccolo Falcao', ma a lui non piace. Anche se quest'anno ha segnato più di lui: 24 squilli in 35 gare, Lazio e Inter l'hanno conosciuto bene (ha segnato a entrambe). Per Krstajic - allenatore della Serbia - è un giocatore da Barcellona, e infatti i blaugrana lo seguono da qualche mese- Quand'era al Benfica pensò di mollare, per fortuna è arrivato l'Eintracht di Adolf Hutter: "Mi ha svegliato!". Oggi è l'arma in più di una squadra che sogna una storica semifinale.
7/8
Tomas SOUCEK (Slavia Praga, 1995) - La Cenerentola dell'Europa League ha il suo asso nella manica, goleador quasi per caso: Soucek ha 24 anni, quest'anno ha segnato 10 reti stagionali, mai così tanti in carriera. Mediano di impostazione, uno dei protagonisti della vittoria contro il Siviglia nell'ultimo turno (gol e assist nel 4-3 che ha fatto fuori gli spagnoli). Tifa Arsenal, si ispira a Fabregas, a gennaio lo cercò anche la Fiorentina.
8/8
Callum HUDSON-ODOI (Chelsea, 2000) - L'Europa League è la sua competizione: 4 gol in 8 partite. Figlio d'arte, esterno d'attacco, ha 18 anni ma ragiona da trentenne: "Non sono mai nervoso, sono sempre pronto a giocare". Zero pressioni: "Ho sempre lavorato sodo, senza distrazioni". Stakanovista vero. Ha già due presenze con la Nazionale maggiore, mentre nel 2017 ha vinto i Mondiali U17. Una generazione di fenomeni: lui, Foden, Brewster. L'arma in più di Sarri per arrivare a Baku senza problemi.