Italia, Raspadori: "Sono ambizioso, voglio il mio spazio. Ho già sentito Conte"

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L'attaccante azzurro in conferenza a due giorni dalla sfida con la Spagna: "Possiamo farle male, dobbiamo giocare con il loro livello di intensità. Voglio ritagliarmi il mio spazio, a 24 anni non sono più un giovane del calcio". Sul futuro a Napoli con Conte: "Mi ha chiamato, aspetto di conoscerlo di persona. Il mio obiettivo è fare un'annata da protagonista e avere continuità"

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Ha ritrovato Luciano Spalletti in Nazionale dopo averlo avuto a Napoli e troverà Antonio Conte a breve, proprio al Napoli, al termine dell'avventura con l'Italia a Euro 2024. Questi, ma non solo, i temi che Giacomo Raspadori ha toccato nella conferenza stampa a "Casa Azzurri", a due giorni dal match contro la Spagna. E proprio dalla prossima avversaria dell'Italia si parte, con l'attaccante azzurro che spiega come gli Azzurri abbiano già studiato come metterla in difficoltà: "Abbiamo notato l'intensità che hanno messo in tutta la partita con la Croazia, con e senza palla. Dobbiamo cercare di farlo anche noi allo stesso livello. Hanno una grandissima riaggressione quando perdono palla, quindi dobbiamo essere bravi a ripulirla quando la conquistiamo". Tra le favorite per il titolo, però, Raspadori mette "Francia e Inghilterra per le individualità, ma il bello del calcio è che contano anche altre cose".

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"Non sono più un giovane"

Il tema "giovani", poi, è uno dei più ricorrenti quando si parla con Raspadori, anche se lui mette subito le cose in chiaro: "A 24 anni non mi considero più un giovane del calcio ma lavoro per crearmi più continuità. Sono un ragazzo ambizioso e voglio ritagliarmi più spazio possibile. Quello della cultura dei giovani è un problema che va avanti da tempo in Italia: qui uno a 24 anni è considerato giovane poi magari all'estero hanno già 150-200 partite da titolare. Io non mi reputo giovane e spero che ci sia l'opportunità di far giocare e far sbagliare i giovani. A Sassuolo con De Zerbi io ho avuto questa fortuna, non è scontato in Italia". Così come non è scontato, parole sue, essere in Nazionale: "Mi sono sempre sentito parte di questo gruppo. Se anche quando giochi poco sei tra i convocati senti che la fiducia del ct è molto alta. Spalletti è sempre lui, trasmette carica in ogni istante. Io invece rispetto allo scorso Europeo sono più matuto dal punto di vista calcistico, quella per me era la prima convocazione e anche inaspettata. Non che essere qui sia scontato. Io sottostimato? Assolutamente no, sono all'interno di un gruppo di giocatori fortissimi che gioca un Europeo con la maglia della Nazionale. Sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti di altri giocatori".

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"Conte mi ha già chiamato"

Infine, l'argomento "mercato" non lo tocca, quello Conte lo sfiora appena confidando di aver già sentito il suo nuovo allenatore al Napoli. "Mi ha chiamato, ma adesso sono focalizzato su questo Europeo che è il sogno di tutti i ragazzi. Riflessioni sul futuro? Il mio obiettivo è quello di fare un'annata da protagonista e avere continuità. Non siamo ancora entrati in discorsi, ancora è presto e non ho ancora conosciuto di persona Conte. E' troppo presto per parlarne e non siamo nemmeno nella sede opportuna".