Dopo la clamorosa (e prima) retrocessione in B dello scorso dicembre, il Santos ha aritmeticamente conquistato la promozione: il ritorno in massima serie segna anche il ritorno della storica numero 10 di Pelé, per scelta non assegnata a nessuno durante l'anno in seconda divisione. Anche un mossa per avvicinarsi a Neymar? Qui tutti i numeri ritirati più famosi: dalle leggende a calciatori tragicamente scomparsi
- Quella del campione per eccellenza, quella di Pelé, per esempio. Dopo la clamorosa (e prima) retrocessione in B dello scorso dicembre, lo storico club brasiliano ritrova promozione e maglia numero 10, per scelta non assegnata a nessuno durante l'anno in seconda divisione. "Ritorna la 10", è stato anche il claim lanciato sui social. È anche un mossa per avvicinarsi a Neymar?
- In casa Milan sono ben due i numeri ritirati: due capitani difficilmente eguagliabili sotto il profilo della classe ma soprattutto della fedeltà ai colori rossoneri. Per entrambi lo stesso percorso, dalle giovanili al tetto del mondo, condividendo anche una buona fetta di carriera
- In un'epoca in cui non esistevano i nomi sulle maglie e i numeri andavano dall'1 all'11, il 3 nerazzurro era quello di capitan Facchetti. E ancora oggi anche i più giovani, spesso ragazzi che non l'hanno mai visto giocare, lo ricordano come uno dei simboli dell'"interismo" più puro
- Da un grande capitano interista a un altro, che ha giocato la sua ultima gara in nerazzurro con il "4ever" sulla schiena. 4 per sempre: dopo 19 stagioni con quell'unica maglia, battendo record su record (giocatore con più presenze nella storia nerazzurra, nonché il più vincente con 16 trofei), era il minimo che il club potesse fare
- A Napoli, dopo un periodo di incertezza in cui qualcuno ha potuto godere del grande onore, hanno deciso: nessuno indosserà più la mitica 10. Un sogno che svanisce per tanti che amano il calcio, ma davanti a un'eccezione come il Pibe si può anche comprendere la scelta. Dopo la sua scomparsa nel 2020, a lui è stato anche intitolato lo stadio di Napoli e a maggior ragione difficilmente qualcun altro tornerà ad indossare la leggendaria 10
- Il numero della fantasia sparisce anche a Brescia, dove il Divin Codino ha trascorso solo 4 stagioni, ma incantando con le sue magie e chiudendo la carriera
- Tragiche, invece, le circostanze che hanno portato il Brescia alla decisione di ritirare un altro numero, il 13: la scomparsa di Vittorio Mero, deceduto a 27 anni in un incidente stradale. Il suo ricordo verrà tramandato anche grazie a quella maglia
- Uno dei più recenti "ritiri" di maglia: il Sassuolo lo aveva annunciato qualche anno fa. Leggenda del club emiliano, con i neroverdi ha giocato dal 2005 al 2022. Per lui sono oltre 470 le presenze e così la 4 non sarà più indossata da nessuno.
- Anche la scomparsa di Davide Astori ha sconvolto il mondo del calcio. Ritirata subito la maglia numero 13 da lui indossata. A ricordare il difensore anche una fascia speciale che da quel giorno indossa il capitano della Fiorentina. Anche il Calgliari ha deciso di ritirare la 13 usata durante la sua avventura in Sardegna. Il centrale è stato anche il capitano del club.
