In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Barcellona, i club della Liga (tranne il Real) si schierano contro i blaugrana

LA RICOSTRUZIONE
©Ansa

Si sta allargando il caso dopo le prime rivelazioni di SER Catalunya. Secondo El Mundo, i blaugrana avrebbero pagato 7 milioni di euro tra il 2001 e il 2018 a Enriquez Negreira (ex vicepresidente degli arbitri), ma il Barça sostiene fossero solo consulenze. La reazione dei club della Liga in un comunicato congiunto, firmato da tutti ad eccezione del Real Madrid. Tebas: "Se in Spagna il reato è prescritto, andremo dagli organi dove non lo è"

LE RIVELAZIONI DI SER CATALUNYA SUL BARCELLONA

Condividi:

Non si ferma la polemica in Spagna che coinvolge il Barcellona, club inizialmente accusato di aver pagato circa 1,4 milioni di euro a José Maria Enriquez Negreira. E come era facile immaginare, la reazione dei club della Liga non si è fatta attendere. Attraverso un comunicato congiunto hanno preso posizione tutti contro il Barcellona, ad eccezione del Real Madrid.

La vicenda riguarda quello che era il vicepresidente del Comitato Tecnico degli arbitri tra il 1994 e il 2018 nonché ex arbitro della Liga per 13 stagioni. Lo aveva rivelato nei giorni scorsi il programma radiofonico SER Catalunya "Qué t'hi jugues", indicando pagamenti effettuati dai blaugrana nei suoi confronti tra il 2016 e il 2018 di circa 500mila euro l’anno. Secondo la versione del Barça e dello stesso Enriquez Negreira, già ascoltati dalla Procura, si tratterebbero esclusivamente di consulenze come è comune ad altre squadre della Liga. Ma se è abitudine in Spagna fornire indicazioni su come comportarsi in base all’arbitro assegnato per la partita, oltre ad avere informazioni sui regolamenti, pare non siano presenti documenti che attestino queste consulenze fornite al Barcellona. E nel frattempo lo scandalo si è allargato.

El Mundo: "Negreira ha ricevuto 7 mln dal Barça"

La vicenda è venuta a galla in seguito a un controllo del fisco spagnolo, insospettito da alcune fatture emesse da una società chiamata Dasnil 95: il socio unico risulta essere proprio Enriquez Negreira. Ma non finisce qui: El Mundo sostiene come il Barcellona abbia versato tra il 2001 e il 2018 alla Dasnil 95 una cifra superiore ai 7 milioni di euro (senza IVA). Secondo il quotidiano spagnolo, quindi, i pagamenti sarebbero iniziati addirittura 15 anni prima nei confronti dell’ex vicepresidente arbitrale, che il comunicato del club blaugrana ha descritto come un consulente tecnico esterno incaricato di fornire relazioni su giocatori di categorie inferiori. Lo stesso Enriquez Negreira ha lasciato la sua carica nel 2018: a quel punto il Barça ha smesso di pagarlo causando l’ira dell’uomo, che avrebbe minacciato ritorsioni. Ne ha parlato ad Abc Josep Maria Bartomeu, ex presidente del club: "Ma il suo stesso figlio ci disse di non ascoltarlo. Quest'uomo non aveva alcun potere sugli arbitri, non ho avuti rapporti con lui né l'ho mai incontrato. L'unica cosa che posso dire è che io ho tagliato il servizio di Negreira, mentre Laporta gli aveva quadruplicato lo stipendio. Dovrebbe spiegare il perché".

approfondimento

Caos Barcellona, si dimette il presidente Bartomeu

Josep Maria Bartomeu, presidente del Barcellona dal 2014 al 2020 - ©Ansa

La reazione dei club della Liga (tranne il Real)

Il Caso Negreira ha causato le prime proteste delle altre società del campionato nella giornata di lunedì. Tra le prime a chiedere chiarezza il Siviglia, che si è detto "preoccupato e indignato per i dati rivelati giorno dopo giorno attraverso i media" e l'Espanyol.
Nella giornata di martedì è poi arrivato un comunicato congiunto, firmato da tutti i club della Liga ad eccezione del Barcellona, ovviamente, e del Real Madrid, ("alleato" del Barça nel portare avanti il progetto Superlega), che non si è voluto schierare. I club considerano il caso Negreira "della massima gravità", si dicono "profondamente preoccupati" e sono al lavoro "per chiarire eventuali irregolarità che potrebbero essersi verificate".


In particolare, nel comunicato si legge: "Durante la Riunione di Divisione, la maggior parte dei Club de LaLiga ha espresso profonda preoccupazione per questo caso, che ritengono estremamente grave, per il quale la proposta di una comunicazione congiunta ha ricevuto il sostegno unanime di tutti i Club de LaLiga SmartBank e di tutti i club de LaLiga Santander ad eccezione di due, che si sono opposti a questa dichiarazione congiunta per motivi diversi".


"LaLiga e la sua Commissione delegata respingono e ripudiano i fatti, e sono profondamente preoccupati e lavorano attivamente per chiarire eventuali irregolarità che potrebbero essersi verificate intorno al caso Negreira, siano esse sportive o di qualsiasi altra natura. LaLiga sta seguendo la questione molto da vicino e agirà con fermezza nei limiti e nei poteri consentiti dalla legge".

Tebas: "Se il reato è prescritto, andremo dove non lo è"

Sul tema è intervenuto inoltre Javier Tebas, presidente della Liga, che ha spiegato come reati di questo tipo cadano in prescrizione dopo tre anni a causa della legge attuale redatta nel 1990 e mai modificata. Il motivo? Gli ultimi pagamenti risalgono al 2018: ecco perché, quantomeno in Spagna, non si può fare nulla a livello disciplinare. Lo stesso Tebas ha però alzato la voce nella giornata di lunedì, specificando che, se in Spagna il reato non può essere perseguibile per ragioni temporali, allora la Liga è pronta a denunciare presso le istituzioni che possono ancora intervenire a livello punitivo (ovvero Fifa e Uefa). "Se Laporta non può spiegare cosa è successo realmente, allora dovrebbe dimettersi - sostiene Tebas -. Ha rilasciato alcune dichiarazioni superficiali, dice che a quanto pare è una cosa che facevano tutti i club. Però un fatto è mettere sotto contratto un ex arbitro, un altro è che questo ex arbitro faccia parte del Comitato. È un tema che vorrei fosse chiarito anche se è passato tanto tempo. Secondo noi ci sono indizi sufficienti perché ci sia una denuncia da parte dei club e l’indagine prosegua, d’altronde tutte le società sono molto preoccupate. Abbiamo denunciato presso Fifa e Uefa altri club europei per motivi diversi, se ci fossero gli elementi faremo lo stesso con il Barcellona. Se qui il reato è prescritto, andremo presso quegli organi dove non lo è. Faremo ciò che dobbiamo fare, anche se è coinvolta una squadra spagnola". L’ultimo capitolo della vicenda riguarda Enriquez Negreira che, secondo il quotidiano El Español, soffrirebbe di Alzheimer come ha fatto sapere il suo avvocato. Qualora la versione fosse confermata, sarebbe estremamente complicato vedere davanti al giudice uno dei protagonisti del caso che sta scuotendo la Spagna.