Tutti i numeri di maglia ritirati, l'ultimo è il 4 di Magnanelli al Sassuolo
Il Sassuolo ha deciso di omaggiare il suo capitano ritirando la numero 4 che ha indossato per tanti anni in neroverde. Francesco Magnanelli è soltanto l'ultimo dei tanti calciatori che hanno avuto questo privilegio: sono molti i club in Italia che negli anni hanno onorato così bandiere, capitani o campioni sfortunati
- In un'epoca in cui non esistevano i nomi sulle maglie e i numeri andavano dall'1 all'11, il 3 nerazzurro era quello di capitan Facchetti
- Da un grande capitano interista a un altro, che ha giocato la sua ultima gara in nerazzurro con il "4ever" sulla schiena. 4 per sempre: dopo 19 stagioni con quell'unica maglia, battendo record su record (giocatore con più presenze nella storia nerazzurra, nonché il più vincente con 16 trofei), era il minimo che il club potesse fare
- A Napoli, dopo un periodo di incertezza in cui qualcuno ha potuto godere del grande onore, hanno deciso: nessuno indosserà più la mitica 10. Un sogno che svanisce per tanti che amano il calcio, ma davanti a un'eccezione come il Pibe si può anche comprendere la scelta. Dopo la sua scomparsa nel 2020, a lui è stato anche intitolato lo stadio di Napoli e a maggior ragione difficilmente qualcun altro tornerà ad indossare la leggendaria 10
- Un incidente stradale è costato la vita anche all'attaccante del Chievo, morto a 26 anni. Grande commozione in tutto il mondo del calcio e la decisione di onorare così il 30 con cui scendeva in campo
- Una carriera troppo breve anche quella dell'attaccante cresciuto nell'Atalanta, spezzata ad appena 23 anni a causa di un incidente stradale, in cui perse la vita insieme alla fidanzata. Il club nerazzurro gli ha intitolato il campo principale del Centro Sportivo Bortolotti a Zingonia e la curva Nord dello stadio di Bergamo
- A Bologna il centro sportivo è intitolato alla memoria del giovanissimo difensore (scomparso ad appena 17 anni in un incidente in motorino, tornando a casa dopo l'allenamento), figlio dell'ex portiere Giovanni Galli. Ritirato anche il suo 27, che da allora è il numero che indossa Quagliarella, suo compagno di nazionale giovanile
- La morte del centrocampista del Livorno, avvenuta nel 2012 in campo nel corso della partita contro il Pescara, ha sconvolto il mondo del calcio, che in quell'occasione si fece trovare impreparato di fronte a una tragedia evitabile con l'uso di un semplice defibrilatore
- Più recentemente, anche la scomparsa di Davide Astori ha sconvolto il mondo del calcio. L'ex capitano della Fiorentina è infatti morto a causa di un problema cardiaco a poche ore dal match che la Viola avrebbe dovuto giocare contro l'Udinese nel marzo del 2018. Ritirata subito la maglia numero 13 indossata da Astori. A ricordare il difensore anche una fascia speciale che da quel giorno indossa il capitano della Fiorentina
- Altra bandiera, altro capitano. Simbolo della lotta alla SLA, la malattia che l'ha portato via nel 2002, Signorini è ancora oggi "il Capitano" per il popolo rossoblù del Genoa. Nella foto, la figlia Benedetta con il presidente dello Sheffield FC in occasione della celebrazione dei 120 anni del club, nel 2013
- Il gettonatissimo 4 non si indossa più neanche a Pescara, dove a tutti ricorda il capitano (poi anche allenatore e team manager del club), in campo dal 1973 al 1979
- Cittadino onorario di Messina, dove ha giocato dal 2001 al 2007 indossando il 41 che, una volta trasferitosi, ha scelto di non indossare mai più, inricordo di quella esperienza unica. La società, dopo la sua partenza, ha risposto al suo messaggio d'amore ritirando la maglia
- Altra leggenda del calcio di provincia è Alessandro Lucarelli. Il difensore livornese ex Parma ha avuto l'onore di veder la sua maglia numero 6 ritirata dopo la promozione del club emiliano in Serie A. Proprio per amore della sua squadra, Lucarelli era sceso fino alla Serie D prima di riportare i ducali nella massima serie
- Se dici Chievo Verona è impossibile non associare questa società a Sergio Pellissier Primatista di presenze con i clivensi in A e in tutte le competizioni, è anche il miglior marcatore del club nel massimo campionato con 112 reti. Inevitabile che venisse ritirata la sua maglia nel maggio del 2019 quando l'attaccante ha deciso di lasciare il calcio professionistico