Spagna-Inghilterra, Southgate: "Sensazioni migliori rispetto alla finale con l'Italia"

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Le parole del Ct inglese a Sky Sport a 24 ore dalla finalissima degli Europei contro la Spagna: "Contro l'Italia tre anni fa c'era più pressione, adesso c'è un feeling diverso. Rivincita del 2006? Il destino non deve nulla a nessuno". E in conferenza ha aggiunto: "Abbiamo mostrato carattere e resilienza, dovremo curare i minimi dettagli"

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Il calcio gli ha offerto una seconda possibilità. Dopo la sconfitta in finale a Wembley contro l'Italia di tre anni fa, Gareth Southgate e tutta l'Inghilterra vogliono prendersi la loro rivincita e riportare il calcio a casa, come piace ripetere alla gente d'Oltremanica, dopo il Mondiale vinto nel 1966. Il Ct della Nazionale dei Tre Leoni ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia dell'ultimo atto contro la Spagna, queste le sue dichiarazioni: "
 

Cosa hai imparato dall'ultima finale contro l'Italia e cosa pensi sia diverso?
"Penso che abbiamo più esperienza nei big match, come squadra e come giocatori individuali. L'ultima volta era la prima finale dopo 50 anni, eravamo anche in casa, c'era pressione. Adesso c'è grande seguito, ma penso che si un filo diverso. Anche in ritiro siamo concentrati, ma c'è un feeling diverso. Siamo fiduciosi, preparati nel nostro ambiente e siamo prontissimi"
 

Nella finale di Coppa Uefa 2005-06 ad Eindhoven tu eri il capitano e affrontasti il Siviglia di Jesus Navas che vinse. Ti ricordi e pensi che il destino ti debba qualcosa?
"Il destino non deve nulla a nessuno. Era la mia ultima partita da giocatore e mi sentivo molto vecchio quella notte. Andavo qua e là con poca energia, loro erano i migliori. C'erano Dani Alves, Jesus Navas, Luis Fabiano, Saviola. Tanti giocatori forti. Noi abbiamo fatto già un miracolo ad arrivare in finale ed è stato un grande traguardo per il Middlesbrough".

Southgate in conferenza: "Squadra con carattere e risilienza"

Southgate è intervenuto anche in conferenza stampa: "Tutti sono in forma, il che è fantastico, anche se non insolito per una finale di coppa - ha aggiunto -. La squadra è migliorata nelle ultime settimane, ha mostrato carattere e resilienza straordinari. Si è impegnata completamente in ogni sessione di allenamento, quindi è stato un ottimo ambiente in cui lavorare. Non c'è bisogno di dire troppo ai giocatori, non hanno bisogno di essere motivati ​​per una partita come questa. Si tratta di curare i piccoli dettagli perché decidono queste partite. Non credo nelle favole, ma credo nei sogni. Il percorso che abbiamo fatto, i gol nel finale, i rigori, non significa che sia il nostro momento". E sugli avversari ha spiegato: "La Spagna è una squadra molto affiatata, pressano molto bene con vera intensità. E come tutte le squadre spagnole tengono molto bene il possesso della palla, quindi devi essere organizzato. Ma nelle ultime partite abbiamo tenuto anche noi bene la palla. Rigori? Credo che sia un'abilità da esercitare sotto pressione dove puoi migliorare, ci aiuta poi il fatto che abbiamo più giocatori che tirano regolarmente rigori per i loro club. Personalmente sono emozionato per domani, non vediamo l'ora di fare questo ultimo passo".

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