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Valencia, Gattuso: "Orgoglioso di essere qui. Mai acquistato un giocatore di Mendes"

Liga
Foto: valenciacf.com

L'allenatore italiano durante la conferenza stampa di presentazione: "Un orgoglio essere qui. Sono rimasto un anno fermo per scelta, non avevo la voglia giusta. Questo è un club con una grande storia". Sul rapporto con Jorge Mendes: "Alleno da otto anni e non ho mai preso un suo giocatore"

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Dopo un anno di stop in seguito all'avventura con il Napoli, Gennaro Gattuso torna in panchina e lo fa con il Valencia in Liga spagnola. Dopo l'ufficialità dell'affare, l'allenatore calabrese ha rilasciato le prime parole in conferenza stampa: "Sono rimasto fermo perché non avevo la voglia e la cattiveria giusta. È stata una mia scelta. Prima del Valencia ho parlato con 7-8 squadre, ma sono qua perché so che questo è un grande club - ha dichiarato Gattuso - Sono molto felice di essere qui e sono orgoglioso di essere l'allenatore del Valencia, un grande club con una storia lunghissima. Ringrazio il presidente Peter Lim e la dirigenza per la fiducia". Poi Gattuso ha proseguito: "Per me la squadra non è composta solo da 25 giocatori, ma da 55-60 persone che lavorano per un obiettivo comune. Rispetto per tutti, ma paura di nessuno". 

"Mi piace un calcio dove si comanda il gioco e si palleggia dal basso"

Dopo le prime parole di presentazione, Gattuso ha parlato degli aspetti tecnici, spiegando il tipo di calcio che predilige: "Mi piace comandare il gioco, palleggiando dal basso. Oggi vedo il calcio in modo diverso rispetto a quando ero un calciatore. Se subisco tanti gol, ne devo segnare almeno il 30% in più - ha dichiarato l'ex allenatore del Napoli - Se ne faccio 80/85 e ne subisco 50, ho una differenza reti di +35. Ma se ne segno 50 e ne subisco 50 la differenza reti è 0. Nel calcio però serve anche avere il fuoco dentro, saper soffrire e avere passione". Nessun modulo specifico, ma con una certezza: "Giocheremo con la linea difensiva a quattro. Poi potremo usare due o tre centrocampisti, quindi un 4-3-3 o un 4-2-3-1. L'importante, ripeto, è tenere la palla". 

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"Non ho mai preso un giocatore di Jorge Mendes"

Accusato spesso di essere legato a Jorge Mendes, Gattuso ha spiegato: "Alleno da otto anni e nella mia vita non ho mai preso un calciatore di Jorge Mendes. È un uomo di calcio e un amico, poi se questo è un problema, il problema è vostro, non mio". Con la stagione 2022/23 alle porte, l'allenatore italiano deve anche iniziare a pensare al calciomercato, cercando di migliorare una rosa che vanta comunque già buone individualità: "Non abbiamo parlato di nomi, ma di ruoli dove intervenire. Serve che chi arrivi sia funzionale al nostro gioco, non servono grandi nomi. Ci sono 5-6 ruoli in cui intervenire". Infine anche un pensiero su Guedes, Gaya e Soler, giocatori importanti per il Valencia, ma con un solo anno di contratto rimanente: "Spero restino, ne parlerò con loro. Parliamo di una squadra che l'anno scorso ha segnato 48 gol e ne ha subiti 53. La metà dei gol li hanno segnati Guedes e Soler, da qui si capisce l'importanza - ha spiegato Gattuso - Se andranno via, dovremo cercare calciatori con la stessa voglia e lo stesso spirito. In rosa abbiamo tanti giovani di qualità. Se riusciamo a rinforzarla e faremo le cose giuste, potremo divertirci".

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