Il Monza di Berlusconi: come sarebbe una squadra di giovani italiani senza tatuaggi e orecchini. LE FOTO
Nel giorno in cui Silvio Berlusconi ha seguito dalla tribuna del Brianteo il suo "regalo di compleanno" (Monza-Triestina 1-1), abbiamo provato a immaginare come sarebbe un Monza di soli giovani italiani, che rispondano alle caratteristiche dettate dal Cavaliere: "Giocatori senza tatuaggi, con i capelli a posto, niente barba e nemmeno orecchini"
In una domenica senza Serie A, al Brianteo si gioca Monza-Triestina. Silvio Berlusconi annunciato in tribuna ad osservare la sua nuova squadra: un gruppo ancora da plasmare, perché secondo i suoi criteri il progetto porterà a una rosa di soli giovani italiani, con i capelli a posto, senza tatuaggi né orecchini. Abbiamo provato a schierare un XI che risponda a questi requisiti, ovviamente super offensivo, come è sempre piaciuto allo storico presidente del Milan
EMIL AUDERO (1997). Per il ruolo di portiere abbiamo premiato il meno battuto della Serie A, che risponde perfettamente ai parametri di Berlusconi. Ma il numero uno della Samp sarebbe anche qui (come nell'Under 21) in ballottaggio con Scuffet. Entrambi hanno l'M Factor
LUCA PELLEGRINI (1999). Capelli in ordine, nessun piercing, pelle immacolata "fronte e retro". Il giovanissimo terzino della Roma risponde a tutti i requisiti del progetto Monza
FILIPPO ROMAGNA (1997). Anche il Cagliari ha il classico bravo ragazzo in difesa: un altro tassello dell'Under 21 che ha tutte le carte in regola per entrare a far parte del progetto romantico di Berlusconi
DANIELE RUGANI (1994). Lui sarebbe l'uomo di esperienza. Con i suoi 24 anni compiuti il 29 luglio, il difensore della Juve sarebbe il capitano, per anzianità, di questo gruppo di giovanissimi
FEDERICO MATTIELLO (1995). L'esterno del Bologna, che in quest'avvio di stagione è andato a segno contro la Roma, potrebbe essere l'uomo copertina del Monza
LUCA VALZANIA (1996). Un altro degli azzurrini di cui abbiamo testimonianze dell'assenza di tatuaggi. Anche il capello è a posto
MANUEL LOCATELLI (1998). Scuola Milan, lui con Galliani avrebbe una corsia preferenziale per sposare il progetto Monza. Si avvicinerebbe a casa, essendo nato a Lecco
RICCARDO ORSOLINI (1997). Elegante in divisa, pulito in costume. Le due facce di Orsolini
SIMONE EDERA (1997). Anche quella dell'esterno granata dal cognome rampicante sarebbe una scelta azzeccatissima
ANDREA PINAMONTI (1999). Attaccante scuola Inter, lanciato in prima squadra da Vecchi nella fase a gironi di Europa League di due anni fa. Nelle due foto lo vediamo col padre, a sinistra, e con Skriniar, a destra. Un modo per dire a Berlusconi e Galliani di essere stato "vicino a Milan"
FEDERICO CHIESA (1997). Chi più di lui incarna al momento l'esempio di talento pulito del calcio italiano?
E volendo fare scouting, gli occhi sono già puntati sul promettente fratellino...