Spagna, Morata: "Gol che dedico a mia moglie e ai miei figli, loro ci sono sempre"
spagnaL'attaccante spagnolo segna un gol importantissimo, il secondo del suo Europeo, e proietta la Nazionale di Luis Enrique ai quarti di finale. "Lo dedico a mia moglie e ai miei figli, loro ci sono sempre". Luis Enrique: "Questo è l'Alvaro che mi piace"
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Una settimana difficile, vissuta tra le critiche ricevute a causa della scarsa efficacia sotto porta (un gol, contro la Polonia, nella fase a gironi) e le minacce che hanno turbato il giocatore e la sua famiglia. Alvaro Morata, però, ha saputo riscattarsi. Lo ha fatto con una prova di carattere a servizio della squadra, creandosi lo spazio e alla fine, soprattutto, realizzando la rete che ha riportato avanti la Spagna ai supplementari: stop in area e violento mancino a trafiggere Livakovic. Un grido di gioia a scacciare i fantasmi di un'altra serata al centro delle polemiche e restituire il sorriso ai compagni e tifosi iberici. Centro preludio del definitivo 5-3 firmato da Oyarzabal dopo una clamorosa rimonta compiuta dalla Croazia nei regolamentari. "La partita è stata molto intensa, molto dura - ha ammesso l'attaccante della Juve ai microfoni di Sky Sport dopo il triplice fischio -. Abbiamo dovuto lavorare tantissimo perché loro sono una grandissima squadra, con calciatori di livello mondiale. Abbiamo dovuto faticare per vincerla. Agli Europei sai che tutte le gare sono difficilissime, da ora in poi anche di più. Adesso l'obiettivo è andare avanti. Dedico la rete a mia moglie e ai miei figli, come ogni volta. Loro ci sono sempre: quando le cose vanno male e soffri momenti di buio, loro sono lì con te a darti la forza per reagire e dare tutto. I gol sono per loro sempre".
La protezione di Luis Enrique: "Alvaro sopporta situazioni che nessuno di voi vorrebbe sopportare"
Il carattere mostrato da Morata è figlio anche di una certa protezione avuta da parte del suo allenatore, Luis Enrique. Il Ct lo ha difeso davanti alle difficoltà, richiamando tutta la rosa a una maggior partecipazione in termini di gol, e lo ha tranquillizzato dopo le ultime ore (ancora più complicate), mandandolo in campo dal 1' anche contro i vice-campioni del mondo. "Questo è l'Alvaro che mi piace - ha commentato Luis Enrique -. Ha molta personalità, sopporta situazioni che nessuno di voi vorrebbe sopportare. Ho visto un atteggiamento encomiabile e sono molto felice per lui. Finora è stata la partita più bella dell'Europeo per quanto riguarda le emozioni vissute. Non ricordo un precedente in cui i tifosi si alzano per applaudire quando mancano cinque minuti ai tempi supplementari. È stata una gara epica. C'è stato di tutto: la capacità dei giocatori di ricostruire e superare le difficoltà. Unai Simon ha insegnato a tutti i suoi compagni di squadra che, dopo un errore, l'atteggiamento verso quell'errore conta. Lo ha dimostrato perché ha personalità. È un'ottima lezione per i suoi coetanei".