Intervistato da Radio Vorterix, il noto attore statunitense ha ribadito la sua passione per il club argentino del San Lorenzo de Almagro. Una fedeltà che gli ha giocato un brutto scherzo nel 2006 a Madrid: "I tifosi del Real, vedendomi coi colori del mio club, pensarono fossi del Barcellona e iniziarono a picchiarmi. Avevo due bottiglie di vino: una gliel'ho rotta in testa"
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Noto a livello planetario per la sua carriera da attore, decisamente meno per la sua passione calcistica. Parliamo di Viggo Mortensen, 60enne celebrità statunitense di origini danesi dal volto prestato a film di successo: intrepretato Aragorn nella trilogia de "Il Signore degli Anelli", Mortensen ha trovato spazio in numerose pellicole ottenendo tre candidature al Premio Oscar nel 2008, nel 2017 e per ultima nel 2019 con "Green Book". Come detto è meno conosciuto il suo amore per il San Lorenzo de Almagro, club argentino tifato da un’altra personalità come Papa Bergoglio. Ebbene, proprio il sostegno alla squadra del cuore ha giocato un brutto scherzo all’attore in passato: lo ha raccontato lui stesso ai microfoni di Radio Vorterix.
Viggo Mortensen contro i tifosi Real: "Ruppi loro una bottiglia in testa"
L’episodio risale al 2006, quando Mortensen era alla prese con la pellicola "Il destino di un guerriero" basato sulle avventura del Capitano Alatriste. Si trovava a Madrid a casa del regista Agustin Diaz Yanes, che lo aveva invitato per seguire la partita tra il San Lorenzo e il Boca poi vittorioso: "Ho preso bandiere, camicie, cappelli, sciarpe. Poi ci hanno fatto un goal, due gol, tre gol. Sono affondato nella poltrona". E pensare che il peggio doveva ancora giungere per l’attore: "Arrivato a casa, ero alla Puerta del Sol, i tifosi del Real Madrid hanno visto i colori che avevo addosso e hanno pensato che fossi del Barcellona. Poi hanno iniziato a dire cose brutte e a picchiarmi: avevo due bottiglie di vino, gliene ho rotta una in testa e sono scappato". E al ritorno a casa di Yanes, Mortensen fece preoccupare eccome l’amico: "Credeva fosse sangue, ma per fortuna era vino". Non si trattava di un film, certo è che Mortensen se l'era cavata forse meglio di Aragorn.