Ibrahimovic-Lukaku, segnali di pace dopo Svezia-Belgio

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Avversari in Svezia-Belgio (anche se, sul campo, solo per 12 minuti), Lukaku e Ibrahimovic hanno fatto un primo passo verso la riappacificazione dopo il famoso scontro nel derby del gennaio 2021. Il belga tende una mano ("Ibra un guerriero, lo rispetto"), Zlatan sembra disposto a "dimenticare"

A oltre due anni di distanza da quel derby del 27 gennaio 2021, l'immagine che resta è quella del testa a testa tra Ibrahimovic e Lukaku, all'epoca trascinatori e bomber di Milan e Inter. Seguirono fiumi di parole a distanza, ma mai una vera e propria riappacificazione tra i due, che si sono ritrovati da avversari in Svezia-Belgio, gara di qualificazione ai prossimi Europei. Facendo, forse, un primo passo verso la pace.

Lukaku: "Ibra un guerriero, lo rispetto"

In realtà, sul campo, Ibra e Lukaku si sono affrontati per una "finestra" di appena 12': lo svedese, partito dalla panchina, è entrato solo al 73', quando il Belgio era già avanti 2-0 grazie a una doppietta proprio di Lukaku. L'interista, sotto gli occhi di Zlatan, farà anche il terzo, per poi uscire al minuto 85. Dodici minuti da avversari, ma le cose più interessanti tra loro sono successe nel post-partita.

Parlando all'emittente svedese TV6, infatti, Lukaku ha voluto lanciare segnali di pace. "Ibrahimovic? È un guerriero. Un giocatore che è stato al top per tanti anni e che va rispettato", le sue parole, sicuramente addolcito dalla tripletta. E ancora: "Per quello che fa a quell'età, tanto di cappello. Rancore nei suoi confronti? Assolutamente no, solo rispetto".

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Ibra: "Quel che succede in campo..."

Poco dopo, palla a Ibra, che sempre ai microfoni di TV6 ha lasciato intendere di essere disposto a dimenticare lo scambio di insulti di quel derby: "Lukaku è riuscito a segnare i suoi gol, quindi è felice. Se ora siamo amici? Non l'ho visto. Quello che succede in campo rimane in campo". Se non è proprio pace, forse ci siamo vicini.

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