Dolberg, due gol in Danimarca-Galles dopo 18 mesi da dimenticare
la storiaDoppietta e premio di miglior giocatore: Dolberg trascina la Danimarca ai quarti di finale con due gol e una prestazione super. Una prova che cancella un anno e mezzo da dimenticare al Nizza, tra furti subiti e Covid
La favola Danimarca a Euro 2020 continua: Galles travolto per 4-0 e quarti di finale conquistati con merito. Impensabili dopo l'inizio da incubo col malore di Eriksen all'esordio contro la Finlandia e la doppia sconfitta nelle prime gare del girone che avevano portato la squadra di Hjulmand a un passo dall'eliminazione. Poi il riscatto, con la straordinaria vittoria contro la Russia che è valsa la qualificazione e il successo contro il Galles che ha portato la Danimarca ai quarti di finale. E in copertina c'è Kasper Dolberg, uno che ha una storia recente che ricalca quella della sua nazionale. Dopo aver vissuto un anno da incubo, l'attaccante classe 1997 si è preso la scena con i due gol che hanno indirizzato gli ottavi. E pensare che questa partita non avrebbe neanche dovuto giocarla Dolberg, annunciato in panchina alla vigilia. Tra i titolari c'era Yussuf Poulsen, attaccante del Lipsia a segno già contro Belgio e Russia, che però ha dato forfait nel corso della rifinitura. Una grave perdita per il Ct Hjulmand, che però ha trovato in Dolberg uno straordinario sostituto. Grande prestazione, doppietta e premio di Star of the match al termine dell'incontro.
L'anno da incubo a Nizza
Dolberg ne ha passate davvero di tutti i colori. Nell'ultimo anno e mezzo ha preso per ben due volte il Covid ed è stato operato di appendicite, problemi che ovviamente ne hanno condizionato la stagione. Appena 6 gol segnati in 25 presenze con il Nizza in Ligue 1, nessuno invece tra Europa League e Coppa di Francia. Come se non bastasse, inoltre, ha dovuto subire un furto a casa e uno... nello spogliatoio! Un curioso quanto spiacevole episodio che ha fatto il giro del mondo: è il 16 settembre del 2020, al rientro nello spogliatoio al termine dell'allenamento, l'attaccante denunciò il furto di un prezioso orologio dal valore di 70 mila euro. Dopo aver sporto regolare denuncia presso la stazione di Polizia, lo stesso Dolberg disse di essere molto amareggiato per l'accaduto e di non voler più giocare per il club fino a quando non fosse stata accertata la verità. Dopo due settimane è stato individuato il colpevole, il giovane Lamine Diaby-Fadica, suo compagno di squadra che è stato immediatamente licenziato dal Nizza.
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Da gioiello dell'Ajax a oggetto misterioso
L'ultimo anno e mezzo così difficile e ricco di episodi sfortunati ha frenato la crescita di Kasper Dolberg, che era considerato uno dei più grandi talenti del calcio europeo. A lanciarlo fu l'Ajax, che nel 2015 lo prese dal Silkeborg per 270 mila euro. Un acquisto che fece discutere (una parte della società preferiva puntare sui talenti del locali anziché su un 18enne danese), ma a garantire per lui ci pensarono Overmars e Bergkamp, due mostri sacri dell'Ajax. A scovarlo fu John Steen Olsen, unico talent scout assunto a tempo indeterminato dai lanceri, uno che in passato ha scoperto gente come Ibrahimovic ed Eriksen. Due anni dopo l'arrivo all'Ajax, Dolberg prese il posto in squadra di Arkadiusz Milik, dopo la cessione del polacco al Napoli. Aveva 19 anni e segnava a raffica: 23 gol nella sua prima stagione tra campionato, Champions ed Europa League. In totale 45 gol nelle sue tre annate da titolare all'Ajax, poi il salto al Nizza. Fu venduto per circa 20 milioni, più o meno 70 volte la cifra per cui era stato comprato nel 2015 dal Silkeborg: uno dei tanti capolavori del club olandese. In due anni in Francia, come detto, tanta sfortuna e pochi gol. Prima del pomeriggio di Amsterdam, della doppietta europea. Proprio lì, dove tutto era cominciato...