Barcellona, Real, Osasuna e Athletic: aiuti di stato illeciti per la Corte di Giustizia Ue

LA DECISIONE
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Il massimo organismo di giustizia dell’Unione europea ha annullato la decisione del Tribunale Ue, dando ragione alla Commissione che aveva qualificato come "aiuto di Stato", il regime in materia di imposte di cui avrebbero usufruito Barcellona, Real Madrid, Osasuna e Athletic Bilbao tra il 1990 e il 2016

La Corte di giustizia dell’Unione Europea del Lussemburgo con sentenza nella causa C-362/19 P ha annullato oggi (4 marzo) la decisione del Tribunale Ue del 2019 dando ragione alla Commissione europea che aveva qualificato come aiuto di Stato il regime fiscale di cui avrebbero goduto quattro club di calcio professionistici spagnoli: Barcellona, Real Madrid, Osasuna e Athletic Bilbao.

La ricostruzione

In un comunicato stampa, la Corte di giustizia spiega che il "ricorso che era stato proposto contro tale decisione dal Futbol Club Barcelona è definitivamente respinto". Tutto parte da una legge spagnola del 1990: "Obbligava tutti i club sportivi professionistici spagnoli a trasformarsi in società sportive per azioni – si legge – a eccezione dei club sportivi professionistici che avessero realizzato un risultato di bilancio positivo negli esercizi precedenti l’adozione di tale legge". Per questo motivo, il Barcellona e altri tre club (Osasuna, Athletic Bilbao e il Real Madrid) "avevano optato – scrive la Corte Ue – per continuare ad operare nella forma di persone giuridiche senza scopo di lucro, usufruendo, a tale titolo, di un’aliquota specifica di imposta sui loro profitti. Dato che tale aliquota specifica d’imposta fino al 2016 è rimasta inferiore sull’aliquota applicabile alle società sportive per azioni, la Commissione ha ritenuto, con decisione del 4 luglio 2016, che tale normativa, introducendo un vantaggio fiscale in materia di imposta sulle società a favore dei quattro club interessati, costituisse un regime di aiuti illegale e incompatibile, e ha ordinato alla Spagna di porvi fine e di recuperare gli aiuti individuali versati ai beneficiari di tale regime".

La sentenza del Tribunale Ue del 2019

A questo punto il Barcellona propone un ricorso contro la decisione e, il Tribunale dell’Unione europea, con sentenza del 26 febbraio 2019 ha annullato questa decisione "in quanto – ricostruisce la Corte -, la Commissione non aveva adeguatamente dimostrato l’esistenza di un vantaggio economico conferito ai beneficiari della misura in questione". Nella sentenza del 4 marzo, la Corte ha annullato la sentenza impugnata stabilendo che i giudici sarebbero incorsi in un "errore di diritto". La decisione di Bruxelles quindi resta valida.