
LA FOTOGALLERY. Il Portogallo campione fornisce ben tre elementi alla squadra ideale del torneo: oltre al solito CR7, protagonista a sprazzi, due ottimi giovani. Difesa italiana, non manca un pizzico di Islanda e Galles

Partiamo dal modulo: 3-4-3, con tridente da sogno. In difesa ci affidiamo a un solo centrale, poi due esterni giovani e promettenti; centrocampo con elementi capaci di completarsi. E' la nostra top 11 dell'Europeo: siete pronti a scoprirla? -
L'ALBUM di Euro 2016
BUFFON. Il migliore di tutti è ancora lui. Un solo gol subito (da Ozil), alcune parate mostruose da aggiungere alla sua collezione (su Piquè agli ottavi, sul "tentativo di autogol" ravvicinato di Chiellini ai quarti). Vero leader dentro e fuori dal campo -
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KIMMICH. Difesa a 3 in cui, sulla destra, premiamo l'esterno classe '95 della Germania. Sempre puntuale durante tutto il torneo, freddo dal dischetto contro l'Italia. Una sola disattenzione, quando ha tentato di anticipare Pogba facendosi così saltare dal francese in occasione del secondo gol di Griezmann in semifinale. Il tempo è dalla sua parte, nel complesso un ottimo Europeo -
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BONUCCI. Simbolo della difesa italiana che tutti ci invidiano, fa muro e fa ripartire i compagni con lanci che si rivelano veri e propri assist (vedi il gol di Giaccherini al Belgio). Il miglior centrale dell'Europeo -
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GUERREIRO. Completa la linea difensiva un esterno sinistro: è una delle rivelazioni del torneo e lo sarebbe stato a prescindere dal risultato della finale. Ottimo piede, grande sicurezza: ne sentiremo parlare ancora -
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RENATO SANCHES. Un altro protagonista del sorprendente Portogallo: 18 anni, ma sembra già un veterano. Chiude l’Europeo al primo posto per dribbling riusciti, secondo per palloni recuperati. Insomma, la combinazione perfetta di talento e forza fisica. È il giocatore più giovane ad avere segnato in una partita della fase a eliminazione diretta dell’Europeo -
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MODRIC. In regia premiamo il direttore dell'orchestra che a tratti ha mostrato il più bel calcio dell'Europeo, ovvero la Croazia, eliminata solo ai supplementari dal Portogallo futuro campione -
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BJARNASON. Il migliore in quasi tutte le gare della sua Islanda: un cuore immenso e ottime doti tecniche. Vede anche la porta con una certa facilità -
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PAYET. Ha preso per mano la Francia all'inizio dell'Europeo, quando bisognava ingranare e trovare gli equilibri. Si è spento nel finale, ma non va dimenticato quanto di buono ci ha fatto vedere tra gol e assist -
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BALE. Il primo componente del nostro tridente da urlo è l'anima del Galles rivelazione di Euro 2016. Con la sua esperienza ad alto livello ha accompagnato i colleghi meno esperti fino alla semifinale. Si è fermato solo al cospetto dell'amico CR7 -
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GRIEZMANN. Capocannoniere del torneo (6 gol), trascinatore della Francia con reti sempre decisive. Gli è mancato solo il lieto fine -
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CRISTIANO RONALDO. Rientra nella top11 in qualità di giocatore, ma la sua ultima prestazione da "allenatore" è stata a tratti commovente. Impossibile non fare il tifo per lui. Il gol di tacco e quello di testa sono due cartoline indimenticabili di un Europeo in cui, nel complesso, non ha brillato come ci saremmo aspettati. Ma alla fine ha vinto... -
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Allenatore: FERNANDO SANTOS. Sotto la sua guida il Portogallo è imbattuto (14 partite, 10 vittorie e 4 pareggi). Ha costruito una squadra capace (e l'ha dimostrato nel momento più importante) di fare a meno persino del suo campione più grande. Grande organizzazione tattica (storicamente quello che mancava ai portoghesi), lavoro mirato sugli avversari, ottima lettura delle gare, coraggio e la pazienza di aspettare CR7, opaco a inizio torneo. Senza dimenticare la fortuna, che non guasta mai: trionfa vincendo una sola gara (su 7) nei 90' (poi due ai supplementari, una ai rigori e tre pareggi nel girone)
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