- Un incidente stradale è costato la vita anche all'attaccante del Chievo, morto a 26 anni. Grande commozione in tutto il mondo del calcio e la decisione di onorare così il 30 con cui scendeva in campo
- Una carriera troppo breve anche quella dell'attaccante cresciuto nell'Atalanta, spezzata ad appena 23 anni a causa di un incidente stradale, in cui perse la vita insieme alla fidanzata. Il club nerazzurro gli ha intitolato il campo principale del Centro Sportivo Bortolotti a Zingonia e la curva Nord dello stadio di Bergamo
- A Bologna il centro sportivo è intitolato alla memoria del giovanissimo difensore (scomparso ad appena 17 anni in un incidente in motorino, tornando a casa dopo l'allenamento), figlio dell'ex portiere Giovanni Galli. Ritirato anche il suo 27, da allora indossato da Quagliarella, suo compagno di nazionale giovanile
- La morte del centrocampista del Livorno, avvenuta nel 2012 in campo nel corso della partita contro il Pescara, ha sconvolto il mondo del calcio. Il 25 del "Moro" è stato ritirato anche dal Vicenza, altro club in cui aveva giocato, che gli ha intitolato il Centro tecnico di Isola Vicentina
- Se si parla di Cagliari, non può non venire in mente Gigi Riva, l'attaccante che rifiutò addirittura la Juventus per restare nella terra che l'aveva adottato e amato. Il Cagliari l'ha ringraziato ritirando l'11 (anche prima della sua scomparsa) con cui Riva, anche per motivi scaramantici, voleva sempre scendere in campo.
- A Vicenza non si indossa più il 3, simbolo di un terzino che in biancorosso ha trascorso le stagioni dal 1953 al 1966 in campo, per poi diventarne anche allenatore
- Altra bandiera, altro capitano. Simbolo della lotta alla SLA, la malattia che l'ha portato via nel 2002, Signorini è ancora oggi "il Capitano" per il popolo rossoblù del Genoa. Nella foto, la figlia Benedetta in occasione della celebrazione dei 120 anni del club, nel 2013
- Capitano del Genoa, vestendo la maglia rossoblù nel 2003-2004 e poi dal 2005 al 2013, Marco Rossi era il classico giocatore che non molla mai, che si adatta a qualsiasi ruolo e che dà tutto per la maglia. Ecco perché il suo 7 è stato ritirato nel 2014
- Il gettonatissimo 4 non si indossa più neanche a Pescara, dove a tutti ricorda il capitano (poi anche allenatore e team manager del club), in campo dal 1973 al 1979
- A Cosenza, invece, non si assegna più la maglia numero 8 appartenuta a Donato Bergamini. Una decisione presa dalla società calabrese nel 2017.
- Altra leggenda del calcio di provincia è Alessandro Lucarelli. Il difensore livornese ex Parma ha avuto l'onore di veder la sua maglia numero 6 ritirata dopo la promozione del club emiliano in Serie A. Proprio per amore della sua squadra, Lucarelli era sceso fino alla Serie D prima di riportare i ducali nella massima serie
- Se dici Chievo Verona è impossibile non associare questa società a Sergio Pellissier Primatista di presenze con i clivensi in A e in tutte le competizioni, è anche il miglior marcatore del club nel massimo campionato con 112 reti. Inevitabile che venisse ritirata la sua maglia nel maggio del 2019 quando l'attaccante ha deciso di lasciare il calcio professionistico
- Non mancano, ovviamente, i casi fuori dall'Italia. Nel 2008, in occasione del cinquantesimo anniversario del debutto di Bobby Moore con la maglia del West Ham, la società ha comunicato di aver ritirato la sua maglia con il numero 6.
- Il numero diventato leggenda. Due le versioni sull'origine di quel mito: nel 1970 il profeta del gol indossava regolarmente il numero 9, fu quando il compagno Gerrie Mühren non trovò in spogliatoio la propria maglietta prima di una partita, che Johan decise di cedergli la sua 9, prendendosi - del tutto casualmente - la 14. Altra versione è che, in quell'anno, l'Ajax adottò i numeri fissi per tutta la stagione. Cruijff partì infortunato trovando libero, al suo rientro, solo quel numero. Poi entrato nella storia.
- Nonostante i soli 21 anni, ha già una maglia ritirata. La scelta del Birmingham si lega proprio ai suoi primati di precocità: "La maglia numero 22 è diventata sinonimo di Jude, della sua ascesa in prima squadra a soli 16 anni e delle sue qualità. E come tale il club ha deciso che sarebbe stato opportuno ritirare questo numero, per ricordare uno dei nostri e per ispirare gli altri".