
Inghilterra, Sancho e Hudson-Odoi da record: la top 10 dei debuttanti più giovani. FOTO
Vittoriosa 5-0 a Wembley contro la Repubblica Ceca, la Nazionale inglese del Ct Southgate ha iniziato al meglio il cammino delle qualificazioni verso Euro 2020. Tre Leoni a valanga nel segno della gioventù: maglia da titolare per Sancho, classe 2000 come Hudson-Odoi entrato nella ripresa e all'esordio assoluto. Da 138 anni l'Inghilterra non schierava due 18enni in gare internazionali: entrambi figurano tra gli 11 esordienti più giovani

Vittoriosa 5-0 a Wembley contro la Repubblica Ceca, la Nazionale inglese del Ct Southgate ha iniziato al meglio il cammino delle qualificazioni verso Euro 2020. Tre Leoni a valanga nel segno della gioventù: maglia da titolare per Sancho, classe 2000 come Hudson-Odoi entrato nella ripresa e all'esordio assoluto. Da 138 anni l'Inghilterra non schierava due 18enni in gare internazionali: entrambi figurano tra gli 11 esordienti più giovani

11) JADON SANCHO (18 anni, 201 giorni). Non si trattava di un esordio a Wembley per l’esterno del Borussia Dortmund, schierato per la prima volta da Southgate lo scorso 12 ottobre a Fiume contro la Croazia in Nations League

Classe 2000, valore stimato sugli 80 milioni di euro e un potenziale incredibile per Sancho: ex Manchester City e ceduto al Borussia Dortmund per 8 milioni nell’estate 2017, l’ala inglese si è consacrata definitivamente in Germania dove accumula 9 gol e 17 assist in stagione considerando tutte le competizioni

10) DUNCAN EDWARDS (18 anni, 182 giorni). Più precoce di Sancho fu il compianto centrocampista del Manchester United, sceso in campo per la prima volta in Nazionale il 2 aprile 1955 contro la Scozia battuta 7-2

Duncan Edwards faceva parte dei Busby Babes, giovane squadra costituita negli anni Cinquanta dall’eccezionale Matt Busby che sorprese in Inghilterra e in Europa. Fu tra le vittime del disastro aereo di Monaco di Baviera del 6 febbraio 1958 in cui persero la vita 7 calciatori: sopravvissuto allo schianto, Edwards morì dopo 15 giorni in ospedale a causa delle ferite riportate

Attualmente in forza all’Aston Villa sebbene ai margini della rosa, Micah Richards ha legato 9 anni della sua vita professionistica al Manchester City dove è cresciuto: 246 presenze e 9 gol per lui vincendo anche 5 titoli. Poco memorabile l’esperienza italiana alla Fiorentina dove era giunto in prestito nel 2014

8) CALLUM HUDSON-ODOI (18 anni, 135 giorni). Se Sancho era al 4° gettone con la Nazionale maggiore, il match contro la Repubblica ha segnato il battesimo dell’esterno del Chelsea in campo per la prima volta. Più giovane esordiente e vincente dai tempi di Edwards, Hudson-Odoi era stato chiamato da Southgate dopo l’infortunio occorso a Marcus Rashford

Vivaio Chelsea e colpi ad effetto, il 18enne Hudson-Odoi risponde a Maurizio Sarri tra i Blues e vanta in stagione 24 presenze, 6 gol e altrettanti assist complessivi. Prima volta come detto in Nazionale maggiore per lui, che nell’U-17 inglese aveva trionfato al Mondiale di categoria del 2017

7) MICHAEL OWEN (18 anni, 59 giorni). Dici Wonder Boy e non puoi non pensare all’ex attaccante inglese, accolto per la prima volta da Glenn Hoddle l’11 febbraio 1998 in amichevole contro il Cile. Il bilancio in Nazionale di Owen recita 89 presenze e 40 gol segnati, dato quest’ultimo che lo colloca al 5° posto assoluto

Cresciuto nel Liverpool ed emerso in prima squadra, Michael Owen strabiliò in Inghilterra arrivando pure a vestire la maglia del Real Madrid dopo il Pallone d’Oro conquistato nel 2001. Frenato dai numerosi infortuni rimediati in carriera, il suo bottino complessivo parla di 266 reti segnate in 576 incontri ufficiali

6) CLEMENT MITCHELL (18 anni, 24 giorni). Dobbiamo tornare al 15 marzo 1880, data dell’amichevole vinta 3-2 contro il Galles, per assegnare il 5° posto all-time all’ex attaccante che all’epoca militava nell’Upton Park. Primo calciatore inglese a siglare una tripletta in Nazionale, Mitchell giocò anche a cricket iscrivendosi alla ristretta élite di coloro che hanno brillato in entrambe le discipline in Inghilterra

5) RAHEEM STERLING (17 anni, 342 giorni). Torniamo ai giorni nostri con l’allora enfant prodige del Liverpool, schierato per la prima volta nell’Inghilterra il 14 novembre 2012 nell’amichevole persa 4-2 in Svezia. Ad oggi il suo bottino in Nazionale recita 7 gol in 48 presenze con l’ultima tripletta alla Repubblica Ceca

Trasferitosi al Manchester City per 64 milioni di euro nell’estate 2015, Sterling è uno dei punti fermi del club con il quale ha vinto 5 trofei e realizzato 63 reti in 180 partite totali. Nient’altro che una delle armi nell’attacco dei Citizens di Guardiola in corsa in Premier League e pure in Champions

3) JAMES PRINSEP (17 anni, 252 giorni). Ai piedi del podio si piazza un altro calciatore d’altri tempi, schierato per la prima volta in Nazionale il 5 aprile 1879 nella vittoria per 5-4 contro la Scozia in quella che curiosamente fu la sua unica presenza. All’epoca militava nel Clapham Rovers, record prematuro durato a lungo fino all’exploit del 2° in classifica

2) WAYNE ROONEY (17 anni, 111 giorni). Miglior marcatore di sempre in Nazionale (53 gol) e 2° di sempre per presenze (120 contro le 125 di Shilton), l’ex Manchester United debuttò il 12 febbraio 2003 nella sconfitta maturata a Wembley contro l’Australia per 3-1

Emerso nell’Everton prima di diventare una bandiera dei Red Devils, Rooney ha segnato 253 gol totali con lo United consacrandosi come il miglior marcatore assoluto nella storia del club. Tornato all’Everton due anni fa, oggi il 33enne Wayne milita nella MLS con il D.C. United e continua ovviamente a segnare

1) THEO WALCOTT (17 anni, 75 giorni). Il più giovane esordiente di sempre nell’Inghilterra è l’ex attaccante dell’Arsenal, schierato da Steve McClaren il 30 maggio 2006 a Manchester nel vittorioso 3-1 dei Tre Leoni ai danni dell’Ungheria

Cresciuto nel Southampton e prelevato dall’Arsenal nel 2006 per 10 milioni di euro, Walcott ha militato per 12 anni con i Gunners accumulando 108 gol in 399 partite totali. Un anno fa si è trasferito all’Everton per 22,5 milioni, cifra sborsata che a 30 anni lo vede ancora segnare sebbene con minore regolarità